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Isabelle non chiuse occhio per tutto il resto della notte, era distrutta dal dolore anche se da una parte sperava sempre che lui si fosse risvegliato, ma era tutto così fantasioso sperare in un suo risveglio! Cosa avevano fatto! Se Morean non si fosse più risvegliato lei non avrebbe avuto nessun motivo per vivere la sua strana vita da fantasma che viveva adesso, ma cosa ancora più grave, lei non poteva morire... Ecco, questa era una beffa bella e buona! Costretta a vivere contro la sua volontà, senza il suo Morean, senza più niente... Doveva smettere di pensare a queste cose, doveva darsi una calmata, respirare profondamente, e aspettare. Non potevano aver sbagliato tutto, i libri di Selene parlavano chiaro e quelle erbe insieme alla verbena dovevano aver sconfitto l'incantesimo. Ma era dura convincersi di queste cose nel buio della notte, sola nella stanza, sapendo che invece Morean era a casa di Dorian più morto che vivo. Non riusciva a darsi pace.

Seth si era ammutolito, non aveva detto più una parola da quando era rientrato. Anche lui sperava che la verbena avesse fatto effetto, ma stava passando un po' troppo tempo adesso. La notte stava quasi per finire, e né Lucien né Dorian erano venuti a dirgli che Morean si era risvegliato. Un altro errore commesso. Già una volta l'aveva lasciato solo nel bosco con quel Van Der Meer e anche in quell'occasione Morean era quasi morto. Per colpa sua. E adesso di nuovo. Si sentiva un fallimento, era un pessimo amico, non valeva niente, non era stato capace di proteggerlo e ora, forse, stava rischiando la vita.

Toccava a Dorian il successivo turno di guardia. Un'ora ciascuno e l'altro cercava di riposarsi un po'. Lucien si era assopito e Dorian era perso nei suoi pensieri, si estraniava da quella prigione e vagava nella sua mente, perdendo il senso della realtà. Era stanco, si era stressato a trovare un significato a quei sogni e poi era stato più semplice del previsto: sogni premonitori di un imminente disastro, ecco che cos'erano. Poi la lotta, lo scontro e infine l'apprendere che Morean era svenuto, quasi morto. Gli si stavano chiudendo gli occhi e non sapeva più distinguere se era già addormentato o se stava ancora lì seduto a controllare. All'improvviso un rumore di ferraglia lo svegliò. Si era addormentato, accidenti a lui! Anche Lucien si svegliò ed entrambi videro le catene a terra. Morean si era alzato ed era andato via. Se l'era lasciato scappare! Era destino che le cose andassero male.

" Dorian! Era il tuo turno, perché non sei stato attento? "

" Eh, perché Lucien, perché... Perché mi sono addormentato anche io! Ora dove sarà andato? "

" Non lo so, ma se ci sbrighiamo, possiamo raggiungerlo. Non penso che sia andato molto lontano nelle sue condizioni. "

Almeno un po' di fortuna l'avevano avuta. Morean era appena uscito dal covo di Dorian barcollando, non riusciva a stare in piedi, aveva i vestiti a brandelli, era sporco di terra e, cosa ancora peggiore, si sentiva secco, prosciugato dentro come se avesse bevuto del fuoco. Ma era tornato il vecchio Morean di sempre, sapeva che la maledizione era sparita e quindi i suoi amici avevano fatto la cosa giusta. Si era svegliato e il suo primo pensiero era stata Isabelle, voleva andare da lei, ma in quello stato di debolezza e stordimento non sarebbe nemmeno riuscito a svoltare l'angolo della strada.

" Morean! Dove credi di andare, ragazzo mio? Sei uno straccio! Aspetta che ti diamo una mano. "

Dorian e Lucien lo sostennero e si avviarono verso la villa al Garden District.

Quando entrarono in casa, c'erano soltanto Isabelle e Selene. Seth era uscito, non sapevano dove fosse andato, ma si vedeva che aveva il morale a terra. Era uscito a camminare perché non poteva restare fermo lì, gli dava fastidio stare ad aspettare senza fare niente. Lo avrebbero aspettato per dargli la tanto attesa buona notizia. Margot era andata su nelle camere per cercare di riposare un po'.

Quando Isabelle lo vide arrivare, non credeva ai suoi occhi, quello era proprio Morean e non era sotto l'effetto dell'incantesimo ed era vivo! Vivo! Non si reggeva in piedi, ma stava bene, non l'aveva perso! Gli andò incontro col cuore colmo di gioia e di sollievo e lo abbracciò con impeto.

Morean Il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora