sono seduto sul balconcino di casa di adriano e gli sto raccontando tutto quello che è successo in questi giorni, lui è dovuto partire per l'università e non ci siamo sentiti per niente in quei giorni.
"quindi hai lasciato federica per martina?"
" no non hai capito un cazzo come al solito Adrià, non c'entra niente Martina con Fede"
lui è convinto che io sia innamorato di martina, ma se a stento riusciamo a stare nella stessa stanza per più di cinque minuti senza litigare come faccio a esserne innamorato.
che poi io l'amore non so neanche cosa sia, insomma penso sia una parola troppo grande da utilizzare.
cioè io con federica stavo bene, ero felice ma non ero INNAMORATO sennò non l'avrei mai lasciata andare."raccontami meglio ciò che è successo con martina l'altra sera e spiegati meglio Nicco"
forse è la centesima volta che lo ripeto, non riesco a capire cosa vuole sapere
"allora io ero al solito posto a guardare le stelle, quella giornata era stata troppo stressante per me e i miei pensieri mi stavano divorando.
all'improvviso una figura si siede accanto a me e inizia a scusarsi.
La riconosco, La sua voce mi ricorda il suono delle onde,di un mare dipinto dal tramonto.
di lacrime salate che scendono lungo le mie guance e di un cuore che batte all'impazzata.
si apre con me, inizia a raccontarmi della sua vita e di quanto quì si senta così terribilmente sola proprio come me.
Abbiamo scoperto di essere così tanto simili, poi la sua mano si è avvicinata alla mia e le nostre dita si sono incrociate, dopodiché l'ho invitata a contare le stelle con me.
entrambi finalmente ci sentivamo per un instante meno soli"Adriano alla fine del mio racconto non spiccica più una parola ed è meglio così, sicuramente sparerebbe una delle sue cazzate.
gli ho anche raccontato di federica, dei messaggi che continua a inviarmi e delle frecciatine su insta ma il suo pensiero fisso ora è martina.
Sono felice di aver parlato con lei, forse le cose potrebbero finalmente andare nel verso giusto.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
sto andando alla festa a casa di Gabriele e cammino tra queste vie illuminate solamente dalla luce delle stelle.
quelle stelle che qualche giorno fa mi ritrovai a contare con Niccoló, per un instante la sensazione di solitudine che mi accompagna sparì.
Non l'ho più rivisto per colpa dell'università e stasera credo che ci sarà anche lui.
Il rumore del vento rimbomba nei miei pensieri
e In questa sera piena di stelle l'unica luce che mi guida è il ricordo dei suoi occhi.
Sono arrivata, non riesco a crede che Gabriele abbiamo una villa così grande, c'è tantissima gente e quasi mi perda tra la folla ma riesco a vedere Luigi" ooh eccoti finalmente, ti eri persa Martì?"
mi ero persa a contare le stelle" c'è tantissima gente, ma gabriele li conosce veramente tutti?"
" ma no, se vuoi saperlo non conosce nemmeno la metà della gente che si trova nella sua villa"
decido di allontanarmi dal caos che si è creato non appena è arrivato il dj, odio il troppo rumore.
lo vedo, sta fumando una delle sue sigarette
mi avvicino, mi guarda e mi sorride prima di fare un'altro tiro.
sta per dirmi qualcosa quando arriva di corsa Alessandro che gli dice una cosa all'orecchio che fa cambiare completamente espressione a niccoló che scappa via.
Alessandro si ferma davanti alla mia figura, mi guarda e mi dice"resta quì, non seguirci"
non capisco cosa stia succedendo così decido come sempre di fare di testa mia e seguirli.
Sono più distanti dalla villa, in una specie di vicoletto e la scena che mi ritrovo davanti è qualcosa di indescrivibile.
Ci sono i miserabili che si picchiano con altri ragazzi , credo siano gli amici di Matteo.
La mia attenzione si focalizza su Luigi, finché non vedo Niccólo prendere per il collo il ragazzo che si trovava sopra Adriano, lo stringe così forte che lui inizia a diventare bianco e a non respirare.
quello non è il Niccoló che ho conosciuto quella sera, il niccoló con cui ho contato le stelle e quello con cui le nostre mani si sono incrociate.
Vado via ma vengo vista da Gabriele che a differenza degli altri non si è buttato tra la rissa.
Niccoló sta uccidendo quel ragazzo, lo stava strozzando, lui non respirava più.
L'aria mi inizia a mancare e gli occhi si appannano, mi lascio scivolare per terra fino a sedermi con le spalle contro il muro.
i mie singhiozzi si sentono da fuori, arriva qualcuno e si siede di fianco a me."Martina stai bene?"
non riesco a rispondere, non riesco a respirare, non riesco a smettere di pensare a quella scena."tranquilla respira con me"
mi tranquillizzo e vedo la figura di Gab seduta di fianco a me, credo che la rissa sia finita perché non sento più nessun rumore da fuori"Grazie, non so cosa mi sia successo non mi era mai capitato prima"
" hai avuto un attacco di panico, una volta Nic ne ha avuto uno e io non sapevo cosa fare.
invece adesso sono diventato bravo"
dice facendo una risatina" ti avevamo detto di non venire Marti, per una volta ci ascolterai?"
avevano ragione, avrei dovuto ascoltarli
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S O L O
Romance"una sensazione di completa solitudine" era quella che accompagnava le lunghe giornate di Martina, e anche se veniva definita da tutti come la persona più solare del mondo non riusciva a trovare quel senso di tranquillità e serenità che aveva perso...