Il mattino dopo, Ende si trovava nella sua stanza al buio e con le tende chiuse. Era ancora furibondo e girava di qua e di là strattonandosi le corna nervosamente, alla ricerca di un piano che fosse in grado di contrastare ogni singola evenienza che gli capitasse. Tutta la notte da quando tornò in vita, fino al momento in cui Luke gli curò le ferite, non fece altro che pensare ad alta voce, per poi ritrovarsi a scrivere con penne e pennarelli su fogli e lavagne magnetiche portategli da Tracy cose come schemi e parole a caso senza un senso logico. Teneva gli occhi spalancati da quando aveva messo piede in quella camera attento a ogni più piccolo dettaglio.
«Se io faccio così però, lui utilizzerà l'Oblio e diventerà più forte... No, no, no, no! Aspetta, e se invece... No! Non va bene neanche così!»
Scarabocchio dopo scarabocchio, riformulazione dopo riformulazione, Ende si trovò in una crisi di nervi, che lo portò a prendere la lavagna e gettarla per terra con rabbia. Non esisteva un modo efficace abbastanza per contrastare Kuro, ogni tentativo che scriveva era sbagliato. Troppe "x" ovunque, errori, tagli, calcoli imprecisi. Ogni cosa, portava alla morte certa. Doveva pure avere un punto debole da qualche parte e si decise per cui a cercarlo con più dedizione di prima. Ragionò gettandosi sul letto disfatto: cosa poteva indebolire almeno di un po' quel Lupesiano? Ricattarlo con i familiari non funzionava e l'aveva visto, avrebbe ucciso anche il suo stesso fratello per arrivare a lui. Forse era qualcosa di materiale, no...non era un materialista. Magari minacciarlo di sottrargli il Regno avrebbe funzionato. No, nemmeno questo, e poi era una scusa troppo banale che l'avrebbe solo rafforzato. Doveva puntare a qualcosa che stava più in fondo, dritto alla sua anima, doveva esserci per forza qualche cosa che lo mettesse in difficoltà. Passarono alcune ore, e ancora una soluzione non veniva a capo, finché non ricordò di tutte le volte in cui si scontrarono. Aveva sempre la solita parola in bocca: "Yuki", e ogni volta faceva sembrare quello che per sé era un oggetto indispensabile per il proprio piano a fine di ricreare la spada di cristallo, un essere di vitale importanza. Voleva scoprire di più, arrivare più lontano: se avesse sottratto Yuki a Kuro, allora quest'ultimo non avrebbe avuto ciò che per lui era fondamentale a continuare a combattere e si sarebbe arreso nella speranza di riaverla indietro. Ma certo! Ora era chiaro! Saltò giù dal letto immediatamente e chiamò Tracy e Luke ancora una volta in suo servizio; questi giunsero subito e senza farsi sentire o notare come solo loro sapevano fare, in quanto nell'altro corridoio vi era la stanza di Kuro.
«Ascoltatemi bene: ho in mente... Un grande piano! E stavolta vincerò e otterrò ciò che voglio in nome di mio padre Hailylen! Anzitutto, ripartiamo dall'incontro con voi due in biblioteca, mh? Tu Tracy, ipnotizzerai Yuki e scaverai nella sua memoria, voglio le prove di ciò che penso. Luke, sai già cosa fare. Secondo i miei calcoli, se tu creerai una sua copia e Kuro la scambiasse per l'originale, dovremmo riuscire a salvarci da un sabotaggio del piano. Il resto lo lascio a voi. Dovrete convincerla, che la compagnia di Kuro è sbagliata, che lui è sbagliato»
«E se Kuro se ne accorge?» chiesero all'unisono.
«Se se ne accorgerà, dovrete sbrigarvi e andarvene di corsa. È ovvio, ad ogni modo. La rapiremo quando meno se lo aspetta e poi dovrete portarla da me. E tutto questo accadrà al ballo, dove lei non parlerà a Kuro e sarà propensa a seguire voi, a seguire...me»
«Un ballo? Quando? Non ne sapevamo niente» i due scagnozzi si guardarono dubbiosi per poi tornare a guardare il loro Re. Ende portò un dito alla bocca sibilando, girò da loro e gli cinse le spalle con un braccio, come quando fu riportato in camera. Sorrise loro con una certa malignità e dopo un paio di secondi riprese a parlare, come se stesse pensando alla scusa migliore.
«Vedete...in questa scuola le voci corrono molto in fretta, soprattutto se a parlare... è l'ombra di chi non esiste concretamente»
«Va bene, certo, ma padrone... Solo una domanda: se solitamente a decidere gli eventi sono quei due dell'ufficio del secondo piano, o il Re stesso, come li convinceremo a mettere in pratica direttive mai discusse?» disse Luke parlando per entrambi.
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Resta con me!
ChickLitUna dolce bambina di 7 anni, fa amicizia per la prima volta con un grazioso bambino. I due si perdono di vista, ma si ritroveranno dopo un bel po' d'anni senza riconoscersi. Lei lo odia, lui la ama... Si innamoreranno o rimarranno semplici sconosci...