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«Posso entrare?» «Certo entra mi sto truccando» entrò già vestito con jeans e maglietta io invece mi ero messa un vestito di fiori non stretto ma neanche larghissimo, tornai a guardarmi allo specchio concentrandomi sul mascara, dallo specchio vidi che mi cingeva la vita con le braccia muscolose, mi abbandonai tra le sue braccia appoggiai la testa sul suo petto continuando a guardarlo attraverso lo specchio «Vuoi un pò di mascara anche tu Hall?» «No grazie sto bene così» sorridemmo entrambi mi accarezzò l'addome passando le mani sul leggero tessuto del vestito «Sei bellissima con questo vestito» feci la finta offesa «Solo con questo vestito mi deludi così Hall» baciò il mio punto debole vicino all'orecchio e rocamente sussurro «Sei bella con tutto anche con niente» subito divenni rossa e lui si mise a ridere «Quanto ti diverti a mettermi in imbarazzo Hall» alzai la testa verso di lui e lui verso di me «Oh non sai quanto» credo che ormai le farfalle nel mio stomaco siano stecchite a forza di volare formandomi un groppo in gola, non mi ci abituerò mai ,mi alzai in punta di piedi sfiorandogli le labbra «Ragazzina...» «Sì...» «Meglio che ti finisci di preparare se no non non usciremo da questa casa» sorrisi tra le sue labbra e con difficoltà mi staccai da lui e tornai a mettermi il mascara con i suoi occhi che non mi lasciano un secondo.

Sono le 12 e non siamo ancora usciti di casa tra la battaglia sul letto perché mi aveva fatta cadere, sistemare la cucina e anche la non voleva che l'aiutassi finché non si è arreso e mi ha permesso di dargli una mano tu «Credi che finirai per le quattro?» mi sto mettendo le scarpe mentre lui si metteva la giacca «Tu dici?» «Io non credo, chissà cosa hanno fatto tutto ieri» al solo pensiero diventai rossa «Ragazzina secondo te?» si abbassò alla mia altezza, spostai lo sguardo dalle scarpe al suo, i nostri nasi si sfiorano un brivido mi percorse per tutta la schiena mi alzai piano piano e lui fece lo stesso la sua altezza mi sovrasta, gli misi una mano sul petto e feci un passo all'indietro la sua espressione da maliziosa si trasformò in frustrata, sbuffò e io in risposta alzai gli occhi al cielo e sorrisi lui si girò di spalle mi avvicinai velocemente a lui e gli strinsi il braccio «Oh su non prendertela Hall non vorrei anch'io andare e restare con te ma non si può» «Si potrebbe» «Sì, si potrebbe ma sia tu che io abbiamo un appuntamento» «Va bene ma...» mi fece girare davanti a lui e mi disse «Stasera dormi da me» «Hall no stasera dormo da me e ci vediamo domani» «Perché?» «Perché sì» «Perché sì non è una risposta» «Oh dai vuol dire che non riesce dormire senza di me una notte» ironizza io usciti dall'edificio mi diede le chiavi della macchina, mi ero completamente dimenticata lì diedi un bacio sulla guancia e saltellai verso la macchina e subito mi misi a posto il volante sistemai il sedile, aprì la portiera e si fermò prima di sedersi «Mi devo fidare?» alzai occhi al cielo mi spostai verso di lui «Dai sali su Hall» si sedette e chiuse la portiera si allacciò la cintura e girò la testa verso di me «Pronto?» dissi entusiasta «Parti prima che cambi idea» non me lo feci ripetere due volte che accesi il motore la marcia era automatica quindi partì subito, uscita al parcheggio e andai sulla strada principale «Mi devi dire tu la strada perché non me la ricordo» lo guardai un attimo e vidi che aveva il sorriso sulle labbra mi morsi il labbro per non sorridere anche se è una cosa abbastanza impossibile «Perché ridi?» mi appoggia la mano sul ginocchio e lentamente mi accarezza la gamba «È bello vederti alla guida, vederti così concentrata" con la mano continua a fare su e giù dal ginocchio alla coscia facendomi venire i brividi «Per caso vuoi fare un incidente?» si mise a ridere e cavolo se è bella la sua risata tolse la mano in segno di resa «Metti un po' di musica?» «Certo lo stavo per fare» prese il telefono e lo collego mi fermai al semaforo e girai la testa per guardarlo «Devo girare a destra o a sinistra?» «Destra» la musica partì a ritmo del verde del semaforo parti e svoltare a destra la canzone che ha messo e This Could be us «Mmm questa mi piace» «Si lo so che ti piace non l'avrei messa se no» «Come fai a sapere che mi piace» «La prima volta alla festa ti ho visto che la ballavi e cantavi con Cassiopea» «Come fai a ricordarti ne ho ballate tante... un secondo, sbaglio o hai appena ammesso che mi stavi guardando» scocco la lingua sul palato e mi guardo «Già... ma a me sembra che tu ballassi con gusto anche questa l'altro ieri...» Lost in the fire, subito la riconobbi una delle mie preferite di the weeknd subito iniziai a cantarla sotto il suo sguardo curioso «È già era proprio questa» mi appoggiò la mano sul ginocchio accarezzandolo piano senza salire sa bene che effetto mi fa il suo tocco «Ho una domanda» «Dimmi tutto» «Come mi devo vestire stasera?» vidi che distolse lo sguardo da me mi girai un attimo e vidi che guardava per terra «Jacob... tutto ok ho detto qualcosa di sbagliato?» «Cosa no no non hai detto niente di sbagliato solo che... non sei obbligata a venire... insomma è tutto un altro mondo...» «In che senso...» «Bisogna vestirsi eleganti, ho scoperto stamattina quando mi sono svegliato che ci sarebbe stato anche mio nonno... e lui... è pignolo con queste cose quindi andremo in un ristorante di lusso con 1000 portate e vestirsi eleganti... e non so se...» «Jacob... io vengo per te... se c'è da vestirsi eleganti andrò a comprare un vestito e poi... non mi perderai mai Jacob Hall in giacca e cravatta» la mia battuta lo fece ridere, il che mi rallegro «Non voglio essere egoista ma ho bisogno di te stasera... sinistra» «Grazie, comunque non lo sei, l'ho capito e non è egoismo è una specie di sopravvivenza» «Tu mi dai tranquillità... e spensieratezza... mio nonno non è la persona che fa vedere...» «Jacob...» siamo arrivati parcheggiati e mi slacciai la cintura girandomi con il busto gli presi il viso tra le mani costringendolo a guardarmi «Sono qui... stasera ci prepareremo per bene e quello che succederà succederà ma io sto con te vicino a te non me ne andrò e non ti lascerò solo» «Devo dirti molte cose di me ma...» «Quando sarai pronto lo farai non c'è fretta» mi sorrise, gli accarezza la guancia con il pollice e si sporse a baciarmi unendo le nostre labbra qualcuno bussò il mio finestrino preso un colpo mi stacca e sussultai «Cristo» mi girai e vidi Cassiopea con Tom che se la ridevano come Jacob, mi misi le mani sul viso e mi misi a ridere anch'io, aprì la portella e scesi «Mi hai fatto prendere un colpo» l'abbracciai mentre Jacob abbraccio Tom «E tu che ci facevi al posto guida» mi girai verso Jacob «Il signorino mi ha permesso di guidare dopo un po' di supplica ce l'ho fatta» «Beh io e te abbiamo tanto di cui parlare quindi» mi prese il braccetto Cass guardando i ragazzi «Anche noi quindi...» Jacob viene da me e mi baciò «Ti passo a prendere per le quattro» lo guardai stranita «Per il vestito» «Giusto si certo va bene» Cass si staccò da me e andò verso Tom baciandolo in modo passionale, li guardai sconvolta e dopo osservare Jacob che se la rideva, si abbassò e mi sussurrò all'orecchio «Credo che la tua deduzione di quello che hanno fatto ieri sia giusta» «Ma se non ho detto niente» «Non serve che parli... Sei diventata rossa» il mio colorito mi inganna abbastanza... «Gli stacchi tu o io?» alzai le spalle «Lasciali fare si staccheranno spero» «Tu dici?» mi guardò alzando il sopracciglio «No in effetti hai ragione» «Faccio io» mi avvicinai cautamente «Beh Cass io avrei fame» subito si staccò con le labbra rosse «Sì anch'io andiamo» con fatica la trascinai all'interno salutai Jacob con un cenno di mano e lui sfoggio il suo sorriso migliore, portai Cass dentro e la scrollai «Ci sei ancora?» sorrise e a quel sorriso lo riconoscerei lontano un miglio è lo stesso che ho io quando guardo Jacob «Ciao ragazze» «Ciao Bob» rispose Cass «Sedetevi pure vengo io ad ordinare" -"grazie" ci sedemmo al tavolo e la guardai attentamente «Beh?» «Tutto grazie a te io non avrei mai avuto il coraggio di dirglielo ha fatto tutto Tom siamo stati insieme tutto il giorno a letto a farlo e rifarlo» «Beh dai direi che è andata più che bene» «I miei film mentali sono diventati realtà» «Non ho dubbi su questo» «E a te invece?» «Io cosa?» «Com'è andata?» «Se ti stai chiedendo se l'abbiamo fatto è un no» «Perché?» «Ci stiamo andando piano... per me è tutto nuovo» «Fai bene» «Eccomi ragazze cosa desiderate?» «Quello che prendono di solito ragazzi «Benissimo salutameli» «Beh io sarei curiosa di sapere i dettagli se non ti dispiace» «Eh va bene» disse entusiasta.

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