Le ombre della sera stendono un manto scuro e vellutato sui dintorni di Villa Malfoy, che si staglia maestosa sullo sfondo di un cielo che sta pian piano diventando sempre più nero.
Dal bosco che circonda il parco della villa si riesce a vedere solo la sagoma nera dei tetti spioventi, tranne che da un punto in particolare: una piccola collinetta ricoperta di alberi e arbusti, ottimo nascondiglio per chi voglia tenere d’occhio l’abitazione, e i suoi occupanti, senza dare nell’occhio.
L’umidità della notte è ormai penetrata nelle ossa dei quattro uomini appostati lì ormai da ore, ma nessuno sembra farci caso, tutti concentrati sulla missione che devono compiere: scoprire se nella Villa poco distante si nasconde il pericoloso mago fuggito da Azkaban pochi giorni prima. Fanno parte di un ristretto e sceltissimo gruppo di Auror particolarmente dotati e addestrati dallo stesso Gerald Coneghan per affrontare le missioni più difficili e pericolose: sono la versione magica dei Navy Seals babbani.
I turni di guardia si susseguono senza soluzione di continuità, in perfetto silenzio. Ciascuno sa esattamente cosa fare, mentre il loro capo sta ascoltando in disparte ciò che ha da dirgli la recluta Lucas Flayr sul compito che gli era stato affidato. Gli uomini si scambiano uno sguardo: il buio è sempre più fitto, ma si nota lo stesso l’irritazione crescente di Coneghan man mano che ascolta il racconto del ragazzo: l’uomo, di solito sempre molto misurato, cammina nervosamente avanti e indietro cercando di calmarsi. Il viso duro è una maschera di furia e la sua voce, tagliente come un coltello, arriva attutita alle orecchie degli altri che si guardano bene dall’avvicinarsi: è difficile vedere Coneghan arrabbiato, ma sanno benissimo che, quando succede, è consigliabile essere a distanza di sicurezza. Per Flayr si prospetta un gran brutto quarto d’ora.
“Quindi, vediamo se ho capito.” Lo sguardo penetrante dell’Auror inchioda a terra il malcapitato Lucas, che vorrebbe scomparire dalla faccia della Terra, vedendo la delusione dipinta chiaramente sul viso dell’altro. “Tu avevi il compito di seguire la signora Pansy Parkinson perché c’era il fondato sospetto che fosse in contatto con Lestrange. Lo hai fatto e hai assistito all’incontro fra i due. Anziché farci arrivare un messaggio per avere manforte li hai pedinati perché volevi fare tutto da solo e catturarli senza aiuti… E LI HAI PERSI. Li stiamo cercando in lungo e in largo e TU te li sei lasciati sfuggire sotto il naso. Cosicché ora non abbiamo la più pallida idea di dove si siano cacciati né di cos’abbiano in mente. Corretto?” Il tono quasi dolce dell’ultima frase fa scendere un brivido gelido lungo la schiena di Lucas. Coneghan è un guerriero formidabile, dal fisico possente e asciutto e dai modi autorevoli che gli garantiscono, ovunque vada, di essere ascoltato e ubbidito senza bisogno di alzare la voce. Le volte in cui ha perso le staffe vengono raccontate dai suoi uomini alla stregua di fatti leggendari, rimasti nella memoria di coloro che vi hanno assistito come un cataclisma di proporzioni inimmaginabili. Possibile che ora proprio lui, Lucas Flayr, il migliore fra le reclute e l’unico scelto da Coneghan per addestrarlo personalmente, sia l’artefice, e la vittima, di uno di questi “maremoti”? Il ragazzo si fa sempre più piccolo sotto lo sguardo indagatore dell’altro, sapendo di essere alla fine della sua carriera di Auror… si prenderebbe a schiaffi per l’occasione gettata al vento: quando è stato convocato per questa missione l’ha vista come un trampolino di lancio verso una fulminante carriera… questo ha causato l’errore imperdonabile: sentendosi già forte ed esperto ha pensato di poter catturare i due maghi oscuri senza aiuti… e ha fallito. Ora non gli resta che accettare le conseguenze della sua avventatezza.
“Capo, lo so di avere sbagliato. Non succederà più. La prego mi dia un’altra possibilità. Non gliene farò pentire.” Lucas cerca di tenere ferma la voce e di non usare un tono di voce troppo lamentoso, sarebbe poco appropriato. Tiene alta la testa e fermo lo sguardo, per far capire a Coneghan che è consapevole del suo errore, ma che non ha paura delle eventuali conseguenze.
L’Auror fissa a lungo il ragazzo, pensieroso mentre un silenzio assordante si fa strada fra i due. Lucas quasi non respira, in attesa del verdetto.
“E’ inaccettabile ciò che hai fatto. Potresti aver compromesso tutta la missione. Il nostro gruppo funziona perché le regole e i compiti vengono eseguiti alla lettera. La vita di ciascuno di noi e il buon esito di ciò che dobbiamo portare a termine dipende da questo. Qui non esiste il singolo. Siamo una SQUADRA e questo tu lo hai dimenticato nel momento in cui hai agito di testa tua. Ora, io non posso…”
“Capo.” Il tono di urgenza contenuto in quella semplice parola sussurrata da uno degli Auror di guardia zittisce Coeghan all’istante, che senza perdere tempo raggiunge la postazione dell’uomo.
“Guarda là” gli dice passandogli un Binocolo Telescopico, capace di far vedere le cose a chilometri di distanza come se fossero a pochi centimetri, indipendentemente da buio, nebbia eccetera.
Da una delle finestre di Villa Malfoy, fino a pochi attimi prima totalmente oscurata, si vede filtrare una lama di luce che illumina chiaramente il profilo di una persona… un vecchio dai capelli bianchi arruffati e dallo sguardo allucinato. Un istante dopo l’immagine sparisce: evidentemente la finestra è stata schermata di nuovo. Ma ormai l’errore è stato fatto.
“Beccato.” Dice semplicemente Coneghan mentre un gelido sorriso gli rischiara il viso. Restituisce il Binocolo e si dirige verso la radura.
“Ci siamo signori. State pronti, fra poco si balla.” Un mormorìo soddisfatto serpeggia fra i suoi uomini, stufi di tanta inattività.
“E quanto a te….” Si rivolge di scatto verso Lucas, ancora fermo dove lo aveva lasciato “Sei stato graziato. Per stavolta. Fai un altro errore e sarà l’ultima cosa che ricorderai. Garantito.”
Poi, radunati gli uomini intorno a sé, a bassa voce spiega cos’ha intenzione di fare non appena Lestrange sarà fuori dalla protezione fornitagli dalla Villa.
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La figlia di Bellatrix 2 - I Quattro Sigilli [SOSPESA]
FanfictionQuattro Sigilli creati all'alba del mondo dai Folletti per avere potere sugli Elementi Terra, Fuoco, Aria, Acqua. Un leggendario Libro che contiene le uniche istruzioni che consentono utilizzarli tutti insieme . Una vendetta. Una caccia al Mago in o...