Avevo accettato di provare dei sentimenti per Piton. Cosa scelsi di fare? Evitarlo il più possibile, ovviamente! Sapevo di non avere speranza e avevo paura di perdere il controllo in sua presenza, perciò avevo deciso che in classe mi sarei seduta all'ultimo banco, il più lontano possibile dalla cattedra. Durante le lezioni private invece, non avrei più fatto domande. Avrei parlato solo se strettamente necessario. Ovviamente il professore se ne sarebbe accorto, ma non potevo dirgli che mi comportavo così per paura di soffrire... Mi avrebbe cruciata!
La mattina dopo essere stata nel suo studio per scontare la "punizione", avevo diverse ore buche. Ovviamente dormii bellamente fino alle 12, saltando la colazione. Scesi in Sala Grande giusto il tempo per il pranzo. Avevo gli occhi un po' gonfi e mi sentivo decisamente frastornata. Mi sedetti al mio tavolo con gli occhi ancora mezzi chiusi e i capelli un po' scompigliati.
Naturalmente essendo appena sveglia, non avevo chissà quale fame. Mangiai a malapena e uscii appena possibile dalla Sala grande."Minissale..."
Mi girai di scatto.
Possibile che quell'uomo si trovasse ovunque?
"La prego, non mi dica che si è appena svegliata...", disse lui inarcando il sopracciglio
Divenni dello stesso colore dei Grifondoro
"e-ehm...",oltre a ciò non dissi nulla. Ovviamente mi vergognavo come una dannata, e i miei sentimenti mi rendevano il triplo più imbarazzata del normale. Non riuscivo a guardarlo negli occhi
"E io che pensavo le fosse successo qualcosa di grave..."
Sul mio viso comparve un'espressione interrogativa.
"Non mi guardi così Minissale... Sappiamo entrambi quand'è stata l'ultima volta che non si è presentata ai pasti..."
"O-oh... Ehm s-scusi, sto... B-bene"
Mi stavo odiando.
Se volevo nascondere ciò che provavo, balbettare come un'idiota non mi sembrava esattamente una buona idea."Minissale, le è successo qualcosa? È sicura di sentirsi bene?", mi chiese Piton leggermente accigliato.
"io? Sì! Sto una m-meraviglia... Ora se vuole scusarmi devo andare, a-arrivederci!"
Feci per girare i tacchi e correre via, ma inciampai su me stessa. Per fortuna, Piton mi prese al volo, evitandomi di fare un bel capitombolo. Se ero rossa qualche istante prima, in quel momento diventai direttamente bordeaux.
"Adesso non è neanche più in grado di mettere un piede davanti all'altro?"
"io... Scusi!"
Mi staccai rapidamente dal professore e corsi via.
L'ennesima delle tante figuracce collezionate con Piton. Avrei sicuramente dovuto trovare un modo per tenermi a bada, altrimenti non ne sarei uscita viva.
Purtroppo, subito dopo avevo pozioni.
Ovviamente decisi di comportarmi come avevo stabilito quella mattina, soprattutto dopo la figuraccia che avevo fatto: entrai in aula e mi sedetti rigorosamente all'ultimo banco.
Quando Piton entrò e non mi trovò al mio solito posto, mi cercò con lo sguardo. Quando vide che mi trovavo in fondo l'aula, aggrottò leggermente le sopracciglia. Io nascosi di più il mio naso dentro il libro. Solo guardandolo probabilmente avrei rischiato di diventare rossa come un peperone, era meglio non rischiare.
Alla fine della lezione schizzai neanche stessi correndo una maratona"Non tanta fretta..."
Mi fermai di colpo.
Possibile dovesse rendermi le cose così difficili?
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Nata Babbana
FanfictionCiao a tutti, sono Alice e questa è la mia storia: provengo da una famiglia babbana nella quale sono cresciuta, e a fine luglio compierò gli anni. Cosa c'è di strano? Sono in realtà una strega, quindi ho diritto anch'io ad essere istruita da altri m...