Morean Il Vampiro

17.

La notte stava per finire, mancava poco più di un'ora all'alba e i tre vampiri decisero che era ora di tornare al castello. Dorian aveva recuperato i suoi vestiti, almeno una parte, e riusciva a stare in piedi e a camminare, ma era ancora troppo debole per volare così, ogni tanto, si sarebbe appoggiato a Seth e a Morean durante la discesa. Però non voleva lasciare il corpo di Nathalia in quel posto sperduto ed isolato, lassù al freddo e in balìa dei lupi, che avrebbero potuto cibarsi di lei. Voleva darle una degna sepoltura. Lo avrebbero portato al castello.

Seth andò a prendere Nikolas che era ancora svenuto, ma la sua pelle era un po' meno fredda al tatto. Si fece aiutare da Morean per spostare completamente il macigno e prese in braccio Nikolas. Così loro tre partirono per il viaggio di ritorno, Morean portava il corpo di Nathalia e Dorian si era raccomandato più volte di averne cura, anche adesso che era morta. I rumori della foresta ripresero a farsi sentire, qua e là si udiva il canto dei gufi e delle civette, i lupi ululavano sulle alte montagne circostanti e il ruscello scorreva placido in mezzo agli alberi. Aveva smesso di piovere mentre scendevano a valle, nell'aria c'era quell'odore di terreno umido, di foglie inzuppate d'acqua, un senso di pace e di tranquillità era sceso sulla foresta, la calma dopo la tempesta, pensò Dorian amaramente. Ormai era tutto finito, non c'era più niente, se non quei pochi ricordi che aveva di lei e dei brevi momenti trascorsi insieme, momenti felici, anche se erano durati per poco tempo e forse non erano stati del tutto sinceri all'inizio. Erano passati dalla felicità alla polvere delle cose distrutte, anche se quella felicità forse l'aveva vissuta soltanto lui, eppure qualcosa di vero c'era stato, glielo aveva detto Nathalia prima di morire. E questo per Dorian era una piccola e mera consolazione. Un giorno, forse, anche quei ricordi sarebbero stati ricoperti dalla polvere del trascorrere inesorabile del tempo, ma mai dimenticati.

A passo lento raggiunsero il castello di Nikolas. Seth sistemò il padrone di casa in una delle tante stanze che ancora esistevano in quel posto, più o meno ancora intatte. Qualcosa stava migliorando in lui, aveva già assunto il suo solito colorito pallido, ma non morente come al cimitero, la pelle era divenuta più morbida e leggermente più calda, se si può dire che la pelle di un vampiro possa essere "calda". Molto presto Nikolas si sarebbe svegliato, Seth ne era sicuro e si sentì sollevato per come erano andate le cose, almeno un evento positivo avrebbe riportato un po' di speranza nei loro cuori.

Morean non sapeva cosa fare col corpo di Nathalia. Non era prudente lasciarlo lì al castello, non tanto perché loro erano suggestionabili, questo no, o perché non sopportavano il forte odore di un corpo in decomposizione, ma proprio perché il forte odore poteva essere sentito dagli esseri umani nelle vicinanze, anche se il castello era abbastanza isolato rispetto al centro cittadino.

" Sapete se ci sono delle cantine sotterranee nel castello? Non possiamo tenere qui Nathalia. "

" Forse Nikolas mi aveva parlato di alcune cantine, si, cantine vecchie e piene di umidità. Dovrebbe esserci una scala che scende giù, Morean. Non mi ricordo dove si trovi, andiamo a cercarla. "

" Sarà meglio che ti riposi un po', Dorian. Andiamo io e Seth. "

" Ma figurati se non posso camminare! Non sono mica paralitico! Proviamo a vedere nell'altra ala del castello. Sono sicuro che c'è un'entrata da qualche parte. "

" Allora andate voi, ragazzi, io resto qui di guardia, non si sa mai cosa possa succedere e serve qualcuno che resti a controllare. "

Morean e Dorian oltrepassarono il grande salone, che divideva le due ali del castello. Il pavimento era in marmo scuro, a scacchi grigi e neri, ma le piastrelle erano rovinate e sgretolate in alcuni punti. Due ampie scalinate portavano alle parti est e ovest. Dorian andò quasi a colpo sicuro verso destra, vero la parte est, dopo il salone doveva esserci il passaggio per le cantine.