capitolo cinque.

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Tonight's the night, let's live it up
I got my money, let's spend it up

Go out and smash it, like, oh my god
Jump off that sofa, let's kick it off
I know that we'll have a ball
If we get down and go out and just lose it all
I feel stressed out, I wanna let it go
Let's go way out, spaced out and losing all control

Go out and smash it, like, oh my godJump off that sofa, let's kick it offI know that we'll have a ballIf we get down and go out and just lose it allI feel stressed out, I wanna let it goLet's go way out, spaced out and losing all control

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9 giugno 2022

«Due settimane tra un GP e l'altro.»

La frase preferita di tutti coloro che lavorano nella Formula 1, è come sentire una benedizione. Per quanto si possa amare quel tipo di mondo, e tutto ciò che di bello porta, staccare fa sempre bene. Sempre. Nessuno, nemmeno Max Alieno Emilian Verstappen, potrebbe resistere senza un minimo di pausa fra una gara e l'altra. Forse i più forti potrebbero reggere per due mesi, ma poi crollerebbero. Una gara ogni weekend, per otto mesi l'anno, sarebbe da pazzi. Ed ecco perché hanno inventato un calendario sfalsato, un programma che possa permettere a piloti e staff di riprendersi completamente.

Io, per esempio, fra il weekend di Monaco e quello di Baku, ho deciso di tornare nella mia piccola casa a Sassuolo e dedicare il mio tempo a me stessa; Nessun pilota, nessuno dello staff, nessun genitore asfissiante, nessun giornalista, nessun amico e...e nessun Carlos. Solamente io, la televisione e la pizza, che deve esser appena arrivata perché il citofono sta suonando.

«Arrivo!» urlo, cercando di infilarmi le ciabatte. Se c'è una cosa che odio è la gente che cammina scalza, o peggio ancora con le scarpe, in casa.

«Grazie mille, avevo una f...» mi blocco di colpo, con i soldi e la mano sospesi in aria, quando davanti a me non trovo il mio fattorino di fiducia, ma Carlos.

«Fame señorita?» sorride, agitando una busta del McDonald's davanti ai miei occhi.

«Che ci fai qua, Carlos?» taglio corto, appoggiandomi allo stipite.

«Pensavo di mangiare con la mia muy dulce Nena, vedere un film, dormire e domani a pranzo portarla con me a Ginevra» spalanco gli occhi e mi drizzo sulla schiena. È impazzito. Per forza.

«Carlos sei fumato?» chiedo, cercando di interpretare il suo sguardo.

«No Serena» ridacchia.

«Allora hai dato una testata?» ritento.

«No»

«Sei sbronzo?»

«No»

«Sei posseduto?»

«No»

«Sei per cas...» mi tappa la bocca e sospira

«Che cazzo Nena! Ti viene così difficile credere che voglia passare altro tempo con te?» sbotta, guardandomi un po' male.

Giovani Wannabe ~Carlos Sainz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora