capitolo due.

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Yeah, do it for your people, do it for your pride
How you ever gonna know if you never even try?
Do it for your country, do it for your name
'Cause there's gonna be a day when you're
Standing in the hall of fame
And the world's gonna know your name
'Cause you burn with the brightest flame

Yeah, do it for your people, do it for your prideHow you ever gonna know if you never even try?Do it for your country, do it for your name'Cause there's gonna be a day when you'reStanding in the hall of fame And the world's gonna know your name'Ca...

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22 maggio 2022

《P4 Carlos.》annuncia Riccardo Adami, l'ingeniere di pista di Carlos.

《Okay guys》 la voce dello spagnolo arriva bassa, quasi inesistente.

《We are sorry mate》Riccardo sembra così mortificato, ma deve stare tranquillo, non sarà lui a sorbirsi la furia spagnola. Quello toccherà a me.

《Don't worry Ricky, you have nothing to do with it》è distrutto, lo conosco.

Tolgo le cuffie, riappoggiandole al loro posto, e sospiro passando le mani sul viso. Adesso inizia il vero pezzo del weekend. Tempo di scendere dalla monoposto e ci sarà la parte in cui Carlos darà di matto, spaccherà qualcosa nel suo motorhome e poi, o mi insulterà per sentirsi meglio, oppure mi abbraccerà per cercare di rimettere insieme i pezzi. E, per come l'ho sentito al collegamento radio, sicuramente oggi vorrà ricostruire i suoi pezzettini fra le mie braccia.

Dico con sicurezza la seconda scelta perché questo Grand Prix valeva davvero molto per lui. Carlos è uno molto legato alla sua terra nativa, ama la Spagna, ma davvero tanto. A differenza mia, che comunque sono più spagnola che italiana, lui non perde occasione per dimostrarsi spagnolo e vantare la sua nazione. È il perfetto esempio di patriotta.

«Carlos» busso alla porta della sua stanzetta «Ti va di parlarne?» non ricevo nessuna risposta, ma la porta si apre quanto basta per farmi passare. Dietro di essa, incontro due occhioni lucidi e rossi.

«Hey...» sorrido dolcemente. So che vedermi tranquilla rende tranquillo anche lui.

«Non ho portato in alto i nostri colori» si abbandona sul divanetto, rigorosamente coperto da un telo con la bandiera spagnola «Lo siento Nena, te l'avevo promesso» il cuore mi si stringe a quelle parole. Carlos non è il tipo di pilota che si piange addosso per una sconfitta, ma non prendere il podio in casa nostra deve fargli davvero male.

«Carletes» mi siedo al suo fianco, stringendo la sua mano «No me importa, ok?» lui stringe di più la presa, facendo intrecciare le nostre dita «Para mi, como siempre, resti el mejor» un piccolo sorriso nasce sulle sue labbra e io sono felice di averlo tirato leggermente su di morale.

«Gracias...por todo» sussurra ad occhi chiusi, poggiando la testa sulle mie gambe e per quanto sia carino e dolce visto da questo punto di vista, mi tocca rompere la quiete che abbiamo creato.

Giovani Wannabe ~Carlos Sainz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora