É TROPPO TARDI PER NOI

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mi trovo in aeroporto con tutti i miserabili, non siamo mai stati al completo e soprattuto così  in orario.
ieri sera hanno deciso di fare una sorpresa a Niccolò e contro la mia volontà hanno deciso di portare anche me e sono molto spaventata.
Sinceramente non so come andrà, se saremo di nuovo sconosciuti o se avrà di nuovo il coraggio di baciarmi so solamente che sta per iniziare un lungo viaggio a Berlino è un lungo viaggio per scoprire i nostri sentimenti anche se ci sono già chiari FORSE.
Non ho mai preso l'aereo e mi sono fatta riservare il posto vicino al finestrino e accanto a Luigi che mi terrà la mano per tutto il viaggio.
Siamo appena arrivati e non me la sento già di vederlo, così lascio tutti i miei bagagli a Lù e i miserabili che vanno diretti a casa di nic grazie ad Adriano che ha imparato la strada a memoria.
giro per queste vie meravigliose e nel tragitto mi è venuta abbastanza sete, vado un piccolo chiosco in un parco e decido di andare per comprare un po' d'acqua.
Seduto a un tavolo poco  distante dalla panchina dove sono seduta noto un ragazzo con i capelli castani e una schiena che ho già visto da qualche parte che si bacia con una ragazza , cerco di capire chi è finché  non  si alza e lo riconosco.
Niccoló con una ragazza.
All'improvviso mi colpiscono insicurezze, angosce  e paure.
i pensieri mi invadono la mente.
Ma poco fa ero felice, guardavo il sole
dov'è finito adesso?
prima il vento caldo muoveva i miei capelli
adesso sento il gelo.
mi fermo, lui mi guarda e mi riconosce.
corre verso di me, mi abbraccia lasciando indietro la ragazza che guarda stranirà la scena, ma io sono ferma
non riesco ad avvolgere le mie braccia sul suo corpo ma nemmeno a staccarmi.

"cazzo Niccoló allora facevo bene ad aver paura di venire quì, di vederti felice con un'altra ragazza.
Lo sai che non parlarti ogni sera mi uccide
mi manca averti vicino, litigare con te per poi finire a guardare le stelle
non riesco a restare tranquilla quando ti penso troppo, il mio cuore inizia a battere veloce.
Dici di dedicarmi il silenzio, una canzone d'amore e poi?
come hai potuto farmi questo?
non c'è stato abbastanza tempo per noi e forse è meglio così.
con te avrei solo sofferto come sto facendo ora."

non gli do il tempo di rispondere, il suo corpo è fermo e mi guarda con aria di delusione e di rimorso, vado via.
corro lontano da lui, da questo posto e da queste strade.
sarei dovuta rimanere a Roma.

~~~~~~~~~~~~
sono a casa con i miei amatissimi miserabili che sono venuti da Roma solo per me e l'aria di festa che c'era prima c'è diminuita all'entrata di Martina in lacrime.
senza dare spiegazioni a nessuno entra nella prima camera che trova libera senza accorgersi che quella è proprio camera mia, probabilmente sarà in disordine e il letto ancora disfatto.
Sono passate più o meno due ore e martina non è più uscita dalla mia camera e i miserabili hanno trovato sparso per il bilocale un angolino in cui dormire.
apro la porta e la scena che mi ritrovo mi fa bloccare sul posto, martina dorme sul mio letto e riesco ancora a notare le lacrime sulle sue guance.
Lei piange per colpa mia, non me lo perdonerò mai.

Sono passati circa due giorni e mi trovo in aereo porto con i miserabili perché stanno per andare via, non ho più parlato con Martina, la chiamo in disparte.

" mi dispiace, io non voglio farti soffrire"
mi guarda e dopo un po' prende un respiro profondo

"Niccolò io e te non siamo fatti per stare insieme.
guardaci tu sei bello come il sole, amato da tutti e riesci sempre a far sorridere le persone
poi ci sono io, non riesco a trovare nemmeno parole per descrivermi.
Niente fa più male del silenzio, delle parole che non riesco a dirti.
mi sto innamorando di te, tantissimo
ma mai abbastanza per potertelo dire.
ma la distanza mi permette solo di innamorarmi da lontano
senza far rumore, vedere che vai via, che ci sono mille ragazze più belle di me che si avvicinano a te.
senza poter dire niente.
forse è troppo tardi per noi"

ascolto le sue parole e gli prendo il viso con le mani

"io con te mi sento come non mi sono mai sentito con nessuna.
quando sei con me la solitudine del cazzo che è sempre con me come per magia sparisce, i tuoi occhi che ogni volta che li guardo mi portano in un nuovo mondo.
Martina guardami, dimmi che resterai con me.
io non mi voglio più allontanare da te ma a volte devo fare sempre più passi per raggiungerti.
Ogni giorno è difficilissimo ricordare il colore dei tuoi occhi, il suono della tua risata e il modo in cui con vergogna mi guardi negli occhi.
ma io non ti voglio perdere perché senza te, adesso, non so più chi sono."

in questo momento nessuno dei due parla, ci guardiamo fisso negli occhi fino a che l'altoparlante annuncia che il suo volo sta per partire, mi guarda per l'ultima volta prima di voltarsi e va via.
il cuore mi urla di correre e raggiungerla mentre vedo che vai via ma lei è già  lontana.
una lacrima scende lentamente lungo il mio viso, si è portata il mio cuore con sé e non so quando lo riavrò.
spero che lo tratti bene.

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