39. Ci odiamo veramente

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"Luigi, sono serio, se non mi dici subito quello che sta succedendo giuro che ti prendo a calci!" Sbottò Mattia evidentemente arrabbiato, ma non potevo biasimarlo, infondo lo ero anch'io.

"Guido, avevi detto che saremmo stati solo noi due e che Mattia avrebbe passato la serata con Luigi!" Urlai io rivolto al mio migliore amico, che ora si stava passando la mano dietro la testa.

"Infatti Mattia è con Luigi e non ho mai detto che saremmo stati solo noi due." Mi rispose lui leggermente in imbarazzato, forse anche un po' intimorito dal tono della mia voce.

"È per questo che non hai voluto che venisse anche Alex!" Realizzai in quel momento.

"Beh..." cominciò lui, ma "Basta ragazzi." intervenne Luigi. "Voi due avevate in programma di guardare un film, noi due pure, qual è il problema se lo guardiamo tutti assieme?"

"Il mio problema è lui." Ringhiò Mattia guardando verso di me.

"Sappì che la cosa è reciproca." Rimanemmo a guardarci male, mentre Guido si sbatteva una mano sulla fronte e sospirava.

"Tanto ormai siete qua, non potreste mettere via il vostro falso rancore e godervi il film?" Cercò di convincerci rassegnato Luigi.

"Il nostro rancore non è per niente falso! Ci odiamo veramente." Affermai convinto.

"Sì, vi odiate, per questo andate in vacanza insieme." Fece ironico Guido. Niente gli impedì di beccarsi un'occhiataccia da parte mia.

"Già fingendovi..." Luigi mimò le virgolette alla parola fingendovi. "...pure fidanzati."

"Cosa? Chri questa non me l'avevi detta! Cos'è questa storia?" Ovviamente io avrei voluto sorvolare su quella parte della storia, ma a quanto pare non era più possibile. Questa volta l'occhiataccia se la beccò Luigi, ma non fu lui che incolpai.

"Grazie mille Mattia!" Dissi infatti girandomi verso il mio coinquilino.

"Ma che cazzo vuoi? Che ho fatto io?" Ribatté subito lui e il fatto è che aveva pure abbastanza ragione. Abbastanza.

"Esisti." Borbottai io. "E poi vai a raccontare tutto quello che facciamo."

"Senti chi parla! Una volta sono andato in mensa e mi ritrovo Luigi che mi chiede 'ma senti... com'è fare un pompino? Non fa impressione?' E indovina? Io non gli avevo mai detto che avevo provato, gli avevo raccontato solo quelli di quelli che tu hai fatto a me!" Io arrossii alle sue parole e alla disinvoltura con cui parlava di quegli argomenti, ma poco dopo vidi anche le sue guance diventare rosse, probabilmente ricordandosi della presenza degli altri due nella stanza.

"Sì, ehm... Che ne dite di guardare il film?" Intervenne Guido. "Tanto ormai siete qui e si fa come diciamo noi. Mentre litigavate Luigi ha nascosto la chiave, quindi siete intrappolati qua." Alzò un braccio e il suo complice gli battè il cinque, evidentemente orgogliosi del loro ingegnoso piano. La cosa mi fece solo roteare gli occhi al cielo e da quello che ero riuscito a intravedere Mattia aveva fatto lo stesso.

Vidi che Luigi era sdraiato al lato più vicino alla finestra e cercava di fregare i pop corn a Guido che era seduto di fianco a lui. Mi girai rassegnato verso Mattia che sbuffò e mi fece segno di precederlo. Mi sedetti quindi vicino a Guido e subito dopo accanto a me si sdraiò Zenzola. Il mio primo pensiero fu che su due letti malamente uniti, in quattro si stava decisamente stretti, il secondo fu che non sarei riuscito a mangiare i pop corn, vedevo la fatica che stava facendo Luigi per strapparne un paio dalla ciotola che Guido custodiva gelosamente e mi passò anche la voglia.

"Sì, può sapere almeno che film stiamo per vedere?" Chiese Mattia scocciato dalla situazione.

"Non ne ho idea, l'ha scelto Guido e a sto punto sospetto anche Luigi." Gli risposi e i visi di quei due si illuminarono alla domanda.

Stanza 258 || Zenzonelli EditionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora