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Fin da piccola odiavo svegliarmi presto, e guai a chi mi sveglia, non sono mai stata mattiniera, infatti mia madre per farmi alzare dal letto mi urlava addosso dicendomi che era tardi e mancavano 10 minuti all'inizio della scuola, mi alzavo, facevo le cose tutte di fretta per dopo prendere il telefono e accorgermi che mi aveva mentito e che erano solo le 7:15 e la scuola iniziava alle otto e non ero lontana da essa, infatti mi infuriavo con mia madre, e la giornata iniziava già uno schifo.

Ma questo risveglio devo ammettere che mi piace, sono a pancia in giù nel letto con la coperta all'inizio della schiena, ieri sera dopo la sua confessione strappalacrime ci eravamo dati di nuovo alla pazza gioia, infatti la sua maglietta era finita per terra insieme a tutti gli altri indumenti, inizia a lasciarmi una scia di baci sulla schiena fino ad arrivare alla spalla mi diede un leggero bacio sulla guancia, io sorrisi ancora con gli occhi chiusi beandomi del risveglio più bello della mia vita «Buongiorno ragazzina» subito aprì gli occhi e preoccupata dissi «Oddio arriveremo in ritardo Hall» mi accarezzo la guancia fino a scendere per prendere la coperta e coprirmi la schiena, mi girai a pancia in su tenendo la coperta sul petto «Abbiamo tempo» «Da quant'è che sei sveglio?» chiesi per poi posargli un bacio sulla guancia «Abbastanza per vederti dormire... Sembri così tanto pacifica quando dormi» «Io sono pacifica che è diverso» «Raccontalo a chi non ti conosce, magari ci credono» feci la finta offesa e gli diedi una sberla sul braccio, lui si mise a ridere per dopo mettersi sopra di me «Vedi» «Questa violenza la uso solo con te Hall, anche perché so che non ti faccio male» «Giusto, questo te lo concedo» ci sorridemmo entrambi finché non gli misi le mani sulla schiena e lo avvicinai a me dandogli un bacio, si staccò e mi guardò negli occhi «Hai fame?» «Mmm si te?» «Si se ti alzi facciamo in tempo ad andare a fare colazione» «Va bene ma devi alzarti anche tu» «Ma io sto bene qui» «Allora niente colazione» «Giusto allora stasera sei da me» «Va bene» si mise a sedere sorridendo e mi passo la sua maglietta sapendo che mi vergogno la indossai e mi alzai piano ancora indolenzita,lui mi fissò divertito ma allo stesso tempo preoccupato «Va a finire che mi consumi così Hall» sghignazzò divertito e io raggiunsi il bagno mi affacciai sul lavandino mi lavai i denti e dopo mi truccai, un trucco leggero mascara e correttore e mi misi un rossetto rosa chiaro, uscito dal bagno lui era già vestito e aveva rifatto il letto, apri le ante dell'armadio e chiesi «Non è molto adatto un vestito vero?» «Non se ne parla la palestra sarà piena di ragazzi e io non potrò concentrarmi sapendo che hai un vestito addosso, e ti giuro se non fossimo in palestra te lo farai mettere perché stai benissimo con i vestiti e poi sono facili da togliere...» arrossì di colpo e lui sghignazzò sapendo di essere riuscito nel suo intendo di mettermi in imbarazzo «E poi una volta Cass lo fece e venne fuori il putiferio quindi meglio di no» «Ok allora niente vestito» presi un paio di Jeans chiari e un top lilla un reggiseno bianco e mi vestì chiusi le ante e mi posizionai davanti a lui «Va bene?» «Si ora si» si alzò e mi diede un piccolo bacio «Possiamo andare?» «Sì prendo la borsa e la felpa» le presi e a mano ci dirigemmo al bar dove lavoro entrammo, c'era Barbara «Ei Barb» «Ei Ginny, che ci fai qui non lavori oggi» «No sono venuta solo a fare colazione» «Offre la casa allora» «No Barb non c'è ne bisogno» «Oh sì che c'è sei la miglior dipendente tutti i clienti abituali ti adorano» «Solo per questa volta però» «Va bene si» disse sbuffando, ordinammo e ci sedemmo in un tavolino e iniziamo a gustarci la nostra colazione «Ieri a cosa pensavi?» chiesi, lui mi guardò confuso e ovviamente capì di aver formulato male la domanda «Scusa intendevo credevi che saremmo finiti per annullare la pausa o...» «Avevo paura mi mollassi solo una parte del mio cervello ha pensato che saremmo finiti a letto» non ero per niente imbarazzata anzi ero felice di questo «E tu?» Chiese insicuro «Io credevo che avremmo litigato ma anche una parte di me sperava in quello che è successo» «Mi stupisci ragazzina» «Io non credo» dissi ridendo «In effetti no non mi stupisci» finimmo la colazione parlando di tutto quello che era successo e continuiamo a stuzzicarci.

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