George che ha creduto alla sua colpevolezza... George che non ha voluto che rimanesse un minuto in più al castello... George disgustato dalla sua vista... George che dà ragione alla sua famiglia....
A Ellemir sembra di essere precipitata in un incubo. Osserva suo zio muovere la bocca, ma non sente niente. Nella testa le rimbombano le parole che ha sentito pronunciare da quella donna sconosciuta seduta di fianco a Drusus e che, a quanto pare, è stata colei che l'ha portata via da Hogwarts.
Sente la testa girarle e respira a fatica. Per non cadere, si appoggia all'enorme masso di fianco a lei e si lascia cadere a terra. Guarda i due di fronte a lei ma non riesce proprio a mettere a fuoco ciò che stanno dicendo, avendo davanti a sé tutto l'orrore della situazione nella quale è precipitata e che è evidente che deve affrontare da sola.
Nessuno verrà per aiutarla a scappare.
Nessuno si sta preoccupando di dove possa essere.
Nessuno sentirà la sua mancanza.
Le sembra di essere tornata ai tempi precedenti il suo arrivo a Hogwarts, in cui non poteva fare affidamento su altri che su sé stessa né aveva amici o persone vicine di cui fidarsi.
Tutto quello che è stato dopo, la sensazione di calore e di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo che l'aveva avvolta e scaldata dopo aver conosciuto gli abitanti della Scuola di Magia, non esiste più. Come se non ci fosse mai stato.
E George... una fitta lancinante al cuore la trapassa non appena osa sfiorare quel pensiero... è bastato così poco perché perdesse la fiducia in lei, evidentemente non era così profondo l'attaccamento nei suoi confronti, oppure le parole della sua famiglia lo hanno colpito più del dovuto... ma in fondo, che importanza ha il motivo, se il risultato è uno solo e cioè che lo ha perso per sempre? Se mai lo ha avuto, visto che al primo accenno di tempesta lui l'ha eliminata dal suo cuore e dalla sua vita senza tanti rimorsi.
Allora tutti i ricordi dei momenti passati insieme, che ha sempre custodito come il più prezioso dei tesori, sono privi del significato che credeva avessero. Rendersi conto di questa verità e sentire il cuore spaccarsi in mille pezzi è tutt'uno: Ellemir vorrebbe urlare per cercare di buttare fuori tutto il dolore che sente dentro e che la sta distruggendo, ma non può, non di fronte a suo zio e a quella donna sgradevole che, solo ora la vede, la sta studiando con un sorrisetto: sembra quasi che abbia capito cosa sta passando in quel momento e che ne sia contenta. La sua vista la disturba quel tanto che basta per tornare in sé e rimettere a fuoco la situazione in cui si trova. Non può lasciarsi andare alla disperazione, non può pensare a null'altro che al modo per venirne fuori.
La giovane fa un profondo respiro e cerca di chiudere nel profondo del suo animo George e tutto il dolore che sente, mentre un pensiero inizia a prendere forma. Forse, se riuscirà a sconfiggere lo zio, potrà dimostrare a lui e alla sua famiglia che non è mai stata d'accordo con i suoi piani scellerati. Probabilmente non servirà a recuperare un amore probabilmente mai esistito, ma almeno non penserà cose sbagliate sul suo conto...
"Ellemir, mi stai ascoltando?" La voce dello zio la riporta definitivamente alla realtà. "Hai sentito una sola parola di ciò che ti ho detto finora?"
"No zio, pensavo ad altro." Replica Ellemir stancamente "Devo ancora riprendermi. La tua socia non è stata molto 'delicata' nel prelevarmi da Hogwarts." Termina, guardando appena l'altra donna per la quale prova un'istintiva antipatia.
"Dicevo. Tu hai molto da farti perdonare, ma sono disposto a chiudere un occhio su quanto successo in autunno se mi... ci aiuterai a portare a termine la missione che abbiamo intrapreso." Il tono dello zio è quasi amichevole, ma Ellemir lo conosce troppo bene per lasciarsi abbindolare: è certa che, una volta che i suoi poteri non serviranno più, la sua vita varrà meno di un soldo bucato. Sa però di non aver scelta, se vuole almeno provare a renderlo inoffensivo, perciò tenta di sorridere e replica:
"Ci sto. In fin dei conti sei tu tutta la mia famiglia. In autunno ho sbagliato, ma non ho intenzione di ripetere l'errore, visto che mi dai una seconda possibilità."
Drusus la scruta attentamente. È molto sorpreso di trovarla così accondiscendete e collaborativa, per cui cerca di capire cosa in realtà le stia passando per la testa, ma ciò che vede sul viso di lei sembra avallare le parole appena dette: il viso ha un'espressione molto determinata come pure gli occhi grigi che lo fissano.
"Sarà meglio per te che sia vero ciò che dici" afferma infine "perché sarai legata a filo doppio con questa missione non appena cominceremo e non ti sarà più possibile sganciarti né tradire, a meno di non voler morire all'istante."
Un piccolo brivido gelido scorre giù per la schiena di Ellemir, che però fa ben attenzione a non manifestarlo ai due che la fissano. Con aria noncurante si siede più comodamente, rimanendo in attesa di ulteriori spiegazioni.
La donna di fianco a Drusus pare infastidita dalla piega che stanno prendendo gli eventi: sembrava più soddisfatta prima, quando Ellemir era evidentemente sofferente a causa delle parole che aveva sentito.
"Sono contenta" dice con voce strascicata "di vedere che il tradimento dei tuoi amici non ti abbia colpito ma piuttosto ti abbia fatto capire che avevi riposto fiducia nelle persone sbagliate." si ferma un istante, assaporando il lampo di sofferenza che per un istante ha offuscato lo sguardo della giovane di fronte a lei "scoprirai presto di aver fatto bene a unirti a noi."
"Bene, grazie Millicent" taglia corto Drusus, interrompendola "ora, mia cara, direi di iniziare. È inutile perdere tempo prezioso."
"Spiegati, zio." Replica Ellemir con una voce tagliente come un coltello. Sta ancora cercando di arginare il mare di sofferenza che le parole di Millicent hanno scatenato di nuovo e per aiutarsi vuole avere qualcos'altro a cui pensare, qualsiasi altra cosa.
"Nel cuore di questa montagna è custodito un libro... molto speciale, di cui forse avrai sentito parlare: è il Libro dei Primi Passi, quello che spiega dove sono e come utilizzare anche congiuntamente i Quattro Sigilli dei folletti. Conosci le leggende, vero?"
A quelle parole Ellemir non può trattenere un moto di stupore. Allora è quello che lo zio ha in mente... impadronirsi dei Sigilli e imparare a usarne i poteri congiunti per soggiogare il mondo!
"Sì, le conosco. So anche che il Libro è protetto da magie potentissime.."
"Vero" la interrompe lui, con voce sempre più concitata "è qui che entri in gioco tu, mia cara. Tu che sei un Catalizzatore. La magia che protegge il Libro permea tutta la montagna" a quelle parole Ellemir ripensa alla strana sensazione provata quando si era appoggiata alle pareti della grotta, trovando la spiegazione: quell'antica magia, quando sente un elemento estraneo cerca di inglobarlo in sé e farlo diventare parte di sé stessa per evitare ogni possibile pericolo o minaccia "Niente si può avvicinare al Libro se non parte di quella stessa magia. Allora tu, Ellemir, lascerai che questa magia ti scorra nelle vene in modo da diventare parte di essa, e quando ciò succederà potrai prendere il Libro e portarlo via senza causare danni."
"A che possibili problemi andiamo incontro? Sia per me, che nel caso in cui il piano non funzioni? Lo sai?"
"Non ho trovato cenni di possibili conseguenze negative per il Catalizzatore che effettua un tale collegamento. Invece, nel caso in cui questa magia (che è a tutti gli effetti un qualcosa di vivo) avverta che il Libro è stato prelevato da qualcosa che è altro da lei, scatenerà un Fuoco Inestinguibile... vi lascio immaginare a cosa potrebbe portare un'eventualità del genere."
"Il rischio è alto, Drusus, ma direi che ne vale la pena" Millicent non ha dubbi. "Per me la ragazza deve iniziare subito."
"Allora, Ellemir?" chiede lo zio, fissandola intensamente.
Lei si alza in piedi, per guadagnare tempo. È ancora debole, sa che i suoi poteri non sono ancora tornati ad essere quelli di un tempo, ricorda la sensazione di profondo fastidio provata toccando le pareti della grotta, la spaventa l'idea d isfidare uan magia così antica e potente... tutto le urla di non acconsentire a farsi usare in quel modo, ma sa di non aver scelta: assecondarli è l'unica via per fermarli e sperare di riguadagnare la fiducia e l'affetto di George... nessun altro può farlo.
"Ok." Dice secca. "Dimmi come si comincia."
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La figlia di Bellatrix 2 - I Quattro Sigilli [SOSPESA]
FanfictionQuattro Sigilli creati all'alba del mondo dai Folletti per avere potere sugli Elementi Terra, Fuoco, Aria, Acqua. Un leggendario Libro che contiene le uniche istruzioni che consentono utilizzarli tutti insieme . Una vendetta. Una caccia al Mago in o...