cap27: processo

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Erano appena le 10:37 alla Lupesia's High School. Yuki stava tornando in camera a prendere il necessario per la prossima lezione. Camminava assieme ad una ragazza che veniva in classe con lei e che aveva incontrato poco prima nel cortile per confrontarsi su diverse cose come i metodi di studio o libri di testo, eppure non era a queste cose che pensava mentre le parlava. Aveva un'aria distratta, si sentiva strana, ma non capiva perché. Da quando Kuro l'aveva lasciata nel cortile della scuola non faceva altro che pensare a quell'istante, al momento in cui aveva provato quella strana sensazione che si espandeva lungo il suo corpo. Era come se fosse cambiato qualcosa dentro di sé, e cercava la risposta senza trovarla da nessuna parte, non vi era un nesso logico che potesse spiegarlo. Improvvisamente la sua testa iniziò a girare, ma probabilmente era solo un problema di pressione. La ragazza, che si accorse del suo stato, le chiese gentilmente cosa aveva, ma lei rispose che non era niente, solo un po' di nausea dovuta allo stress degli ultimi giorni. Era vicina al dormitorio, e l'albina concordò chiaramente con la ragazza che forse era meglio riposare per il resto della giornata anziché andare in classe, in questo modo forse si sarebbe ripresa più in fretta, e non avrebbe fatto sforzi eccessivi che l'avrebbero solo fatta stare più male. Sì, avrebbe fatto così, tanto valeva distrarsi e non pensare al domani; una volta ogni tanto poteva concedersi una pausa. D'altronde, in questa scuola ognuno faceva un po' quel che voleva, ma funzionava come una scuola quasi regolare in fondo: gli alunni sceglievano quando e a quale lezione andare secondo il loro piano di studio, alcuni richiedevano le ore pomeridiane per utilizzare la palestra, altri il permesso di utilizzare le aule come luoghi di studio o in cui frequentare dei club, il tutto senza una prenotazione, finché il numero degli alunni non fosse chiuso. La biblioteca era sempre aperta a tutti, ogni giorno, ogni ora e chiunque poteva prendere e riportare i libri quando voleva senza l'ausilio di un tesserino. I prof, come gli alunni, decidevano quando assentarsi, anche senza preavviso o una mera giustificazione; questi a differenza degli alunni però, non potevano cambiare il piano di studio, e quindi cambiare sempre classe, tuttavia erano autorizzati a farlo se specializzati in più materie. Gli alunni erano obbligati a stare agli ordini dei professori, tutti eccetto Kuro. Anche dopo il licenziamento forzato del preside e l'arrivo del Re, tutto era come rimasto invariato. Quella supercazzola fatta il primo giorno dell'arrivo dei 3 nuovi studenti, non era altro che uno stupido diversivo, soltanto per tenere tutti nel costante terrore di risvegliare una bestia, e quindi sotto controllo forzato: quella che di norma prende il nome di "strategia del terrore". In sostanza: Kuro non era altro che un'ombra onnipresente su un popolo fin troppo vasto, che agli occhi degli anziani non sapeva governare. E anche se non sembrava, aveva moltissimi contatti e informatori in giro per Lupesia che lo tenevano costantemente aggiornato. Anche per questo motivo Yuki cercava in tutti i modi di inquadrare la sua persona. Ai suoi occhi, lui era un essere troppo contraddittorio: da un lato sembrava agire solo per i propri interessi, arrivando a fare del male, dall'altro era stranamente fin troppo gentile e protettivo con lei. Nonostante ciò,ogni tanto si fermava a pensare come fosse la vita di un Re, o di una Regina. Piena di impegni, incontri di vario tipo, guerre e contratti come veniva descritta nei film o nei libri? Oppure semplice, come quella di persone che non sono sovrastate da un tale peso? Senza sapere come provò ad immaginarsi Regina un solo istante, e senza sapere perché, la sua mente osò immaginarsi Regina proprio con l'attuale Re. Immediatamente si fermò e scosse la testa come se volesse ripulire la sua mente da un pensiero impuro, arrivando anche a pensare che la sua nausea fosse dovuta a lui. Ma ecco che come parli di un lupo, ne spuntano le orecchie.

Lo vide in lontananza, con aria seria, avvicinarsi ancora una volta a lei, che si vide costretta a fermarsi ancora una volta e fermare anche la ragazza che la accompagnava, tutto ciò che non poteva fermare era la sua nausea. Ma Yuki era molto brava a fingere se voleva, e dunque si comportò come se non avesse assolutamente niente.

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