21. Leggi tra le righe piccola Sam

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SAMANTHA

È passata ormai una settimana da quando mia madre è uscita dall'ospedale e non sono riuscita a lasciarla sola neanche un secondo.

I medici si sono raccomandati che per un po' doveva stare a riposo e non fare troppi sforzi ed io non le ho permesso neanche di alzarsi dal letto a tratti... ok forse esagero però la paura di perdere anche lei è troppo grande e non sono riuscita a ripartire.

Mi sono occupata del negozio, della casa e la notte ho lavorato ai miei progetti per non rimanere indietro.

Si insomma non ho il tempo per pensare a nient'altro.

Il signor Benson è stato molto generoso e mi ha concesso di lavorare a distanza nonostante la mole di lavoro che in questo periodo l'azienda ha. 

Aspetto che inizi la riunione col mio capo seduta davanti al computer, nel frattempo sorseggio una tazza fumante di tè caldo. Nonostante la mia età ancora non riesco a non ustionarmi la lingua... sono troppo impaziente cosa posso farci..

Il rumore della chiamata skype attira la mia attenzione

<signor Benson buongiorno>

<buongiorno signorina come sta vostra madre?>

<bene grazie dell'interessamento. Ho esaminato i progetti che mi ha mandato e qualche dubbio circa sei materiale da usare per un'infrastruttura>

<va bene mi mandi il tutto e darò un'occhiata quanto prima. Inoltre la volevo informare che entro fine mese dovremo tornare a Mosca per controllare come procedono i lavori e per far iniziare la parte interna della struttura>

<ah... pensavo che non dovessimo più tornare sul posto>

<visto l'importanza dei clienti non possiamo non essere presenti durante l'avanzamento dei lavori dobbiamo sempre controllare che tutto fili liscio>

<va bene signore ho qualche lavoro da preparare?>

<le farò sapere al più presto. Spero che ritorni presto, arrivederci>

<buon proseguimento di giornata signor Benson>

Chiudo il portatile sospirando il lavoro, anche se lo adoro, è davvero stancante e non riesco a riposare bene inoltre c'è una cosa a cui no smetto di pensare, ho cercato di non pensarci di trovare una ragione al suo comportamento, una giustificazione perchè nonostante ciò che gli ho detto sono preoccupata per Jason non capisco perché sia sparito così senza lasciare tracce..
Dopo essere uscita con mia dall'ospedale speravo di trovarlo lì sulle sedie della sala d'aspetto e invece non c'era, se ne era andato, neanche l'infermiera all'ingresso l'aveva visto andar via.

Il suo telefono è spento da giorni e ormai l'unico pensiero che mi sono fatta e che non voglia vedermi più, molto probabilmente vuole che lo lasci in pace.

Mi sdraio un po' sul letto per riposare e guardando verso la libreria noto una cosa strana .. perché il libro delle costellazioni è al contrario?

Sono sicura che tutto fosse in ordine, lo prendo per metterlo nella posizione giusta ma mi ricordo del messaggio che poi non ho più risolto

Prendo un foglio bianco e col computer cerco online l'alfabeto associato ai segni del codice Morse

Per ogni punto, trattino segno la lettera corrispondente  per arrivare piano piano a ricreare la frase che si cela dietro a quel messaggio.

Rimango sorpresa quando dopo averla finita mi accorgo di non averla mia vista prima, pensavo di trovare un vecchio messaggio di mio padre uno di quelli carini e amorevoli che mi lasciava ma questo invece mi è del tutto nuovo

"Guarda la splendente"

La leggo e la rileggo la frase costruita davanti ai miei occhi sperando di capire cosa ci sia dietro questo messaggio

Perché mio padre mi avrebbe scritto una cosa del genere?

Che cosa centrava la stella?

Non riuscivo davvero a capirlo..

Il cellulare vibrò rumorosamente sul piano della scrivania e mi diressi a prenderlo per rispondere

<ehi Sam come sta tua madre?>

<Madison ciao, tutto bene sta molto meglio>

<e tu come stai? Jason si è fatto vivo?>

<no Mad.. Sono preoccupata>

< ma cosa dici Sam dovresti essere arrabbiata quel certino ti ha lasciato da sola con tua madre in ospedale>

< Madison ti ricordo che l'avevo lasciato..>

<beh se c'era rimasto tanto male non ti lasciava da sola e non capisco perché lo giustifichi>

<Madison dai...> sospiro affranta e continuo < stamattina ho parlato con il signor Benson per una call di lavoro e mi ha comunicato che per fine mese dovremmo tornare a Mosca>

<azz quindi lo rivedrai>

<no Madison quell'uomo devo dimenticarlo ti ricordo che mi ha letteralmente cacciata via da casa sua>

<ci sarà stato qualcosa che gli ha dato fastidio ed ha reagito male secondo me>

<ma scusami da che parte stai?!>

<dalla tua ovviamente ma a volte non capisci nulla cara mia>

<grazie tante..> la sento ridere e questo fa sorridere anche me.

Questa ragazza è stata davvero un dono dal cielo è sempre capace di farmi tornare il buon umore e non potrei desiderare amica migliore. È una ragazza molto forte anche se in realtà è fragile ma non mostrerebbe mai a nessuno questo suo punto debole

<quando torni? Ho bisogno di vederti e di fare shopping>

<penso fine settimana, così dai ci prendiamo un weekend per noi>

< Evvai questo volevo sentire ragazza, i manchi>

<cosa hanno sentito le mie orecchie, Mad mi preoccupi ahahah> dico sorridendo <anche tu mi manchi scema>

Parliamo ancora un pò del più e del meno ma quando si è fatta una certa stacca poichè doveva incominciare a prepararsi per un appuntamento

Il biglietto con quella frase scritta sopra è lì che aspetta che io la comprenda..

Cosa volevi dirmi papà....

Lo sconforto mi pervade ma cerco di non perdermi d'animo, controllo che mia madre stia bene e che non le serve nulla e mi fiondo sul lavoro.


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SPAZIO AUTRICE

Sono qui solo per dirvi per chi non mi segue su Instagram che ci sarà un doppio aggiornamento quindi attenzione
:)

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