8. A cosa pensi?

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SAMANTHA

Il mattino ha l'ora in bocca e io non me lo faccio ripetere due volte. Passerò molto tempo all'aperto per fare il sopralluogo del punto in cui dovrà il cantiere incominciare i lavori.
Mi preparo indossando il cappotto più pesante che ho messo in valigia e scendo nell'hall per incontrare il mio capo.

<Signor Benson buongiorno com'è andato il viaggio?>

<domanda di riserva Samantha?! Dai muoviamoci prima facciamo e prima potrò andare a riposarmi>

Ci incamminiamo verso l'uscita e incontriamo il signor Maykroft fuori che ci aspetta.

<buongiorno signori spero che le temperature di Mosca siano di vostro gradimento AHAH>

Io e Benson ci guardiamo non essendo d'accordo col tono ironico del signore di fronte a noi.
Passiamo la giornata tra sopralluoghi e revisioni di contratti, parlando con gli addetti per accertarci che tutti i materiali che useranno siano quelli indicati nel progetto cosicché non ci siano poi intoppi non graditi in futuro.

Abbiamo fatto il prima possibile e comunque torniamo in hotel ormai che è sera. Il signor Benson si ritira in stanza per riposare mentre io decido di fermarmi al ristorante dell'hotel per mangiare qualcosa di buono. Il cameriere mi porta il mio piatto mangio mentre guardo e rispondo ai messaggi che mi sono arrivati.
Chiamo Madison per parlare un pò con lei

<ei Mad come stai?>

< si? La conosco per caso?>

<dai Mad> rido e sento che lo fa anche lei

<sono a Mosca per lavoro per questo non mi sono fatta sentire>

<cosa.. a Mosca? Interessante>

<c'è una cosa che non ti ho detto... i clienti Madison per il progetto per cui sono qui...MAD è LUI>

<chi lui? Non ti seguo>

<se ti dico due parole subito capisci di chi sto parlando... Monte Carlo>

<aspetta cosaaaaa, come hai fatto a tenermelo nascosto dai. Proprio lui cavolo se questo non è destino Samantha>

<lo so mi dispiace è che.. mi sento strana quando sono con lui, non so spiegartelo> le racconto dell'accaduto in aereo ma qualcosa o meglio qualcuno che compare all'improvviso nel mio campo visivo mi distrae

<Sam ci sei???>

Nella hall dell'hotel, che intravedo dal mio tavolo, Vicktor è accompagnato da una donna bellissima che gli sta letteralmente appesa al suo muscoloso braccio. Un formicolio di fastidio di fa spazio dentro di me.

<Altro che destino, sa solo spassarsela con una ragazza diversa ogni volta> le rispondo infastidita

<ahah ma cos'è questa gelosia??>

Non rispondo alla domanda delle mia amica cambiando totalmente discorso. Quando termino la conversazione con lei chiamo anche mia madre per rassicurarla e dirle che tutto va a gonfie vele e me ne vado in camera.


Sono da questa mattina negli uffici Maykroft per sistemare i miei disegni e alcuni contratti per i fornitori. Rileggendo uno di quest'ultimi mi accorgo che mancano delle firme e voglio essere sicura che siano tutti d'accordo su quest'impresa edile quindi mi avvio lungo il corridoio per arrivare al suo ufficio. Non esito e busso senza esitazione due colpi sulla sua grande porta nera. Quando sento una voce che mi invita ad entrare faccio un bel respiro ed avanzo.

<buongiorno signore vorrei chiarire dei punti con lei su questo contratto prima di procedere.>

<prego signorina, vedo che non perde tempo> dice

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