NON POSSIAMO

45 3 0
                                    


la festa procede secondo i piani
tutti si divertono e la metà di loro sono ubriachi ma nonostante ciò non mi sono ancora avvicinata a lui.
Lo vedo andare fuori in veranda e senza farmi notare da nessuno lo seguo
mi vede e mi sorride

"buon compleanno"

dico con un tono così basso che non so se mi abbia sentito
ricambia con un sorriso come per dire "grazie"
poi però all'improvviso mi abbraccia e sprofondo in quelle braccia, vorrei non staccarmi mai.

"ma vedo male o sei diventata più bassa"
dice ridendo

"stupido ho tolto i tacchi, ho capito che non erano per me"
dico facendo il broncio

"non guardami con quella faccia"

"ah no? e perché?"
gli dico con tono di sfida

"perché potrei baciarti da un momento all'altro"
dice avvicinandosi sempre di più a me
facendo unire di nuovo i nostri corpi
e facendo sincronizzare i nostri respiri.

"non- non possiamo niccoló"
dico a un centimetro dalle sue labbra

"si forse hai ragione"
dice d'un tratto staccandosi
sono ancora pietrificata e i nostri occhi non smettono di cercarsi in questo buio
finché non arriva Ludovica

"eccoti ti stavo cercando"
dice Ludo preoccupata

"Simone è sotto, ha detto che se non scendi subito sale e fa un scenata"
la mia faccia diventa bianca e il battito cardiaco accelera

"oh ehm devo andare, ancora buon compleanno Niccoló ti ho lasciato il regalo sul tavolo"
dico scappando via.

~~~~~~~~~~~~~~

ascolto dal mio palazzo le urla di Simone e riesco a vedere Martina spaventata così, anche se non dovrei, decido di intervenire

"la smetti di urlare contro di lei"
dico facendo sobbalzare entrambi

"oh ecco il festeggiato, cos'è la festa non ti piace? preferisci interferire su cose che non ti riguardano"

"Finché c'è martina in mezzo mi riguardano e come e tu non puoi urlare così contro di lei"

vedo martina tremare

"ah si? Martina per favore digli di andare via"
Martina mi guarda per qualche secondo

"Simone è meglio che vai, non mi va di litigare"

"Martina sei seria?
Preferisci stare con lui anziché non me che sono il tuo ragazzo.
Anzi ero, non voglio avere più a che fare con una ragazza come te"
dice urlandogli contro e andando via
Cerco di tranquillizzarla, ci sediamo sul muretto poco distante dal palazzo

"io ho paura di lui"

dice con la voce spezzata

"è andato via, non c'è
bisogno di avere paura"

gli dico prendendogli la mano

"se ti stringo la mano hai meno paura?"
gli dico

"ho paura per il futuro, se mi farà del male? se ti farà del male"
la guardo e nei suoi occhi percepisco tutta la paura che sta provando

"ti prometto che ci sarò sempre io al tuo fianco e che lui non ti toccherà nemmeno con un dito"
le dico e mi abbraccia

" ti ho rovinato il compleanno, scusa"

"preferisco stare qui con te..."

S O L O Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora