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A Nikolas Nathalia non piaceva. Sentiva una certa freddezza nei suoi modi di fare, come se avesse calcolato ogni minima cosa. A volte era troppo curiosa di sapere tante cose. Era una bella ragazza, su questo non c'erano dubbi, ma non sempre la bellezza era sinonimo di purezza e di onestà. D'altra parte vedeva Dorian così preso da lei, così innamorato, che quasi gli faceva un po' pena: eppure lui era un vampiro, non avrebbe dovuto cedere a queste frivolezze da esseri umani. Ancora non capiva come anche Morean si fosse potuto innamorare della sua fidanzata. Bah! Sarà che forse Nikolas era sempre stato un solitario, ma lui riteneva queste cose delle mere sciocchezze e debolezze, ma rispettava le decisioni dei suoi amici. Tanto più che Morean aveva sofferto molto con la sua storia con Isabelle, povere anime! Ma quella Nathalia non gli ispirava fiducia. Ne avrebbe parlato un po' con Morean, non appena Dorian e la ragazza si fossero allontanati.

Dorian sembrava non badare nemmeno più alle sue cicatrici, al suo stato debilitato dopo il coma. Non aveva occhi che per Nathalia. La accompagnava dovunque lei volesse, le spiegava le cose, e Nathalia era ben contenta di conoscere la loro storia, la storia di quei vampiri.

Poi finalmente decisero di scendere in città, Nathalia voleva portarlo fuori a visitare quei pochi posti che ancora Dorian non aveva visto, anche se il centro non era molto grande e i boschi intorno erano l'unica macchia verde della zona. Ma quella di uscire con Dorian era una scusa, lei voleva sapere di più di quello che lui aveva vissuto, anche se provava un certo interesse personale per quel bel vampiro biondo. Ma non doveva distrarsi, non era quello il momento.

Nikolas aspettò che fossero usciti dal portone e che si fossero avviati sul sentiero per parlare a Morean.

" Morean, sono un po' preoccupato. Quella ragazza non mi piace, hai visto come ha accerchiato subito Dorian? E Dorian si è rincretinito del tutto per lei. Come l'avete conosciuta? "

" Ma no, Nikolas, non preoccuparti. È successo per strada quando stavamo andando in posta. Lui l'ha riconosciuta, diceva che era la stessa ragazza del sogno che aveva fatto, sai? Ma lei aveva negato tutto, ma poco dopo ci è venuta a cercare e ci ha portati a casa sua dove abbiamo parlato. "

" Mmmh, sarà anche come dici te, ma a me non convince molto. State in guardia. "

" Ah, semmai è Dorian che deve stare attento, è lui che si è preso una bella sbandata per Nathalia e poi è abbastanza grande e vaccinato per cavarsela da solo, non credi? "

" Si, però fai attenzione almeno te, consiglialo come amico. "

" Ah ah, Nikolas! Da quando in qua ti preoccupi così tanto degli affari di cuore? Comunque va bene, starò attento. "

Nikolas aveva instillato un piccolissimo dubbio nella mente di Morean, eppure non c'era niente di sbagliato in lei, si era comportata bene con loro. Non capiva tutta questa apprensione esagerata che aveva Nikolas. Piuttosto pensava già al suo ritorno a New Orleans. Ormai erano parecchi giorni che erano partiti, era trascorsa più di una settimana e sentiva tremendamente la mancanza della sua Isabelle, la sua bella Isabelle! Voleva abbracciarla forte, non voleva mai più lasciarla da sola! Sapeva che aveva sofferto parecchio la sua assenza e si sentiva in colpa per questo, anche se le aveva promesso che sarebbe ritornato. Improvvisamente sentì il suo cuore stretto in una morsa di nostalgia e malinconia. Aveva ripensato sempre a lei in ogni istante, al suo dolce viso, alle sue piccole efelidi, ai suoi begli occhi azzurro ghiaccio, al profumo di rosa dei suoi capelli, e inevitabilmente ogni volta gli occhi gli si erano colmati di lacrime. Sarebbe ritornato, aveva deciso. E poi voleva rivedere anche i suoi amici ed Ebony, piccola dolce gattina, gli era sempre stata vicino da quando tutta quella brutta storia era iniziata. Ma adesso sembrava che Dorian avesse trovato una distrazione molto forte. Sarebbe tornato con lui in America o sarebbe rimasto qui a Chișinău con lei? Gli dispiaceva non tornare con lui, Lucien lo aspettava con ansia, tutti loro li aspettavano, gli aveva detto Seth in un pensiero che gli aveva mandato l'altro giorno. Ma se Dorian non voleva tornare, non poteva obbligarlo. Gliene avrebbe parlato più tardi. E poi comunque lì a Chișinău c'era Nikolas. Morean avrebbe lasciato Dorian in ottime mani, se lui non avesse voluto tornare.

Dorian e Nathalia passeggiarono per le vie della città, quel giorno il sole cercava di trovare il suo spazio in mezzo a tutte quelle nuvole che, col passare delle ore, si erano un po' diradate ed avevano permesso al sole di illuminare le strade con i suoi raggi.

Dorian era al settimo cielo: Nathalia lo aveva preso per mano ed erano usciti insieme. Insieme da soli! Era emozionato, si, lo ammetteva con se stesso, era emozionato e anche molto contento di passare un po' di tempo da solo con lei.

Avevano parlato ancora del suo stato di incoscienza, delle sue visioni, delle sue sensazioni, Nathalia voleva capire bene come lui si fosse sentito, e voleva saperne di più di questo spirito Lorelai. Poi la conversazione si era spostata su Nathalia, Dorian voleva sapere qualcosa di più su di lei, della sua vita, dei suoi poteri paranormali. Nathalia era un po' impacciata, non si aspettava un cambio di direzione così veloce: non che non sapesse cosa dire, ma provava un certo imbarazzo quando qualcuno le faceva delle domande, doveva essere sempre lei a dirigere la situazione, ad avere il controllo.

" Io, beh... Lo sai, ho scoperto di avere questo potere quando ero una bambina di sei anni. Successe per caso. Sentivo delle voci, delle voci nella mia testa, ma non ero pazza. Ma succedeva ogni tanto. Poi queste voci diventarono sempre più forti ed insistenti, perché allora io non riuscivo ancora ad avere il controllo su questa cosa. Poi col passare del tempo appresi da sola come fare, non mi insegnò nessuno. I miei genitori ne furono spaventati, mia madre pensava addirittura che fosse una maledizione. Purtroppo entrambi i miei genitori morirono in un incendio. Io ero già grande, sapevo già badare a me stessa. E così feci. "

" Oh, mi dispiace Nathalia per i tuoi genitori. Anche se è successo anni fa, fa sempre male parlarne o ricordare gli eventi. "

" Oh, non ti preoccupare Dorian, ormai è passato un bel po' di tempo. Io avrei un po' fame, ti va se cucino qualcosa a casa mia? Oh ma, tu.. io non so.. oh scusami... "

" Ah ah ah! Tranquilla, Nathalia! Non è successo niente. In effetti io non mangio come voi umani, vomiterei se mangiassi qualcosa della vostra cucina! Prenderò qualcosa nel bosco."

Nathalia era imbarazzata, era un po' a disagio. Aveva dovuto faticare per soddisfare la curiosità di Dorian sulla sua vita. Non era del tutto falso quello che gli aveva raccontato: i suoi poteri, i suoi genitori, l'incendio. Solo che aveva omesso una parte della sua storia per ovvi motivi. Che strano. Non avrebbe dovuto sentirsi in colpa per questo, lei sapeva cosa doveva fare, lo aveva bene chiaro in mente. Però questo vampiro era attraente ed anche simpatico, non poteva restare indifferente al suo fascino. Ma ce l'avrebbe fatta, doveva mantenere la mente lucida e i nervi saldi.

Fecero ritorno al castello all'imbrunire. Avevano trascorso una bella giornata insieme, e Dorian si stava innamorando sempre di più di lei, anche se non osava rivelarglielo. E notava anche un certo interesse da parte di Nathalia, forse le cose stavano andando nel verso giusto, come lui aveva sperato.

Erano davanti al portone, era giunto il momento di salutarsi. Ma solo per quella sera, pensò Dorian. Domani l'avrebbe rivista.

" Mia cara, eccoci arrivati. E' meglio che vada a riposare un po', non sono ancora ritornato il vecchio Dorian di prima. E chissà, i miei amici si staranno chiedendo che fine io abbia fatto. Sono stato molto bene con te, Nathalia, dico davvero. Spero di rivederti domani. "

Le prese la mano e con un gesto molto galante la baciò. Nathalia ne fu molto sorpresa. Da una parte voleva che Dorian non andasse via, il suo cuore voleva restare con lui, ma dall'altra sapeva il destino a cui andavano incontro entrambi.

Dorian le lasciò la mano, si girò per entrare, ma poi velocemente ritornò indietro, strinse Nathalia a sé, le accarezzò i capelli lisci e neri, le toccò il viso con la punta delle dita, e dolcemente la baciò sulle labbra.

Nathalia fu sbalordita da questo gesto così improvviso. Un'ondata di calore le travolse il cuore, le sue guance si arrossirono, e rispose al bacio di Dorian. Poi si salutarono ed ognuno tornò alla propria casa.


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