Kuro entrò accettando l'invito della consulente scolastica, Yuki invece era titubante: non voleva tornare ad essere nella stessa stanza con quel mostro. Ma sua sorella le prese una mano e la portò nel suo ufficio con la forza.
L'albina, guardò sua sorella leggermente stupita, ma la seguì comunque.
Erkiria fece cenno ai ragazzi di sedersi.Passarono un paio di minuti di silenzio nel quale Erkiria guardava la scrivania con le dita incrociate su un'agenda aperta piuttosto organizzata e ordinata con vari post-it, la scrittura era ordinata e in corsivo, accanto a questa vi era una penna stilografica. Yuki si guardava attorno e nel suo fare, vide con la coda dell'occhio una scritta sull'angolo del foglio circondata da varie decorazioni e frecce. Sembrava esserci scritto:
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᯾ "𝒜𝓅𝓅𝓊𝓃𝓉𝒶𝓂ℯ𝓃𝓉ℴ ℴ𝓇ℯ: 12:30„ ᯾ꨄ︎ ꨄ︎ ꨄ︎ ꨄ︎ ꨄ︎ ꨄ︎ ꨄ︎ ☝︎
Yuki realizzò in un attimo che Coen sarebbe arrivato da un momento all'altro e quell'incontro così disagiante sarebbe finito. Decise di non parlare fino ad allora, ma Kuro che era zitto a fissare il vuoto con uno sguardo tagliente, ma tranquillo, da tutto il tempo, decise di parlare solo per provocare una risposta che avrebbe occupato più tempo.
«Io, mia cara, mi reputo innocente. Puoi avere paura di me, ed è più che giusto, ma...YuYu, cosa avresti fatto nella mia situazione? Immagina...» qui fece una pausa guardando Yuki evidentemente nervosa e spostandole una ciocca di capelli cadutale su un occhio, mentre continuava a guardarsi intorno in cerca di un qualche aiuto. Er spostò lo sguardo all'orologio appeso alla parete: 12:00 in punto. Iniziò a scuotere nervosamente la gamba fissando i due e poggiando le mani dalle dita incrociate sulla bocca.
«...sei la regina di un vasto Regno, ma nessuno effettivamente ha intenzione di portarti rispetto chissà per quale razza di motivo. Un essere, ti si avvicina e inizia a dare ordini a te che sei il suo superiore, cosa faresti? Mh? Dimmi»La ragazza con occhi che luccicavano come l'universo e un po' confusa, guardò sua sorella chiedendole aiuto con lo sguardo, ma questa non vi fece caso e continuava a guardare Kuro interdetta in attesa di qualche discorso di scuse; iniziò a sentire una strana sensazione allo stomaco, come di calore e solletico, sensazione che la portò a diventare leggermente rossa. Non capiva cosa le stesse succedendo, ma si sentiva stranamente bene, nonostante il fatto che lui si atteggiava come se fosse appena uscito da un qualche film dove il ragazzo faceva innamorare di sé la ragazza apposta. Forse stava facendo lo stesso gioco. Forse...voleva solo illuderla, forse no. Era troppo confusa e distratta dal profumo di colonia che arrivava dalla giacca del ragazzo per capirlo. Quegli occhi così attenti e dai colori vivaci la scrutavano così intensamente... provò a non pensarci, ma il cuore ormai andava veloce e non poteva più rallentare. Così tanti ricordi offuscati, di colpo le girarono in testa predominando sulla sua memoria. Perché stava accadendo proprio a lei e non ad un'altra persona? Perché quel ragazzo le aveva cambiato la vita in quel modo? Non voleva saperlo, pensava che una volta uscita da quel posto non l'avrebbe mai più visto, l'avrebbe completamente evitato, così la sua vita sarebbe tornata alla normalità, avrebbe ripreso i suoi studi senza interruzioni d'omicidio o ordini strampalati. E forse sarebbe stato meglio così, ma ormai il gioco era fatto: lei si era innamorata di un Re omicida...di qualcuno che non si sarebbe mai aspettata.
Dopo aver cercato una risposta a tutti i pensieri che le galoppavano per la testa come cavalli selvaggi, aprì di poco le labbra cercando di dire qualche parola, ma ciò che le uscì fu solo un fiebile:
«Io...non lo so»
Stava con occhi spalancati e bocca semi-aperta, un po' in trance da ciò che era appena successo. Quel ragazzo aveva ucciso un uomo, ma intanto era così tranquillo e Yuki non si spiegava il perché; aveva troppe domande per la testa da fare a Kuro, ma era come se la voce le fosse sparita. Troppe emozioni in un solo momento l'avevano bloccata: paura, rabbia, fastidio, amore e un pizzico di gioia le correvano per le vene. Cercò di guardarlo per capire che espressione avesse in volto, ma era totalmente bloccata. Solo quando Kuro le tolse la mano dai capelli e dal volto, riuscì a sbloccarsi.
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Resta con me!
ChickLitUna dolce bambina di 7 anni, fa amicizia per la prima volta con un grazioso bambino. I due si perdono di vista, ma si ritroveranno dopo un bel po' d'anni senza riconoscersi. Lei lo odia, lui la ama... Si innamoreranno o rimarranno semplici sconosci...