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Nella villa c'era un'atmosfera di serenità e di tranquillità. Erano rimasti solo in quattro adesso, anzi in cinque, contando anche Ebony, ma parlavano amabilmente di argomenti più disparati. Dorian era tornato quello di una volta, il solito spaccone con la battuta sempre pronta, con quel mezzo sorriso accennato che aveva un certo non so che di sensuale. Anche Morean era più rilassato e sorrideva con gli altri, vicino alla sua bella Isabelle. Isabelle, di tanto in tanto, lo guardava mentre lui parlava e nei suoi occhi si poteva leggere l'amore più vero e profondo. Ebony era acciambellata fra Isabelle e Morean, ogni tanto muoveva delicatamente la punta della coda e stringeva gli occhi, in quel gesto tipico dei gatti che indica rilassamento. Ebony si sentiva a suo agio con loro. Lucien era proprio contento di avere queste persone vicino a lui. Erano speciali, erano i suoi amici più veri. Erano la sua famiglia. Sorrise a sua volta, con il cuore riscaldato da questa compagnia così confortevole.

All'improvviso il campanello di casa suonò prepotentemente. Chi poteva mai essere a quell'ora tarda della sera? Si guardarono un po' perplessi fra di loro, poi Lucien andò ad aprire alla porta.

La sorpresa fu così grande e inaspettata da creare uno scompiglio gioioso fra tutti i presenti.

" Seth! Che bellissima sorpresa! Sei tornato! "

" Che bello rivederti, vecchio mio! "

" Ci hai fatto una magnifica sorpresa! "

Gli amici si abbracciarono l'un l'altro. Era una grande festa ritrovarsi tutti insieme dopo tanto tempo. C'erano tante cose da raccontare e Seth era così contento di vedere che loro ancora gli volevano bene. Era stato uno sciocco a pensare il contrario.

Gli raccontarono gli ultimi avvenimenti, la triste scoperta della malattia di Lucien e l'avventura sulle montagne dello Yukon, alla ricerca di una creatura dal sangue miracoloso. Seth si sentì quasi in colpa per non essere stato presente in quei momenti così bui e dolorosi. Mentre lui viveva tranquillo tra le rovine dei templi greci, i suoi amici stavano vivendo momenti terribili. Morean intuì subito i suoi pensieri e lo rassicurò.

" Ma ragazzi, avreste potuto chiamarmi, bastava un pensiero. "

" Non ti crucciare, vecchio mio. Avevamo la situazione sotto controllo e la soluzione era a portata di mano. Non ti nascondo che ho avuto dei dubbi fino all'ultimo, ma quando poi ho visto con i miei occhi che Lucien si stava riprendendo, mi sono ricreduto. "

" Ma le altre ragazze sono andate via? Ho incontrato Cordelia poco fa al porto. "

Un rumore li distrasse dalle loro conversazioni. Un rumore forte, fuori in giardino, provocato forse da un urto. Poi un suono acuto di voce umana, una voce femminile. Cosa diavolo stava succedendo?

Selene era atterrata nel giardino di Lucien, ma in modo molto maldestro. Un pò per l'agitazione e un po' per l'emozione di ritornare a New Orleans, aveva di nuovo perso il controllo durante la fase di atterraggio, proprio come le era successo la prima volta che era arrivata qui. Maledizione! Aveva ancora molto da imparare sulle tecniche di volo e soprattutto sull'atterraggio. Aveva i capelli in disordine, ciocche sparse sul viso e una piccola distorsione alla caviglia. Niente di grave. Ma non ebbe il tempo di tirarsi su in piedi che i ragazzi erano già tutti fuori in giardino. Che vergogna! Non avrebbe voluto farsi vedere così goffa.

" Ciao ragazzi! Sono tornata! "

Si stava riassettando i vestiti alla bene e meglio quando si accorse della presenza di Seth. Ebbe un tuffo al cuore e per qualche secondo rimase lì impalata a fissarlo. Isabelle le fu subito incontro per aiutarla.

" Selene, tesoro, che cos'hai combinato? Ti sei fatta male? "

" Oh no, non mi sono fatta niente. Ci sono un sacco di correnti d'aria lassù, ti fanno sbandare come se fossi una foglia al vento! "

Morean Il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora