"Io ti dedico il silenzio, tanto non comprendi le parole
Questa sera provo a farlo
Questa sera io ti chiamo
E tanto tu non mi rispondi
E tanto poi se mi rispondi
Dici che non siamo pronti
Ed io so quanto costa per te
Ma cerco solo un motivo
Per sentirmi vivo e non è semplice
So quanto pesano in te quelle paure lontane
Meriti anche tu un posto da visitareNiccoló"
poche ore fa Adriano è tornato dal viaggio a Berlino e senza farsi vedere da nessuno mi ha dato un foglio e senza dire niente è scappato via.
m'irrigidisco non appena leggo il suo nome, ha scritto queste parole per me?
quindi non è vero che si è dimenticato di me, che i nostri sguardi erano frutto della mia immaginazione come tutto il resto.
mi chiudo in camera e decido di mandargli un messaggio su insta visto che è l'unico modo che abbiamo per comunicare.
Il suo nickname mi fa sempre ridere, chissà perché proprio @ultimopeterpan
prima o poi glielo chiederò.
non so cosa scrivergli, ho paura di sbagliare tutto."mi dedichi ,davvero, il silenzio?"
invio.
la sua risposta non tarda ad arrivare"io di dedico il silenzio e anche questa canzone.
È sicuramente una canzone d'amore ma non solo.
quello che ho scritto parla del silenzio.
dei nostri silenzi che però sanno di star facendo troppo rumore.
mi sono confrontato con esso sapendo della distanza e del sentimento che ci circonda
Il ritorno a casa, la sera senza i miserabili.
Un'alba insonne tra le vie di Berlino e le stelle.
Con queste immagini i miei pensieri si rivolgono a te che però alla fine ti rifiuti comunque perché "dici che non siamo pronti"
L'ultima speranza è che almeno il silenzio possa essere vantaggioso per noi"resto senza parole dal suo lungo messaggio e dalle parole che ha usato, non so cosa dire.
non rispondo, chiuso insta e vado a dormire o almeno ci provo.
~~~~~~~~~~~Ore 6:30
suona la prima sveglia ma la spengo come le altre tre, guardo l'ora e mi alzo di scatto perché è veramente tardissimo.
infilo la camicia e i jeans e vado via, cerco di correre i più possibile per le vie di Berlino ma vado a sbattere contro una ragazza.
Bionda, occhi azzurri e quasi più alta di me.
mi colpiscono i suoi capelli lunghissimi, simili a degli spaghetti per quanto sono lisci.
mi chiede scusa e mi porge la mano ma vado così di fretta che riesco a stringergliela velocemente senza nemmeno dirgli il mio nome.
corro via mentre sento il mio telefono squillare, sarà sicuramente il mio capo
se c'è una cosa che odiano in questo posto è il ritardo e io sono la persona più ritardataria del mondo.
prima di entrare nel bar controllo la chat con Martina e noto che ha visualizzato il messaggio senza rispondere, cosa avrò detto di male?
Sono passate più o meno due ore da quando sto lavorando e sento una voce in italiano di una ragazza che ho già sentito da qualche altra parte, giro lo sguardo e vedo che è la ragazza di oggi
mi sembra si chiamasse Giada ma non me sono sicuro, sicuramente qualcosa con la G.
vado ad ordinare al suo tavolo"buongiorno, cosa le porto"
le dico guardandola dritto negli occhi"buongiorno ragazzo misterioso, un caffè macchiato e il tuo nome"
" Niccoló, il caffè arriva subito"
che imbarazza penso tra me e me"piacere giada, grazie mille "
mentre sparecchio il suo tavolo noto un biglietto con un numero e una scritta
"ci siamo già visti in discoteca e mi sei sembrato molto simpatico e molto bravo a baciare, sarà così?"
ci siamo baciati in discoteca? non me lo ricordavo, magari più tardi le scrivo.
finisco il turno e finalmente torno a casa, rimpiango la cucina di mia mamma e la quantità di cibo che mi cucinava mia nonna.
mangio velocemente la mia pizza che tra l'altro fa veramente schifo e mi metto a letto.
riprendo a quel bigliettino e corro a copiare il numero di telefono e senza troppo pensarci sù gli scrivo un messaggio."sarò davvero simpatico come credi?
a proposito raccontami del bacio che di quella sera non ricordo niente"
la sua risposta non tarda ad arrivare e dopo forse tre minuti mi arriva un suo messaggio"questo è da vedere, che ne dici di vederci domani pomeriggio al parco?
è meglio parlare dal vivo"
già mi chiede di uscire, sarà una semplice uscita per parlare di quella sera, accetto, ci accordiamo per l'orario e il posto e vado a dormire.
domani sarà una lunga giornata.
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S O L O
Romance"una sensazione di completa solitudine" era quella che accompagnava le lunghe giornate di Martina, e anche se veniva definita da tutti come la persona più solare del mondo non riusciva a trovare quel senso di tranquillità e serenità che aveva perso...