Era passata una settimana dal mio arrivo al castello.
Le lezioni procedevano davvero molto bene, ma per quanto riguardava i rapporti con i miei coetanei... Meglio lasciar perdere!
Non ero più stata in Sala grande, ci ero entrata solo durante il mio smistamento e mi era bastato.
Per non stare a digiuno, avevo preso a rubare il cibo dalle cucine.
Tanto la mia sala comune si trovava proprio lì accanto, perciò, entrare di soppiatto per prendere un po' di cibo senza essere vista, non si rivelò un'impresa difficile; bastava solo fare attenzione!Oltre alla sala comune e il cortile, frequentavo anche la biblioteca; era un posto decisamente tranquillo, non ci entrava praticamente nessuno e io potevo stare sola.
Mi bastava la compagnia dei libri; con le persone, quelle persone, non volevo avere nulla a che fare.La mattina cercavo sempre di svegliarmi prima di tutte le mie compagne di stanza, per poter sgattaiolare fuori senza incontrare nessuno.
Didatticamente parlando invece, andava quasi tutto bene. Per alcune materie, che richiedevano anche una parte pratica, avevo iniziato a prendere lezioni private, in modo da essere sicura di aver appreso correttamente le nozioni che erano state insegnate prima del mio arrivo.
Durante quella settimana, potei constatare che la mia materia preferita fosse indubbiamente pozioni.
Inizialmente fu davvero difficile per me mettermi in pari, ma apprendevo piuttosto velocemente... Avevo una specie di talento naturale!
Piton mi aveva fatto preparare molte pozioni, ed ero riuscita a non far saltare in aria nulla; potevo considerarla una vittoria! Certo, non tutte mi riuscivano alla perfezione, ma... Ehi ero pur sempre una novellina io!Con quei pensieri per la testa, mi diressi verso l'aula di trasfigurazione.
Anche quella materia mi piaceva molto, e trovavo la Mcgranitt una donna decisamente simpatica.
Nonostante mi piacesse ciò che la professoressa ci insegnava, avevo riscontrato qualche problema: mi era più difficile seguire le lezioni della Mcgranitt e mettere in pratica ciò che imparavo.
Le lezioni extra che seguivo con la professoressa infatti duravano più del normale, e la cosa mi faceva arrabbiare.
Volevo eccellere in tutte le materie, e per quella avevo non poche difficoltà.Cercai di ignorare il senso di frustrazione e seguii con attenzione: se volevo andare bene, piangersi addosso non era la soluzione!
Presi appunti ma evitai di porre delle domande, anche se ne avevo molte, poiché mi sentivo inferiore e non volevo che gli altri capissero che avevo difficoltà in quella materia.Terminata la lezione, avevo un'ora di buco, quindi la Mcgranitt mi chiese di restare in aula con lei per svolgere una delle lezioni extra.
Mi spiegò come trasfigurare un animale in un calice, e mi diede una dimostrazione pratica: non so come, fece apparire nella sua classe Negan, il mio gatto, e lo appoggiò su uno dei banchi.
Puntò la bacchetta contro di lui e... Divenne di cristallo! Del mio animale dal manto rossiccio non c'era più traccia, davanti a me avevo un bicchiere trasparente, privo di peli e immobile.
Mi spaventai e non poco:"P-professoressa? Che fine ha fatto il mio gatto?! Tornerà? Oddio... Il mio povero Negan!"
Alla mia reazione, la Mcgranitt rise di cuore e mi tranquillizzò:
"Signorina non si preoccupi! Il suo animale sta bene, adesso le mostro come farlo tornare normale."
La professoressa agitò nuovamente la sua bacchetta, e Negan per fortuna tornò alla sua normale forma. Tirai un sospiro di sollievo.
Adesso toccava a me lanciare l'incantesimo, quindi agitai la mia bacchetta e... Ovviamente fallii.
Sbuffai frustrata e ritentai.Niente.
Provai di nuovo.
Di nuovo nulla, Negan era lì che mi fissava, sembrava quasi si stesse facendo beffe di me.

STAI LEGGENDO
Nata Babbana
FanfictionCiao a tutti, sono Alice e questa è la mia storia: provengo da una famiglia babbana nella quale sono cresciuta, e a fine luglio compierò gli anni. Cosa c'è di strano? Sono in realtà una strega, quindi ho diritto anch'io ad essere istruita da altri m...