Always you..

Capitolo 34

Come ci si sente ad avere il cuore spezzato?
Come ci si sente a sapere di aver rovinato la cosa più bella che si aveva?
Come ci si sente ad essere un totale disastro?

Queste erano alcune delle domande che mi ponevo mentre ripensavo alla sera prima, alla conversazione che avevamo avuto io e Louis.
Mi ero pentito delle parole che gli avevo detto e volevo assolutamente farmi perdonare, ripensai a quello che avevo fatto la notte di un anno prima per farmi perdonare, sapevo di non poter riorganizzare la stessa cosa in quando lui non è qui, ma avevo qualcosa in mente.

Preparai tutto, stanza illuminata solo da candele, contattai la sorella di Louis, Lottie, per assicurarmi che si collegasse per la videochiama.

Era tutto perfetto, avevo chiuso la porta a chiave per non avere interruzioni, imbarazzanti direi.

Mi collegai, Lottie avviò la chiamata e poco dopo sentì delle voce in sottofondo.
"Lottie ma si può sapere che fai?" Poco dopo vidi Louis spinto dalla sorella nella sua stanza per poi vedere la porta richiudersi velocemente.

Capì che Lottie aveva chiuso la porta a chiave per non far fuggire Louis.
Si girò con faccia confusa e poi i suoi occhi caddero sul computer, mi vide e anche io rimai lì a fissarlo per un pò, mi sorrise senza volerlo e si avvicinò piano al computer.

Dio quanto avrei voluto che fosse realmente qui, che si avvicinasse a me e mi baciasse, che mi prendesse e mi dicesse "sei mio ora è per sempre".

"Che ci fai lì dentro tu?" Mi chiese sorridendo.
Non avevo detto neanche una parola, penso di non aver neanche respirato fino a quando non mi ha rivolto la parola.
"Io ti volevo chiedere scusa, mi sono comportato malissimo, è vero mi manch-"
"Harry.."
"No aspetta fammi parlare, tu mi manchi tanto e ti amo un sacco, ma io non ce la faccio quando ti ho conosciuto sei riuscito a dare un senso alla mia vita, avevo un caos dentro di me, tu questo non lo sai perché non te l'ho mai detto, ma non ho nessuno avevo paura di lasciare Lucas all'inizio per questo, perché lui era con me a scuola invece tu no e questo portava me ad essere solo, ma quando ti ho scelto ero super convinto della mia decisione, ti amo come non ho mai amato nessuno ma adesso tu non ci sei nemmeno fuori da quella scuola e io sto vivendo un momento di crisi e mi riprenderò perché mi devo riprendere, ma ho bisogno di tempo e di persone che mi capiscono non che giudicavano le mie scelte, ti ho sentito parlare con mia madre al telefono ed è la cosa che più odio, che altri mi parlino alle spalle come se io fossi un caso disperato da curare.
No sto semplicemente soffrendo, il mio ragazzo si è trasferito dall'altra parte del mondo e io sto reagendo e forse il mio modo di reagire è sbagliato, ma è questo e vorrei che tu e mia madre e mio fratello e chiunque altro lo accettiate" finì quel lungo monologo con le lacrime agli occhi, Louis rimase lì fermo a fissarmi senza dire nulla, poi mi guardò e mi sorrise.
"Harry, ti amo tanto anche io e hai ragione, ma io e tua madre non pensiamo tu sia un caso perso, ho detto a tua madre che ti avrei aiutato, mi sento così in colpa di non essere lì a prendermi cura di te ma siamo una coppia no? Dobbiamo risolvere le cose insieme e lo faremo"
"Sono d'accordo"
"Okey allora facciamo così, iniziamo a fare videochiamate più spesso, studiamo insieme io studio sempre a casa non mi dispiacerebbe ogni tanto alzare la testa e ritrovarmi i tuoi ricci sarà snervante solo non poterli toccare, sarà snervante solo non poterti buttare i libri a terra per baciarti e fare l'a-" si bloccò si guardò alle spalle, poi si avvicinò ancora di più allo schermo e sussurrò "fare l'amore sulla scrivania" le mie guance presero fuoco all'istante.
"Beh direi che non è la stessa cosa, ma forse salterei la parte dello studio e passerei direttamente all'ultima" mi allontanai e lui subito notò la stanza, mi sorrise e io cercai di essere il più sensuale possibile mentre mi spogliavo davanti ad una fottuta telecamere.

Non era proprio da me, ero timido ma sapevo che in un modo o nell'altro ci dovevamo aprire l'un l'altro.
"Oh mio dio, mi è venuto duro all'istante.." disse Louis non riuscendo a distogliere gli occhi dal mio corpo, sembrava quasi voler entrare all'interno del computer.

Feci scendere le mie mani sui boxer e se è possibile Louis spalancò ancora di più gli occhi.
"Ehm...no" dissi sorridendo.
"Cosaaaa, che ho fatto?" Mi chiese con la bocca spalancata.
"Cosa non hai fatto, non posso fare tutto da solo" dissi provocandolo.
"Giusto hai ragione" si alzò immediatamente inciampando quasi su se stesso per togliersi la maglia e poi passare molto velocemente ai pantaloni.

Dio come era bello, era fantastico proprio come lo ricordavo, insomma era passato un po' dall'ultima volta, mi mancava.

"E adesso?" Chiesi imbarazzato.
"Adesso fai il timido, hai iniziato tu amore che vuoi fare, immagina ci sia io lì cosa vuoi che ti facessi"
"Non...non lo so Lou dimmi cosa fare adoro quando lo fai"
"Va bene amore, allora sdraiati sul letto" e lo feci.
"Amore per favore immagina sia io e ti chiedo il permesso di poterti spogliare"
"Puoi.." dissi ansimando già per la troppa eccitazione che mi stava facendo provare.

Mi tolsi piano i boxer e presi in mano la mia erezione ormai del tutto dura, lui fece lo stesso.
"Amore guardami voglio che veniamo insieme, ma mi devi guardare" così lo guardai e iniziai a masturbarmi e lo stesso fece lui, dio come era bello iniziano a scendere per il suo viso delle leggere goccioline che finivano sul suo petto scolpito, lèggevo la sua eccitazione negli occhi.

"Sono pazzo di te" lì il mio cuore esplose, era di più di un ti amo, di più di insieme per sempre era una dichiarazione d'amore, una richiesta, era tutto per me volevo sentirmi dire quelle esatte parole dalle sue fantastiche labbra per poter esplodere in un grosso orgasmo.

Lui mi seguì dopo altre due stoccate e fu la cosa più bella che la mia vista abbia mai assistito.