Capitolo 33

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1 anno dopo.
HARRY POV
Quel giorno me lo sarei ricordato come uno dei giorni più tristi almeno fino a quel momento.

Quel giorno, quel 2 settembre Louis stava per prendere il suo volo per Los Angeles, lasciandomi qui a continuare gli studi.

Avevamo cercato di convincere mia madre a trasferirmi lì con lui, a continuare gli studi lì, ma lei continuava ad opporsi e a credere che stavamo correndo un po' troppo.

Lei non capiva quanto Louis fosse importante per me.

"Ci rivedremo presto lo giuro amore, tu aspettami e non cacciarti nei guai tra circa un mese sarò di nuovo qui te lo prometto" mi sussurrava Louis all'orecchio mentre eravamo abbracciati.

Io piangevo come una fontana "ti prego Lou non te ne andare, come farò senza di te?" Lo stringevo sempre di più.
"Haz per favore così mi fai sentire malissimo, devo finire l'università amore lo sai, presto mi raggiungerai e avremo una casa tutta nostra, ti prometto che andrà tutto benissimo"
"Ho paura di perderti Lou" dissi vicinissimo alle sue labbra.
"Non mi perderai mai, non lo permetterò mai" disse baciandomi con dolcezza e ripensando alla prima volta che avevo assaggiato quelle labbra, ripensai alla notte prima passata a fare l'amore con lui per tutto il tempo per poi addormentarci abbracciati.

"Mi mancherai tanto, ora devo davvero andare o perderò l'aereo"
Disse dandomi un ultimo bacio, per poi spostarsi ad abbracciare Zayn e "tienimelo d'occhio" gli disse riferendosi a me come se fossi un bambino.

Lui iniziò ad allontanarsi, iniziai a piangere era tutta la mia vita, era un uragano per me, mi aveva fottuto il cervello e in men che non si dica mi ritrovai a correre verso di lui e gridando il suo nome lui si girò e mi prese in tempo in braccio, ci abbracciammo fortissimo e ci baciammo era tutto perfetto.

Da Lou
Amore sono arrivato, ora sto andando a salutare le mie sorelle, ti manderò tante foto, tu come stai? Ti amo

A Lou
Amore sto un pochino meglio, tranquillo vai ci sentiamo stasera. Ti amo

Chi volevo prendere in giro non stavo per niente bene, lui era tutto sono sempre stato un ragazzo un po' chiuso, non ho mai avuto tanti amici ma ne ho sempre avuto il bisogno e ne soffrivo, ma da quando Lou era entrato nella mia vita non avevo bisogno più di nulla, lui era il mio migliore amico, il mio ragazzo, lui ripeto era tutto e mi mancava da morire, volevo sentire le sue labbra su di me volevo abbracciarlo.

NON È GIUSTOOO.

Iniziai di nuovo la scuola e non andava per niente bene, nulla all'inizio ero molto distratto non riuscivo a studiare mi mancava la forza di fare tutto, e quella forza era a Los Angeles troppo lontana da me.

La scuola chiamò mia madre sin da subito notando il mio andamento scolastico e mia madre non potè che chiamare un'unica persona.

Ero nascosto per le scale mentre la sentivo parlare con la scuola e subito dopo aver riattaccato compose un numero e già immaginavo quale.

"Louis, sono Anne.."
"No tranquillo Harry sta bene, non è successo nulla" sorrisi capendo che il mio Lou si fosse subito preoccupato per me.
"Ti ho chiamato perchè ho appena parlato con la scuola di Harry r non sta andando affatto bene, è distratto e i prof dicono che sembrerebbe che gli manchi qualcosa ha sempre la testa altrove, e noi due sappiamo benissimo cosa manca.."

Non potè sentire le parole di Lou, ma subito dopo mia madre chiese a Louis di parlare con me e di farmi ragionare.

Poco dopo mi arrivò una chiamare.

"Lou amoree" dissi tutto contento
"Amore mioo come stai, come va la scuola?"
"Tutto bene, la scuola?..uhm..si bene direi" risposi un po' insicuro.
"Harry...ho parlato con tua madre, la scuola l'ha chiamata.."
"Louis possiamo parlare di altro?" Iniziai con un tono abbastanza malizioso.
"No Harry la scuola è importante, ti rendi conto che se ti fai bocciare gli anni aumentano e staremo ancora più lontani, perché non lo capisci, so che ti manco anche tu mi manchi tanto ma non è così il nostro rapporto non deve distruggerci dentro, amore per favore ascoltami concentrati, so quanto sei bravo puoi farcela io lo so, fallo per me, prima migliorerai e prima mi rivedrai" mi disse
"Cosa? No avevi detto che tornavi è quasi passato un mese" dissi iniziando a sentire delle lacrime pizzicarmi gli occhi.
"Tu migliora e io sarò lì il prima possibile"
"Ti odio vaffanculo" e chiusi la chiamata sprofondando in un pianto isterico.

È vero la scuola andava male, ma mi mancava da morire ero diventato una bussola che aveva perso la direzione, era come se la mia vita fosse del tutto cambiata senza di lui.

Lui era la luce in tutto questo, non ero mai stato tanto socievole e quando c'era lui questa cosa non mi pesava perché pensavo solo a lui, c'era lui con me a tenermi la mano. Ma adesso sembra che la realtà mi prenda a schiaffi in faccia, non è più come prima e io vorrei dirglielo, vorrei parlarne con lui, ma forse non mi capirebbe, penserebbe che sono problemi inutili che dovrei pensare solo alla scuola. Forse arriverebbe anche a lasciarmi pur di farmi continuare gli studi con serenità.
Ho così tanta paura di perderlo, così tanta paura che lui trovi qualcun altro, paura di non essere più abbastanza.

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