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Si ritrovarono tutti nella villa di Lucien, mancava poco al tramonto ormai e l'atmosfera era tesa, un misto di adrenalina e di agitazione regnava fra quelle mura. Sarebbe stata una bella prova di forza da parte loro, misurarsi con le forze dell'incantesimo che comandavano Morean e lo rendevano praticamente invincibile. Avrebbero dovuto tenerlo il più fermo possibile. Erano in tre, tre vampiri 'normali' contro un essere sovraccarico di potenza. Le ragazze dovevano invece stare molto attente, avevano solo un'occasione per far bere a Morean la pozione e non dovevano assolutamente sprecarla. Dorian era stranamente silenzioso, non era nel suo carattere. Pensava a quei sogni, non riusciva a levarseli dalla mente, aveva paura che qualcosa potesse andare storto. Lucien notò il suo stato d'animo, lo prese in disparte e gli parlò.

" Cosa ti tormenta, Dorian? Si vede che sei preoccupato più degli altri. "

" Lascia stare, Lucien, non adesso. E' una situazione molto delicata e dobbiamo rimanere concentrati. "

" Ma tu sei preoccupato, senti qualcosa, hai visto qualcosa, dimmelo! "

Dorian gli raccontò dei sogni che aveva fatto e che l'avevano sconvolto, gli avevano lasciato addosso un sapore amaro, come se volessero avvertire che non avevano ancora la vittoria in pugno. Erano solo sogni e non bisognava lasciarsi suggestionare, gli disse Lucien. Ma Lucien non sapeva cosa aveva sentito lui nei sogni, cosa aveva vissuto in quegli incubi. Stava dando troppa importanza a queste esperienze oniriche, forse si stava davvero lasciando prendere dal panico. Ora doveva concentrarsi insieme agli altri, il momento stava per arrivare, dovevano tenersi pronti. Fuori era già buio, era tutto calmo e silenzioso, non c'era neanche un alito di vento. Questo era un brutto presagio, pensò Seth, la calma che precede la tempesta. Ma loro ce l'avrebbero fatta.

Avevano quasi litigato con Isabelle, era più sicuro per lei chiudersi in una stanza al piano superiore insieme a Selene, era pericoloso per lei rimanere lì durante l'incantesimo, poteva succedere qualsiasi cosa. Ma lei voleva essere presente quando Morean si fosse trasformato ancora una volta, era testarda su questo punto e non l'avrebbero convinta a salire. Sarebbe rimasta dietro le colonne dell'ingresso insieme a Selene, non che fosse una protezione sicura, ma almeno sarebbe stata fuori dalla vista di Morean. Dorian aveva portato altre catene che aveva trovato nelle cantine, una specie di precauzione, aveva detto, se ne avessero avuto bisogno erano pronte da usare. Margot aveva la boccetta con l'infuso in mano, aveva la presa salda e appena fosse stato possibile avrebbe cercato di rovesciarla sulla bocca di Morean.

I primi segnali del cambiamento si fecero sentire in Morean e , poco a poco, si trasformò.

Seth lo teneva già stretto per un braccio prima che avvenisse l'incantesimo, e Lucien lo teneva per l'altro braccio. Ma quando la trasformazione fu completa, Lucien perse la presa, se la lasciò sfuggire! Dorian intervenne prontamente, ma fu molto difficile tenerlo fermo, anche Seth faticava vistosamente, lui che era più muscoloso e alto di loro. La paura invase Lucien per un attimo, come aveva potuto perdere la sua presa? Un attimo di disattenzione poteva essere fatale per tutti quanti. Andò ad aiutare Seth e Dorian che non riuscivano quasi a tenere la bestia che si divincolava fra le loro braccia. Aveva paura anche Margot ad avvicinarsi a quella cosa mostruosa, le era impossibile credere che un minuto prima era ancora Morean. La notte della prima aggressione, quando erano in giardino insieme a Lucien, non l'aveva visto bene in faccia, ma ora nel chiarore della luce della casa lo vedeva bene e ne era spaventata a morte. Ebbe minuti di incertezza che quasi le costarono la boccetta. Morean riuscì a liberarsi dalla presa dei tre vampiri, con una forza impetuosa li scaraventò sulle finestre, Seth finì in giardino fra le schegge dei vetri frantumati, mentre Dorian e Lucien sbatterono violentemente prima sui mobili e poi per terra. Si stava avvicinando a Margot, ringhiando come un cane rabbioso, sapeva cosa c'era in quella boccetta e voleva prenderla e buttarla via il più lontano possibile. Margot restò bloccata da quell'orrenda visione: occhi neri come la pece, il volto completamente oscurato da vene pulsanti, mani artigliate che la stavano per afferrare alla gola. Selene lanciò un grido, la chiamò per nome e Margot riprese il controllo di se stessa, sfidò quel volto demoniaco e gli lanciò la boccetta contro.

Morean sentì qualcosa colpirgli la faccia e poi un bruciore acuto gli scoppiò intorno alla bocca, sentiva un'irritazione alla gola. Cosa diavolo gli avevano buttato addosso? La boccetta! Cosa conteneva? Quella roba lo stava asfissiando, si sentiva soffocare, la gola era secca come pietra. All'improvviso ebbe delle forti vertigini, qualcosa stava spingendo dentro di lui, ma cosa? Non capiva! Era spaventato, temeva che sarebbe morto. E quella fastidiosa bruciatura gli penetrava fino allo stomaco!

Isabelle assisteva a tutta la scena, piangeva, sapeva che Morean stava soffrendo in quel momento, ma era per il suo bene, almeno sperava. Forse l'infuso stava facendo effetto. Morean si piegò in due sul pavimento, urlava di dolore, si teneva il viso tra le mani, la verbena stava bruciando la parte malvagia. Margot era a terra, si era portata vicino ad un divano per ripararsi. Seth era stato buttato fuori, poveraccio, sperava non si fosse fatto troppo male. Lucien e Dorian erano a terra anche loro, Dorian aveva battuto la testa e aveva un brutto taglio in fronte, ma si stava risanando rapidamente, mentre Lucien, forse aveva qualcosa di rotto, una gamba o forse un braccio. Non stava andando proprio come se lo erano immaginati. Lo sapeva che sarebbe stato tutto molto complicato! Ma ormai erano lì, erano in ballo, e l'infuso forse stava agendo sulla maledizione.

Morean sentì che quella cosa che premeva per uscire finalmente uscì. Fu come se qualcuno gli stesse stritolando il cuore nelle mani, era un dolore insopportabile, gli mancava il respiro. Chiuse gli occhi cedendo al dolore e all'agonia, era troppo forte per lui, si lasciò andare in quel vortice e svenne.

Isabelle e Selene lo soccorsero, non rispondeva ancora ai loro richiami, Isabelle cercò di scuoterlo ma non ci fu niente da fare, lo schiaffeggiò pure per farlo tornare in sé ma fu tutto inutile. Isabelle iniziava a perdere le speranze, si sentiva il cuore pesante come un macigno. Qualcosa era andato storto, Morean non si risvegliava e le lacrime le scendevano sulle guance. Dorian e Lucien si avvicinarono, la tristezza dipinta sui loro volti. Poco dopo arrivò anche Seth, piuttosto malridotto dalla botta contro i vetri, ma si accorse subito di quello che stava accadendo.

" Non si è ancora risvegliato? "

" No, purtroppo no e non sappiamo più cosa fare arrivati a questo punto! Era la nostra unica speranza! E io l'ho perso per sempre! Siamo destinati a soffrire in eterno! "

Isabelle strinse a sé il corpo inerte di Morean e pianse. Anche Margot stava piangendo, non era possibile che non avesse funzionato, forse ci voleva del tempo.

" E se ci volesse più tempo prima che Morean riprenda conoscenza? Non dimentichiamoci che è stato sottoposto ad uno sforzo enorme e il suo corpo ha accumulato tantissimo stress. Diamogli del tempo. "

E così fecero. Lucien e Dorian gli legarono le mani con le catene che aveva portato Dorian, poi lo portarono a casa di Dorian e lo tennero giù nelle cantine. Dorian e Lucien avrebbero fatto il primo turno di sorveglianza, nel caso in cui si fosse risvegliato. Le catene purtroppo erano necessarie, come avevano già stabilito. Non sapevano se l'incantesimo era stato totalmente annullato oppure no. E soprattutto non conoscevano gli effetti della verbena sulla magia nera, quindi non era consigliabile lasciare Morean libero.

" Ecco a cosa si riferivano i miei incubi, hai visto Lucien? Qualcosa non ha funzionato, accidenti! E adesso se Morean non si risveglia più... "

" Non essere pessimista, Dorian! Non è ancora detta l'ultima parola, io sono convinto che sia una reazione della magia nera. E' stato un duro colpo e Morean non è invincibile anche se è un vampiro, il suo corpo ha sofferto parecchio e adesso ha raggiunto il suo limite. Ma abbi fiducia, amico mio, Morean si risveglierà e sarà libero dalla maledizione. "

" Se lo dici tu... Intanto anche Isabelle sta soffrendo, lei lo crede perduto per sempre... e come me, si sente responsabile per questa sciocchezza che abbiamo voluto fare! "

La notte fu ancora più lunga del giorno. Le ore scorrevano lente, ma Morean non dava nessun segno. Non si sentiva neanche il respiro appoggiando la mano sulla sua bocca. Lucien iniziava a temere che avessero davvero perso questa battaglia.


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