"Guido? Guido stai bene?"
"Ehm... sì, più o meno... ma fammi capire: ti ha fatto ballare con lui al The Sun?"
"Beh, sì." Ammisi imbarazzato. E per fortuna gli avevo raccontato solo quello e non anche il mio, ehm, problema che era sorto al momento.
"E avete dormito abbracciati tutte le sere?"
"Sì." Sussurrai, sempre più in imbarazzo.
"E al parco ti ha baciato per farti stare zitto?"
"Uhm, già." Non capivo dove volesse andare a parare.
E lo capii ancora di meno quando scoppiò a ridere.
"Che hai da ridere?"
"Beh Chri, sei sicuro di essere tu quello 'innamorato'?"
"Che... che intendi dire?"
"Beh, va bene che siete amici..."
"Non siamo amici." Lo interruppi automaticamente, per quanto mi facesse male quella frase.
"Sì come vuoi, in ogni caso non è normale... cioè tu sei mio amico, ma non ti bacio per farti stare zitto."
Scossi la testa deciso. Capivo che in base al mio racconto forse si potesse arrivare a questa conclusione, ma lui non sapeva com'era fatto Mattia.
"Tu non lo conosci, Guido. Lui è... Strano. Sì, strano. Non dice mai quello che intende e fa quello che gli passa per la testa senza una vera ragione. Penso che se gli venisse voglia di appiccare fuoco alla scuola, lo farebbe senza pensare troppo alle conseguenze."
"O forse tu sei troppo coinvolto per poter pensare oggettivamente e io da osservatore esterno vedo le cose più chiare." Stavo già per protestare ma mi fermò immediatamente. Mi mise una mano sulla spalla.
"Senti, tu pensaci, okay?" Detto questo si alzò in piedi e mi lasciò da solo con i miei pensieri.
E se avesse ragione? Non farti abbindolare, stupido. Replicò la vocina della mia testa. Aveva ragione, non potevo farmi incantare dalle parole di Guido, la realtà era molto diversa da quella che lui pensava.
Ero curioso però, la vita mi stava dando esattamente quello che mi meritavo. Avevo passato tutto il mio tempo ad attirare nella mia trappola le ragazze per poi usarle e buttarle via, ora invece ero costretto ad andare dietro ad un ragazzo, che non mi avrebbe mai considerato nel modo in cui lo consideravo io, ero costretto a guardarlo come da dietro a una vetrina, senza poterlo toccare, senza poterlo avere. Il contrappasso perfetto, solo che io non ero morto. Dio, se esiste veramente, non aveva voluto iniziare la mia tortura una volta morto, sarebbe stato troppo facile. No, la mia iniziava già in terra anche se la mia vita se ne stava già andando piano piano. La situazione mi stava uccidendo, sentivo di stare sprofondando sempre più giù, verso l'inferno. E ora iniziavo a capire, tutte quelle persone che dicevano che la vita è ingiusta, che l'esistenza è formata da dolore. Ho sempre pensato che fossero solo dei ciarlatani e che se la vita gli andava male era solo per colpa loro e del loro pessimismo. Come vuoi riuscire nella vita se nuoti controcorrente? Ho sempre pensato che bisogna lasciarsi trasportare dall'acqua, ma solo ora riuscivo a vedere l'imminente cascata che loro avevano già notato da tempo. Allora iniziai a nuotare anch'io controcorrente e realizzai che non erano loro gli sciocchi, ero solo io che, per godermi il tepore dell'acqua, non l'avevo vista per quello che era veramente: un'insidiosa trappola mortale. E forse loro, che lottavano oramai da tempo, potevano riuscire ad arrivare alla sponda, alla salvezza, ma io? Io che me ne ero accorto solo in quel momento ce lo potevo fare? Non ne ero sicuro...
L'unica cosa che mi spingeva a lottare ancora era la paura, la paura di sprofondare in quel vortice, perché stavo iniziando ad averne i primi assaggi e non era bello. Dov'era finito il ragazzo senza pensieri di una volta? Per quanto mi costasse ammetterlo, stavo diventando dipendente da Mattia. Quando ero con lui ero la persona più felice della terra, anche se non potevo abbracciarlo e non potevo baciarlo. Già, perché non eravamo amici. E quando ero da solo iniziavo a fare pensieri depressi. Come adesso. Quindi forse era meglio che andassi a cercare Mattia. Probabilmente sarei andato a cercarlo anche se non stessi facendo pensieri depressi. Diciamo che avrei cercato Mattia con qualsiasi scusa. Lo stavo giusto tentando di trovare quando lo vidi poco più in là con Luigi. Mi stavo già avvicinando quando mi fermai perché... Beh, per origliare, a dire la verità.
STAI LEGGENDO
Stanza 258 || Zenzonelli Edition
Fanfiction«Stefanelli... Christian Stefanelli» Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. «Stefanelli, Stefanelli, Stefanelli... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Mattia Zenzola!» Presi le chiavi che mi off...