epilogo.

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Sulle tue gambe ho letto il senso della vita
Dimentica la Bibbia o le pagine di Freud

È meglio se restiamo amici come prima
Ma poi facciam mattina per parlare di noi
Noi siamo giovani wannabe (oh-oh, oh-oh)
Ti dedico le autostrade che portano al mare
Giovani wannabe (oh-oh, oh-oh)
Figli dei fiori del male, guerre lontane, noi
Sopravvissuti anche alla fine della storia
Voglio incontrarti ancora al prossimo Big Bang (eh-eh)
Sul viso leggi il mio passato come Dorian
Portami dove vuoi, basta sia lontano da me.


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...

2 giugno 2031

«Papá, te vuoi muovere, dobbiamo andare dagli tíos!» urla da infondo alle scale Shaila, cercando di far muovere Carlos.

Finisce sempre così quando dobbiamo andare da qualche parte; Shiala non sta mai nella pelle, è sempre in fibrillazione e mette pressioni a tutti quanti in famiglia. Questo aspetto certamente non l'ha preso da suo padre, la persona più tranquilla del pianeta, ed è per questo che spesso la sgrida, suscitando quasi sempre la risata di Federico, spettatore dei siparietti insieme a me. Per quanto Shiala sia uguale a Carlos, come carattere è completamente l'opposto, ma è proprio questo aspetto che li lega profondamente. Idem Federico con me. Li amiamo incondizionatamente, ma il feeling che si è creato fra mamma e figlio, e papà e figlia è innegabile.

«Fagiolina, luce de mi vida, si no te calmas subito restiamo en casa y niente weekend de tíos.»  Shiala sgrana gli occhi e si ammutolisce. Basta davvero poco a Carlos.

«Papà cuándo correrò como gli tíos?» domanda invece Federico, mentre saliamo tutti in auto.

Ebbene si, la mia previsione di 8 anni fa si è avverata, ma per metà fortunatamente. Da un lato abbiamo un piccolo corridore di kart da oramai 4 anni, si è innamorato dei motori fin da subito e so che un pochino è stata anche farina del sacco di Carlos. I primi giochini che gli ha comprato sono state proprio delle macchinine e poi, fin dal primo anno di asilo, non perde giorno per andare a prenderlo con una delle sue macchine che ha qua a Madrid. Non passa inosservato con quelle bestie a centinaia di cavalli, questo è certo, ed è proprio così che sta cercando di far amare completamente a suo figlio le quattro ruote. Dall'altro lato invece, rullo di tamburi, abbiamo una piccola calciatrice. Neo stellina dei pulcini del solo e unico Real Madrid, la nostra piccola Shaila si è subito innamorata del pallone e non perde momento per mettersi in giardino, o in casa mannaggia a lei, e giocare con la sfera di cuoio. Sembra non possa farne a meno, quando ha visto per la prima volta una vera partita calcio, circa verso i due anni, la prima volta che papà Carlos l'ha portata al Bernabeu, le si sono illuminati gli occhi e questa cosa non ci è passata affatto inosservata. Anche quando le vedeva dalla TV si capiva che c'era qualcosa, ma dal giorno della sua prima volta allo stadio abbiamo capito che sarebbe stato amore a prima vista. Fortuna per papà che si è innamorata del lato giusto di Madrid...

«No puedo prometerte nada Fede, es una questione que viene da ti. Impegno e sacrificio, eso è quello que serve.» mi volto verso Carlos, seduto al mio fianco, e sorrido.

Carlos sa quello che sta facendo, per tutti e due i fagiolini, lo leggo nei suoi occhi orgogliosi e sicuri quando li guarda alle prese con le loro passioni. Quando ha scoperto che ero incinta me l'ha detto subito: "Io li lascerò vivere, non saranno i figli di Carlos Sainz Junior, saranno Federico e Shaila Sainz". Ha sempre avuto paura di diventare come Jos Verstappen è diventato con Max, o anche semplicemente diventare come il cognome Schumacher su Mick, quasi un peso. Carlos vuole solo che i suoi figli si guadagnino il loro posto con i sacrifici e l'umiltà, nulla di più e se continua così so che ci riuscirà. Nell'ombra del suo amore e dei suoi consigli porterà i suoi figli in alto, proprio come Carlos Senior ha fatto con lui anni fa.

«Vámonos a casa por qualche días, mi reina?» sussurra, appoggiando una mano sulla pelle nuda della mia gamba.

«Circuito de Barcelona i Sainz stanno tornando!» scoppiamo tutti a ridere e con questa melodia Carlos parte alla volta dell'aeroporto di Madrid.

È la prima volta che torniamo all'autodromo di Barcellona da quando Carlos si è ritirato, oramai due anni fa. Non c'è un preciso motivo per il quale non abbiamo mai rimesso piede lì dopo quel giorno, ipotizzo sia perché tutto fra noi ha avuto effettivamente inizio li e tornarci sarebbe stato come rivivere tutto da capo, o magari perché il calore della tifoseria 55 ci manca, ma sinceramente poco importa, quel che conta è che ci stiamo tornando, passeremo lì 3 giorni e ci divertiremo come ai vecchi tempi, in fin dei conti ci aspettano Max e Lando, chi meglio di loro può essere un pretesto per ridere e divertirsi. Non cambierà nulla, non farà differenza il fatto che nessuno dei due lavora più nell'ambito della Formula1, per il Circus saremo sempre Nena e Caco...due giovani wannabe che si sono trovati.

THE END

Giovani Wannabe ~Carlos Sainz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora