Morean Il Vampiro

20.

Dopo quel funerale pagano, tutti si diressero al castello di Nikolas. Era ormai sera inoltrata ed Aleah e Cordelia avevano bisogno di riposare. Però un pensiero rimbalzava nella mente di Morean: come avevano fatto le due sorelle ad arrivare fin lì? Va bene che erano sorelle gemelle e che sentivano qualsiasi cosa succedesse a una delle altre, ma per giungere a Chișinău ci voleva del tempo, senza contare che non si sapeva da quale parte del mondo fossero partite. Era una cosa strana. Ne avrebbe parlato con Nikolas più tardi.

Arrivati al castello, Nikolas si preoccupò di accendere il fuoco nel camino della sala e in quello della stanza delle due sorelle, con la legna che aveva raccolto nella foresta prima di salire. Quei camini erano spenti da secoli, dato che Nikolas non aveva bisogno di calore e di fuoco per riscaldarsi: lui, come gli altri, non percepiva il freddo pungente sulla pelle e si era abituato a restare al freddo del suo vecchio castello di pietra.

Nikolas e Morean iniziarono a sentirsi un po' a disagio perché non avevano ancora rivelato ad Aleah e a Cordelia la loro vera natura, non sapevano che chi le aveva accolte in quell' antico castello erano dei vampiri. Non avevano dimostrato timore nei loro confronti, e quindi forse avrebbero potuto parlare con le sorelle tranquillamente. Ma era sempre meglio essere prudenti.

Aleah e Cordelia si ritirarono nella loro stanza. Erano stanche per il lungo viaggio e per la tensione del funerale e preferirono andare a coricarsi per riposare la mente e il corpo. Ringraziarono Nikolas per averle ospitate così gentilmente e andarono nella loro stanza.

Il fuoco scoppiettava allegramente nel camino, diffondendo un calore confortevole ed invitante al riposo. Sul tavolino vicino al letto erano posate due candele. Cordelia si distese sul morbido letto, mentre Aleah rimase in piedi a guardarsi intorno. Sembrava che avesse dei sospetti.

" Cosa c'è Aleah? Non sei stanca? Io vorrei dormire, ho un gran mal di testa. "

" No, è che stavo pensando a delle cose che ancora non mi sono chiare. Non so se hai notato, ma quei signori mi sembrano un po' freddi. "

" In che senso freddi, scusa? A me sono sembrati molto disponibili e cordiali. "

" Non freddi in quel senso, Cordelia. Freddi nel vero senso della parola. Oh andiamo, non dirmi che non ti sei accorta che, quando ci siamo stretti le mani, non hai sentito che erano un po' gelide. E i loro volti? La loro pelle... Non hai notato niente di strano? "

" Non so cosa diavolo ti sia preso, sorella mia, mi sembri paranoica. Sono delle brave persone e non ho notato nulla di quello che dici te. Ora io vado a dormire, sono stanca. "

" Ma si, forse hai ragione te. Forse mi sto solo inventando le cose. Sarà meglio dormirci sopra. "

Spense le candele e si mise a letto. Com'erano fredde quelle coperte, accidenti! Sembrava che lì dentro nessuno avesse acceso i camini per anni. Stette ancora un po' sveglia, dando ascolto ai suoi pensieri che non le facevano prendere sonno, nonostante la stanchezza sia fisica che psicologica. C'era qualcosa che non andava, se lo sentiva. Era tutto troppo strano, certe cose non coincidevano come dovevano coincidere. Non aveva visto stoviglie in giro né bicchieri. E quel freddo che impregnava tutto il castello... Alla fine anche Aleah si abbandonò al sonno.

I vampiri aspettarono che le sorelle si addormentassero, poi iniziarono a discutere a voce molto bassa, per non farsi sentire. Nikolas prese parola.

" Dobbiamo dirglielo cosa veramente siamo, non vi pare che sia giusto? In fondo sono le sorelle di Nathalia, non possiamo nascondere un segreto così grande che riguarda noi stessi! Loro si sono fidate di noi venendo qui. E noi dobbiamo essere sinceri con loro. "

Dorian non ci aveva pensato. Non lo aveva neanche considerato come un problema perché, semplicemente, per lui non esisteva questo problema. Rivelare la loro vera natura di vampiri praticamente a due sconosciute? Perché questo erano Aleah e Cordelia, anche se erano state gentili ed educate. Un vampiro non può commettere l'errore di rivelarsi agli sconosciuti. Sarebbe molto pericoloso.