La mattina mi svegliai con Mattia accoccolato fra le mie braccia.
Era sempre bello svegliarmi in quel modo, anche se dovevo ammettere che preferivo quando era Mattia ad abbracciare me. Mi faceva sentire al sicuro, protetto e anche amato. Ora che mi ero abituato a dormire con qualcuno, mi chiesi se sarei stato in grado di tornare alla solitudine nella notte. Probabilmente no.
Ma quella risposta che mi ero dato autonomamente era lo stesso in qualche modo incompleta. Probabilmente non sarei mai più riuscito a dormire solo, ma molto più probabilmente non sarei mai più riuscito a dormire con qualcuno che non fosse Mattia.
Mi chiesi se la sera precedente avrei dovuto fare una scelta diversa. Se al posto di correre dietro Mattia non sarebbe stato meglio rimanere lì a discutere con gli altri, ma in cuor mio non mi pentivo di niente, sapevo di avere preso la giusta decisione. Mattia sembrava l'unico a cui importasse ancora di me, per quanto riguardava gli altri... non sapevo neanche più come definirli, non sapevo se il termine 'amici' era ancora adeguato. Non riconoscevo più le persone con cui avevo avuto a che fare per tutto quel tempo.
Luca era quello che potevo capire di più, alla fine era sconvolto dagli eventi ed era molto nervoso, ma non mi era andato per niente giù quando mi aveva accusato di fare la vittima, quando tutto quello che stavo facendo era preoccuparmi per lui.
E poi non riuscivo a credere che volesse davvero perdonare Alex, quello che aveva fatto a lui e a Guido era orribile. Per tutto questo tempo non solo sapeva quello che Dario stava facendo, ma lo stava anche aiutando. Ora che ci pensavo forse avrei dovuto capirlo prima. Presi improvvisamente consapevolezza degli eventi, vari flash colpirono la mia mente e molte cose ebbero finalmente senso.
Solo Alex e Luca conoscevano il segreto di Guido e solo Alex originariamente conosceva quello di Luca. Mi tornò in mente quando mi disse che aveva fatto un casino con Dario e che stava cercando di risolverlo e anche quando Dario gli aveva mandato quel messaggio per sbaglio con scritto 'oh, invece puoi farlo eccome'. Si spiegava tutto: come mai avesse cose contro Guido e Luca, ma niente contro Mattia, Luigi o Alex stesso.
Alex diventava sempre nervoso quando si parlava di Dario, ma pensavo dipendesse dal fatto che fosse preoccupato per me e per gli altri. Anche la frase che aveva detto quest'ultimo quando eravamo a Bergamo: "Lui non mi aveva detto che sarebbe stato qua." Ma certo, Alex era l'unico dei miei amici a non sapere che Mattia fosse lì con me. Il fatto è che non mi era mai venuto in mente di sospettare di uno dei miei amici; Alex poi, che era sempre così protettivo. Probabilmente era proprio quello il problema: si era concentrato così tanto dall'allontanare da noi, da me, Mattia da perdere di vista tutto il resto.
Ma Alex non era stato l'unico a ferirmi profondamente. Quella volta anche Guido aveva superato il limite.
Potevo fargli passare l'avere raccontato ad Alex di me e Mattia, infondo ero stato io a cacciarmi per primo in quel guaio. Potevo perdonargli il non avermi raccontato la storia di Mattia nonostante sapesse quanto ci stessi male per non sapere niente. Ma non sapevo davvero come comportarmi riguardo al fatto che avesse subito accusato Mattia, senza pensarci due volte. Credevo che lui più di chiunque altro avesse capito che Mattia non era quello che tutti pensavano. Sapeva quanto lui tenesse a me e, insomma, erano diventati anche amici ormai! Certo, non amiconi del cuore, ma ridevano e scherzavano insieme. Come aveva potuto incolparlo? Non sapevo più cosa pensare.
Per fortuna in tutto quel caos avevo ancora Mattia. Sorrisi vedendolo così indifeso nel sonno e gli accarezzai teneramente una guancia. Purtroppo quel movimento sembrò svegliarlo, dato che strizzò gli occhi, prima di socchiuderli e batterli un paio di volte. Sembrò un attimo confuso, poi si girò verso di me e mi sorrise dolcemente.
STAI LEGGENDO
Stanza 258 || Zenzonelli Edition
Fanfic«Stefanelli... Christian Stefanelli» Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. «Stefanelli, Stefanelli, Stefanelli... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Mattia Zenzola!» Presi le chiavi che mi off...