VICKTORHo i nervi a fior di pelle, sento che la mia testa sta a momenti per scoppiare.
Ma davvero non può mai andare nulla per il verso giusto?!
Voglio lottare per avere quella ragazzina sempre tra i piedi, e sì forse sarò anche egoista per aver speso un capitale per iniziare un nuovo progetto qui a Mosca solo per averla vicino ma lei non deve mica saperlo giusto?
Quando siamo entrati da quella porta ed ho visto Alexandra sdraiata mezza nuda sul mio divano mi è preso un colpo, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento era che reazione avrebbe avuto Samantha vedendola lì.
Continuo da un'ora a fare avanti e indietro nel mio ufficio
<perché è ancora qui Stephen? Mi avevi detto che avevi risolto!>
<ti giuro che io le ho detto che doveva andarsene> Stephen mi guarda dispiaciuto. So che non è colpa sua visto che lui era con noi a New York ma poteva accertarsene, essere più scrupoloso.
Stephen versa da bere per entrambi, e forse non ha avuto una cattiva idea poiché qualcosa di forte serve proprio in questo momento..
<hai pensato a cosa succede se tuo padre lo scopre. Io non voglio essere pessimista amico mio è solo che mi sono affezionato anch'io a quella ragazza e non voglio che le capiti ancora qualcosa di spiacevole>
<lo so okay? Cosa pensi che non lo sappia?>
<e poi devi anche passare al bunker Vick, so che odio che te lo ricordi ma con tutto quello che è successo..>
<si hai ragione> dico sospirando stanco di tutte le cose a cui devo pensare
Sentiamo bussare alla porta del mio ufficio e faccio entrare chiunque ci sia fuori
<Vicktor scusami vi disturbo?> Samantha entra nello studio, indossa dei pantaloncini di tuta e una felpa over che, anche se le nasconde le curve sinuose del suo corpo, la rendono incredibilmente sexy e ciò mi rende estremamente geloso... cazzo ma davvero ?!
<ciao Sam>
<Stephen non ti ho visto arrivare, ti fermi a cena con noi ?>
Perché cazzo l'ha invitato?! E poi da quando sta confidenza tra loro due?! Bah
<certo, grazie dell'invito Sam> dopo avergli rivolgo un sorriso si avvicina a me che sono appoggiato al davanzale dietro la mia scrivania
<cucino io stasera ho mandato la cameriera via se per te non è un problema....>
<come vuoi tu>
<e poi c'è un'altra cosa che in realtà volevo chiederti da un po'... vorrei vedere il ragazzo che stava con me quando è successo l'incidente.. come si chiama ...Marcus vero?> spero di non aver sentito bene, perché mai vorrebbe vederlo.
<perché?>chiedo forse con un tono troppo infastidito
<perché quando sono andata via era ancora in coma e se non fosse stato per lui oggi sarei morta, vorrei solo ecco... ringraziarlo..> sensazioni di fastidio mi attanagliano lo stomaco
Marcus.... Uno dei miei uomini più fidati
So che non è colpa sua ma quando si è presentato a casa mia dopo essere guarito io non ne ho voluto sapere nulla, l'ho cacciato e forse la mia scelta in quel momento poteva sembrare anche sbagliata ma io non faccio sconti a nessuno e lui doveva accorgersene prima che qualcosa non andava. Avrebbe solo dovuto ringraziare che non l'ho ucciso in quel momento..
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HIT AND SUNK
RomanceQuando la tua stella guida muore e l'oscurità non ti rivela più la retta via saprai resistere o resterai intrappolata in un buco nero? Perché lui è misterioso ed affascinante ma è anche la cosa più distruttiva che esista.