il tradimento

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Mi alzai di scatto e mi avvicinai al corpo di Piton, completamente sconvolta. Non sapevo minimamente che cosa fare, mi tremavano le mani. Capii subito che non potevo perdere tempo, quindi mi fiondai nel laboratorio e cercai qualsiasi cosa potesse darmi una mano. Afferrai al volo una boccetta di cura ferite, delle bende, del dittamo, una boccetta di pozione corroborante e dell'ossofast.
Severus era incredibilmente pallido, molto più del solito, e respirava a malapena. Iniziai a prendermi subito cura di lui, facendo ingurgitare le varie pozioni una alla volta e fasciando le numerose ferite.

"Coraggio Sev, coraggio, resisti...", dissi con le lacrime agli occhi e un groppo in gola.

quando fui sicura di aver fatto il possibile, cercai di sollevare il suo corpo dal pavimento, non potevo servirmi della magia, in quanto ero ancora una strega minorenne e avevo addosso la traccia. Utilizzai tutta la forza che avevo in corpo, e alla fine, per miracolo, riuscii a trascinarlo al letto. La pelle era fredda, quindi lo coprii con una coperta e mi stesi al suo fianco. Mi strinsi contro il suo fianco stando attenta a non rovinare le medicazioni e piansi, non sapendo se lo avrei mai più visto sveglio. La pelle lentamente stava riprendendo il poco colore che possedeva, ma il respiro era ancora abbastanza debole. Alla fine, completamente stremata, mi addormentai attaccata a lui, giusto per quelle poche ore che ci separavano dal sorgere del sole.

Non appena la luce entrò dalla finestra, mi alzai dal letto e corsi di sotto, preparando del cibo per Severus in caso si fosse svegliato e avesse fame. Io avevo lo stomaco completamente chiuso, sapevo che non sarei mai riuscita a ingurgitare nemmeno mezza briciola di cibo.
Decisi di preparare un frullato, in quanto sarebbe stato più facile da mandare giù nelle sue condizioni. Mi misi all'opera, e quando terminai sentii un rumore provenire dal piano di sopra. Mi precipitai subito nella nostra stanza, e trovai Severus sveglio, che cercava di mettersi seduto.

“S-sev... sei sv- attento!”, esclamai, andandogli incontro per aiutarlo.

Lo strinsi poi delicatamente, iniziando a singhiozzare:

“A-avevo paura che non ti saresti più svegliato, ho fatto tutto ciò che ero in grado di fare, te lo giuro, m-ma... poteva non bastare e...”

Con le poche forze che aveva, Piton mi strinse a sé:

“Shhh... sei stata... bravissima. Sono... salvo adesso, g-grazie a te...”

Pronunciò quelle parole con un po' di fatica, ma era sveglio, vigile e soprattutto fuori pericolo.

Venni tirata delicatamente da lui sul suo grembo, e lasciai che le sue mani e la sua vicinanza mi calmassero.

Dopo poco mi scostai, con gli occhi lucidi e il naso leggermente rosso:

“Ho pensato di prepararti qualcosa, nel caso ti fossi svegliato...”

Scesi di sotto e ritornai con il frullato. Lo aiutai a bere, e mi sistemai di nuovo accanto a lui. Volevo che mi spiegasse chiaramente dove era stato e cosa gli fosse successo, non potevo continuare a non sapere dopo quello che era accaduto. Potevo anche comprendere però, che quello non fosse esattamente il momento migliore, in quanto era sicuramente ancora provato dall'accaduto e debole. Mi morsi quindi la lingua, conservando le mie domande per un futuro non troppo lontano, ma nemmeno vicinissimo. Non sapendo che cosa fare, presi un libro e incominciai a leggerlo ad alta voce, e andai avanti fino a quando non mi resi conto che stavo morendo di fame. Non volevo lasciare Severus da solo però, quindi rimandai, intuendo che si sarebbe addormentato poco dopo. Difatti dopo qualche minuto, cadde tra le braccia di Morfeo, e ne approfittai per scendere di sotto a preparare qualcosa. Optai per un piatto di pasta, che mangiai poi vicino al letto, così da poter essere vicina a Piton in caso avesse avuto bisogno di qualcosa. Dopo un po' mi sdraiai accanto a lui, perché comunque non ero riuscita a dormire molto e in modo sereno. Mi strinsi piano piano contro il suo corpo, come facevo sempre quando volevo sentirmi al sicuro e vicina a lui. Chiusi gli occhi e gli poggiai la testa sulla spalla, addormentandomi poco.

Nata Babbana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora