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Dorian e Nikolas cercarono di calmare la situazione, mentre Seth era uscito a cercare Morean.

Cordelia era ancora molto arrabbiata per quello che aveva appena sentito, odiava quelle persone, anzi, non erano nemmeno persone, erano vampiri. Si sentiva anche presa in giro da Dorian, provava quasi schifo per se stessa per aver anche solo pensato alla sua bellezza. Loro erano mostri immondi, che non dovevano avere niente a che fare con gli esseri umani. Già. Gli esseri umani. Non era anche lei un essere diverso dagli umani? Nel passato era stata una delle tre Parche, e anche se per un certo periodo era ritornata umana, adesso, dopo la morte di Nathalia, inspiegabilmente lei ed Aleah si erano trasformate in esseri più potenti degli umani. Avevano qualche potere in più, ma non erano da considerarsi streghe o vampiri. Infatti, erano giunte fino in Moldavia grazie al loro potere del teletrasporto, uno dei tanti che avevano appena acquisito. Era questo quello di cui voleva parlare con Dorian poco fa, ma poi le cose si erano accavallate una sull'altra.

Aleah aveva smesso di cercare di farla ragionare, era tempo perso. Quando avrebbe sbollito la sua rabbia, avrebbe capito. Era andata a parlare con Nikolas, che era sempre rimasto in disparte nella sua ostentata tranquillità, ma lei vedeva fulmini e saette nei suoi occhi grigio azzurri. E non poteva dargli torto. Aveva cercato di scusarsi anche a nome di sua sorella Cordelia, capiva che avevano sbagliato entrambe, lei con le sue accuse stupide e Cordelia con quella scenata furiosa. Nikolas sentiva che Aleah era davvero dispiaciuta, ed inaspettatamente le sorrise in modo dolce e gentile, guardandola dritto negli occhi. E lei gli sorrise a sua volta. Poteva fidarsi di lui, poteva fidarsi di tutti loro, adesso lo capiva veramente. Chissà se Morean avrebbe mai perdonato Cordelia per averlo aggredito così sfrontatamente. Anche lui soffriva per questa situazione, tutti quanti ne soffrivano. Aleah pensò che questi vampiri erano più "umani", più comprensivi e dimostravano più nobiltà d'animo di molte altre persone che lei conosceva.

Dorian era addolorato per come erano andate le cose. Cordelia era fuori di sé ed anche arrabbiata con lui, ma lui aveva detto soltanto la verità. Doveva farlo. Solo che le cose erano peggiorate. E Morean, povero ragazzo! Dopo tutto quello che era successo, aveva dovuto ancora sopportare il duro affronto di Cordelia. Dorian era scoraggiato e senza parole, aveva persino paura di avvicinarsi a Cordelia. Adesso sapeva che lei lo disprezzava. Rimase in silenzio, guardando fuori dalla finestra, sperando di veder tornare Seth e Morean, ma chissà dov'era andato Morean. Era stato umiliato davanti a tutti, le sue colpe messe a nudo ancora una volta. Forse Seth sarebbe riuscito a sollevargli un po' l'animo. Quella situazione aveva lasciato tutti con l'amaro in bocca. Dorian uscì dal castello senza dire niente. Voleva uscire da quella stanza, l'atmosfera era diventata troppo pesante.

A Cordelia le si strinse il cuore nel veder andare via Dorian. Tutto sommato lui era stato onesto con lei, ma anche gli altri lo erano stati. Provava un po' di rimorso per come si era comportata con Morean, e volle tentare di rimediare almeno con Dorian. Si voltò verso Aleah, che già aveva intuito cosa volesse fare Cordelia, si sorrisero a vicenda e poi Cordelia uscì a cercare Dorian.

Morean era uscito come una furia, lo schiaffo ricevuto gli bruciava ancora sulla pelle, ma quello che gli faceva più male erano le parole cariche di rancore, quello sguardo sprezzante ed incollerito. Ma come poteva darle torto? Lui le aveva ucciso la sorella, era vero. Ed era giusto che Cordelia lo avesse punito facendogli notare ancora una volta il suo grave errore. Era uscito, ma non voleva stare in mezzo alle persone. Aveva trascorso già abbastanza tempo con le persone. Aveva bisogno di restare solo adesso, in mezzo agli alberi della foresta. Vagava nel bosco senza sapere dove andare, non gli importava. Non gli importava più di niente. Poi gli vennero in mente le parole di conforto di Dorian, la sua comprensione, il suo essergli grato per avergli salvato la vita, ancora una volta. Una lacrima scese sul volto di Morean. Allora non era proprio da buttare via, non era così crudele, qualcosa di buono era ancora in grado di farlo, pensò Morean di se stesso.

Sapeva che qualcuno lo stava seguendo silenziosamente nella foresta, e avrebbe messo una mano sul fuoco che si trattava di Seth. Il buon vecchio Seth, sempre presente al momento giusto, sempre con lui quando si trovava in difficoltà, soprattutto quando aveva bisogno di un sostegno morale di un amico, anzi, di un fratello. Morean sorrise e, senza voltarsi, iniziò a parlare.

" Tu ci sei sempre quando ne ho bisogno. "

" Per forza. Altrimenti a cosa servono gli amici? Non tormentarti, ormai quel che è fatto è fatto. Vieni, torniamo al castello. Penso che anche Cordelia abbia sbollito la sua rabbia. Intanto pensiamo al tuo ritorno a New Orleans. "

" Il mio ritorno? Perché? Tu non vieni con noi? "

A Seth doleva il cuore dargli questa notizia, ma doveva dirglielo. Ci pensava già da un po' di giorni, aveva bisogno di staccare la spina, tutti questi eventi negativi lo avevano spossato, soprattutto psicologicamente. E poi, la rottura con Selene era stato un altro colpo da incassare, anche se era stato lui a decidere di interrompere la loro relazione.

" Devo stare da solo per un po' di tempo, Morean. Ho bisogno di riflettere, di ripensare a tutto quanto, e di rigenerare il cervello. Adesso per me, tornare a New Orleans con te e Dorian sarebbe come ripiombare in questo circolo vizioso. Non sto scappando da te e dagli altri. Ho solo bisogno del mio spazio. Ma stai certo che ritornerò. "

Morean non sapeva cosa dire. Seth lo aveva letteralmente spiazzato con questa sua decisione, ma in fondo lo capiva. Anche lui era andato via da Parigi mesi fa.

" Ti capisco. E hai tutto il mio appoggio. Ma dimmi, dove vorresti andare? "

" In verità pensavo di ritornare nella mia terra natale, sono secoli che non rivedo Atene, da quando ero partito come fuggiasco, ricercato dalle guardie reali. Credo sia arrivato il momento di ritornarci. Ma ora vieni, andiamo. "

Cordelia aveva finalmente raggiunto Dorian. Era sceso in paese a fare due passi in mezzo alla gente, le mani in tasca e lo sguardo pensieroso. Quando si sentì chiamare per nome dalla voce di Cordelia, tirò un sospiro di sollievo. Lui non aspettava che questo, che Cordelia lo andasse a cercare per parlargli. Inaspettatamente, il suo cuore si aprì, come quella sensazione che si prova quando si ammira il mare da una spiaggia.

Cordelia si scusò con Dorian per il suo comportamento sciocco ed infantile. L'aver accusato Morean la faceva star male adesso, ma stava ancora peggio al pensiero di aver messo in mezzo anche lui e gli altri. Gli prese la mano mentre gli parlava, gli occhi le luccicavano di lacrime. Ma Dorian comprese ed accettò le sue scuse, ed insieme tornarono al castello.


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