La figlia di Bellatrix 2 - I Quattro Sigilli [SOSPESA]

42. Ostacoli

In un'altra caverna, a centinaia di chilometri di distanza, Drusus Lestrange passeggia senza sosta per cercare di placare la rabbia che lo sta corrodendo.

Niente è andato come previsto: Draco non ha voluto partecipare all'inpresa, Pansy è stata catturata, Millicent si è rivelata una traditrice e comunque è rimasta intrappolata al centro della montagna, Ellemir non sembra più lei...

'Almeno sono riuscito a recupersre il Libro!' pensa, furente.

Lancia un'occhiata alla nipote, seduta immobile poco distante da lui con l'oggetto dei suoi desideri fra le mani.

'Devo solo convincerla a darmelo per un po'...' pensa ancora, avvicinandosi a lei.

Come in precedenza, nota gli inquietanti mutamenti avvenuti sul viso di Ellemir, ma si rifiuta di pensare che gli sia preclusa ogni forma di dialogo.
'Del resto siamo dalla stessa parte, almeno per il momento...'

"Mia cara Ellemir" comincia sicuro, per poi bloccarsi un istante non appena gli occhi neri e vitrei di lei lo fissano.
Un brivido gli corre di nuovo giù per la schiena, mentre ancora una volta gli si ripresenta nella mente il dubbio di aver combinato un disaatro, risvegliando quell'antica magia.

Poi prosegue, non senza titubanza: "Mi permetti di dare un'occhiata al tuo Libro? Resterò seduto vicino a te così lo avrai sempre vicino."

La creatura-Ellemir fissa il vecchio in silenzio per alcuni istanti poi, sempre in silenzio, gli porge il Libro.

Un breve e inudibile sospiro di sollievo sfugge dalle labbra contratte di Drusus, che deve farsi violenza per prenderlo con calma e non strapparlo dalle mani di lei.

'Sembra così piccolo e innocuo...' pensa, rigirandolo fra le mani mentre si siede su una roccia vicina a Ellemir. 'Ci siamo...'

Drusua non sta nella pelle dall'eccitazione.
Apre la copertina nera e ammutolisce.
Subito inizia a sfogliarlo sempre più in fretta, finché arriva all'ultima pagina e poi lo chiude di scatto.

Illeggibile. Dalla prima all'ultima riga.

Perché non gli è venuto in mente che avrebbe potuto essere scritto nel linguaggio antico dei folletti?

"E adesso come li trovo, i Sigilli? E anche ammesso che ci riesca, come faccio a sapere il modo per usarli tutti insieme?" Si chiede ad alta voce, al colmo della frustrazione.
Essere così vicino al traguardo e non poterlo raggiungere lo fa andare fuori di sé dalla rabbia.

La mano gelida della creatura-Ellemir si posa sul Libro per riprenderlo.

"Deve tornare a casa" dice semplicemente, con voce metallica.

Afferrato il Libro, si allontana verso la scopa volante.
Sconfitto, Drusus la segue preparandosi mentalmente a tornare al Monte Fosco e, forse, affrontare il Fuoco Inestinguibile.

Si sollevano da terra ed Ellemir schizza via velocissima, incurante del fatto che Drusus riesca o meno a starle dietro: sembra che sia guidata da una forza superiore a lei.

Drusus in effetti è rimasto molto indietro, non tanto per la velocità di lei, quanto per il fatto che, una volta in volo, ha preso la direzione dalla quale erano venuti, dando per scontato che la "casa" del Libro fosse quella in cui l'avevano trovato.

Solo dopo svariate decine di metri si accorge di essere solo e che la nipote si sta allontanando nella direzione opposta.

Affrettandosi a raggiungerla, si domanda perplesso dove stiano andando e quale sia, quindi, la "casa" del Libro.

Una sola risposta gli viene in mente, ma ha paura di darle credito perché non vuole ricevere un'altra delusione: il Libro sarà a casa qiando si sarà ricongiunto ai Quattro Sigilli.