Londra. Vicolo buio e stretto adiacente al Ministero della Magia.
Erik Jones guarda George smaterializzarsi per andare a raggiungere i suoi colleghi a Villa Malfoy, poi rivolge subito la sua attenzione verso l'uomo svenuto e disteso dietro al cassonetto a metà del vicolo in cui si trovano.
Dopo avergli bloccato con un incantesimo sia mani che gambe in modo che sia impossibilitato a muoversi, lo Risveglia e, aspettando a malapena che questo sia del tutto cosciente, lo apostrofa duramente fissandolo con sguardo assassino.
"Tu. Non so chi sei e francamente me ne importa pochino. Quello che conta è ciò che stavi facendo al Ministero. Dimmi un po'. Perché ti sei sostituito al Ministro Shaklebolt?"
Goyle cerca di mettere a fuoco l'energumeno che lo sovrasta e di fare un po' di mente locale. Si rende immediatamente conto del fatto che, se non vuole finire ad Azkaban nell'arco di un paio di minuti, gli conviene collaborare con lo scimmione di fronte a lui: non sembra particolarmente amichevole e neppure di buon umore.
"Ok ok ti dico ciò che so." piagnucola alzando le mani. "Sono stato convinto a fare questa cosa da una vecchia amica... Mi ha prospettato di dividere un grosso bottino al termine di una qualche missione che stava per intraprendere... Ho accettato subito, tanto più che mi è stata richiesta una cosa piuttosto semplice da fare: sostituire il Ministro Shaklebolt cercando di non fargli prendere decisioni, a parte un certo ordine di cattura, e di far perdere tempo agli Auror sulle tracce di Drusus Lestrange..."
"IO sono uno di quegli Auror" abbaia Jones, furibondo "e in effetti... mi stai facendo perdere fin troppo tempo!!!" Fa una pausa per respirare profondamente e calmarsi.
"Ora noi rientriamo al Ministero." ricomincia molto lentamente. "e TU mi indichi all'istante dove hai imprigionato Shaklebolt, se vuoi avere qualche vaga speranza di evitare Azkaban e i Dissennatori. Intesi?"
Goyle fissa l'Auror con occhi spaventati e annuisce più volte. Tutto, pur di evitare quella terribile prigione.
Jones lo aiuta ad alzarsi poi, trascinandolo piuttosto rudemente, si avvia verso la porticina di accesso segreta. Con un semplice sguardo convince Goyle a dirgli l'incantesimo per poterla aprire e, una volta fatto, entrano al Ministero richiudendola silenziosamente alle loro spalle.
Il corridoio è in penombra e in lontananza si vede uni scorcio del grande atrio con le statue al centro.
"Dunque? Dov'è?"
"Nel suo ufficio, ovviamente. Non sarei mai riuscito a spostarlo senza causare troppa curiosità."
"Molto bene, anche tu verrai con me."
I due si dirigono verso l'atrio e da lì agli ascensori.
Jones tiene sotto tiro Goyle, anche se sa perfettamente che al momento è innocuo e disarmato.
Davanti alla porta dello studio del Ministro Jones incrocia due suoi colleghi Auror e, spiegata brevemente la situazione, chiede loro di dargli manforte e prendere in consegna il prigioniero. Poi rivolge di nuovo la sua attenzione verso Goyle.
"Dimmi dove si trova."
"È sulla scrivania. Dentro a un vaso."
Jones non riesce a nascondere un moto di sorpresa. "Bene. Potete prendere in consegna il prigioniero e portarlo in cella in attesa di giudizio"
Detto questo, Jones sparisce all'interno dello studio.
Va direttamente alla scrivania e guarda attentamente ogni contenitore... Finchè, in un bel vaso di cristallo, nota dei movimenti.
"Ministro! Ora la libero immediatamente!"
Con estrema attenzione mette la mano nel contenitore, permettendo al Ministro di salirci sopra.
Una volta fuori, seguendo le istruzioni che gli vengono impartite, riesce a far tornare Kingsley della grandezza normale.
Il Ministro è piuttosto scosso, ma sembra anche essere impaurito e, soprattutto, di fretta.
"Grazie Jones, poi mi spiegherai com'è andata e chi fosse quel tizio che mi ha aggredito. Ora per favore accompagnami a Hogwarts: non sono molto in forma ma devo parlare immediatamente con Minerva... La preside."
"Certo, Ministro. Posso chiedere..."
"Stanno avvenendo fatti gravissimi... Il mondo è in estremo pericolo: la magia che protegge il Libro dei Primi Passi sta per essere risvegliata. Qualcuno sa dov'è custodito e sta per trovarlo. E subito dopo toccherà ai Sigilli."
"Non capisco di cosa stia parlando, Ministro... ma mi fido della sua parola, se dice che è un fatto grave. Se la sente di smaterializzarsi?"
"Non molto, ma non ci sono alternative. Devo assolutamente incontrare Minerva. Subito e senza che altri lo sappiano."
"Bene. L'aiuterò io. Andiamo."
* * *
Nello studio dei Presidi di Hogwarts, Minerva McGranitt passeggia nervosamente su e giù.
Neville e Hagrid sono appena usciti dopo averle raccontato il loro incontro con George e lei non sa davvero cosa pensare.
Come mai Ellemir è stata accusata di aver collaborato con suo zio? Kingsely non ha accennato niente in proposito durante la sua visita del giorno prima, anzi sembrava molto ben disposto verso la ragazza. E poi, perché portarla via in quel modo, praticamente di nascosto e dopo aver scagliato una Maledizione Senza Perdono contro un professore di Hogwarts?
"C'è qualcosa che non va in tutto questo, Albus. Ci sono troppe note stonate che stridono fra loro." Sbotta, parlando come di consueto con il ritratto di Silente.
"Sono d'accordo con te. La faccenda è sospetta da qualsiasi parte la si guardi. Io ho l'impressione che in tutto questo ci sia lo zampino di Lestrange... Sai che ha giurato vendetta contro di lei. Ora che è a piede libero magari vuole metterla in atto."
"Povera Ellemir, non è mai finita per lei." la McGranitt si siede sfinita sulla sua poltrona. "Sono preoccupata anche per George. Se è davvero messo così male non vedo come potrebbe aiutarla. Avrei preferito che fosse venuto prima da me, avremmo potuto trovare un'altra soluzione più sensata a quella che..."
Il rumore proveniente da un'altra cornice le fa interrompere la frase a metà. Piton è appena rientrato e si sta sistemando sul suo scranno piuttosto rumorosamente, con un mezzo sorriso soddisfatto piantato sulla faccia. Con uno scatto della testa manda indietro un ciuffo di capelli untuosi che erano davanti ai suoi occhi, poi fissa la preside.
"Weasley è la solita testa calda... agisce prima di pensare." Sentenzia con il solito tono annoiato. "Comunque a quanto pare hai ragione, c'è qualcosa di strano. Il Ministro appena entrato al Castello accompagnato da un Auror... è decisamente malmesso, un'altra persona rispetto a ieri."
A queste parole la preside si alza di scatto e, a passo svelto, si avvia verso la porta per uscire dall'ufficio dopo aver gettato un "Grazie, Severus" all'antico collega senza neppure fermarsi.
Apre la porta e quasi sbatte contro Kingsley Shaklebolt che, pesantemente appoggiato a un uomo con la divisa da Auror, stava per annunciarsi.
"Kingsley!" esclama lei "ma cosa ti è successo? Vieni dentro e siediti. Devi assolutamente riposare un attimo e poi..."
"NO." Il Ministro la interrompe afferrandola per un braccio. "Non c'è tempo."
La McGranitt lo scruta, interdetta.
"Minerva." Dice lui in un soffio, poi si ferma per riprendere fiato, senza mollare la presa sul braccio della donna. L'urgenza che traspare dal modo con cui ha pronunciato il suo nome fa rizzare i capelli in testa alla McGranitt. I due si fissano per un lungo momento.
"La magia sta per essere risvegliata. Il luogo in cui il Libro è custodito non è più un segreto. Tu sai cosa significa questo... Qualcuno vuole mettere le mani sui Sigilli!"
Un silenzio di tomba cala nello studio, interrotto solo dai respiri dei presenti. Poi i due maghi esclamano all'unisono:
"LESTRANGE!"
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La figlia di Bellatrix 2 - I Quattro Sigilli [SOSPESA]
FanficQuattro Sigilli creati all'alba del mondo dai Folletti per avere potere sugli Elementi Terra, Fuoco, Aria, Acqua. Un leggendario Libro che contiene le uniche istruzioni che consentono utilizzarli tutti insieme . Una vendetta. Una caccia al Mago in o...