capitolo quindici.

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Pa' repetirlo otra ve'
Quédate

Que las noches sin ti duelen
Tengo en la mente las pose'
Y todos los gemido'
Que ya no quiero nada
Que no sea contigo
Quédate

Que las noches sin ti duelenTengo en la mente las pose'Y todos los gemido'Que ya no quiero nadaQue no sea contigoQuédate

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3 agosto 2022

Scendo dal taxi e la brezza fresca di Rabat mi accarezza il viso, facendo svolazzare leggermente i miei capelli. Chiudo gli occhi e inspiro a pieni polmoni, contrariamente all'Ungheria, e altri paesi europei dove sono stata in questi ultimi 5 mesi, l'aria non ha traccia di rarefazione. È leggera e pulita. Riapro gli occhi e sorrido guardando l'hotel prenotato, mi sento quasi una principessa davanti a tutto questo sfarzo. I toni sull'avorio delle mura, accompagnano perfettamente il colore cristallino dell'acqua della piscina a sfioro che c'è sull'esterno dell'albergo, grandi vetrate impreziosiscono le facciate della struttura, rendendo possibile una vista fantastica da ogni stanza, alte palme circondano il perimetro, ricreando un senso di hoasis e pace, il fiume, che costeggia la parte sinistra dell'hotel, riflette la piattaforma in legno che ospita, presumo, uno spazio dove festeggiare durante i party organizzati. Non c'è un filo d'erba fuori posto, ogni dettaglio è curato nei minimi particolari e, per la prima volta, non riesco ad odiare il fatto di avere la possibilità di potermi permettere questo genere di posti.

«Che ne pensi?» due mani si poggiano sulle mie spalle.

«È un paradiso» ridacchia e mi massaggia le spalle.

«Puoi viverti questo paradiso per 20 giorni, felice?» annuisco e mi giro verso il suo viso rilassato.

«Grazie per avermi fatto questo regalo» sorride.

«Nessuno più di te si merita del riposo. Dico davvero» non resisto e lo stringo forte a me.

«Grazie Carletes.» mi stringe anche lui.

«Di nulla Nena.»

Ebbene si, contro ogni previsione, Carlos ha deciso di non tornare nella nostra amata Spagna, ma di passare la pausa estiva con me, qui in Marocco. All'inizio ho pensato che mi prendesse in giro, è quasi assurdo che lui non torni a casa appena ne ha la minima possibilità, ma poi me lo sono trovata davanti con due biglietti per Rabat e non ho avuto più dubbi; Aveva deciso di stare con me. E dentro di me, perché non glielo farò mai vedere, sono davvero felice e grata che abbia scelto di passare le sue vacanze così. Passiamo molto tempo insieme, è vero, ma mai del vero tempo. Sono rare le volte dove ci troviamo a stare insieme senza la F1 di mezzo, quella c'è sempre, e non gliene faccio una colpa, perché senza di lei non ci saremmo mai conosciuti.

«Ti va di andare in piscina?» fa capolino alla porta della mia camera, comunicante con la mia dal bagno. Un solo bagno con due porte, una nella sua stanza una nella mia.

Giovani Wannabe ~Carlos Sainz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora