HIT AND SUNK

17. Peccato

VICKTOR

Non sono perfetto, nella mia vita non lo sono mai stato in realtà e diciamoci la verità non è che mi abbia mai concesso un attimo di pace questa vita.

Secondo la chiesa di Dio i neonati nascono già macchiati del grande peccato originale.

Il mio peccato? Essere nato sotto il nome dei Maykroft

Cerco di calmarmi facendo l'ennesimo tiro dall'ennesimo sigaretta della giornata mentre il mio migliore amico continua ad andare avanti e indietro per il mio studio

<ti vuoi sedere mi hai fatto venire mal di testa>

<ti rendi conto della situazione?!>

<posso gestirla smettila di farla più grande di quanto sembri>

<CAZZO VIK NON DEVE SUCCEDERE DI NUOVO QUELLO CHE È CAPITATO A EVELYN>

Quel nome....

<NON DEVI NOMINARLA!> sbatto i palmi delle mani sulla scrivania ed un rumore sordo zittisce Stephen che i piedi con i pugni chiusi guarda un punto impreciso

<Vick hai sofferto e so che l'insonnia è tornata>

<pensa a te. Parlando di affari.. per quando è previsto l'arrivo del carico>

<fra due giorni>

<perfetto chiama i compratori e digli che senza prima il mezzo milione non si fa nulla>

Veniamo interrotti dalla porta che si apre senza neanche avvisare con un consueto preavviso così capisco immediatamente di chi si tratta.. mio padre.

<Stephen esci devo parlare con mio figlio> il mio amico mi guarda e dopo il mio cenno esce dalla stalla chiudendo la porta dietro di se

<cosa vuoi?> chiedo mentre continua in silenzio a farmi perdere la pazienza dirigendosi al tavolo dove tengo le bottiglie di scotch.

<ho un lavoro per te>

<di che genere>

< c'è questa famiglia a cui ho dato diciamo "la mia fiducia" ma i tempi sono cambiati e mi sono arrivate delle voci...> nessuna emozione deve trapelare davanti all'uomo che ho di fronte, quindi aspetto che continui < sai figliolo con me non si gioca, non faccio sconti a nessuno.... e tu lo sai bene>

<arriva al punto.>

< quanta fretta.. vedremo se ne avrai anche dopo. Vai lì e fa ciò che devi fare come ti ho insegnato>

<ok nessun problema. Ma non capisco perché devo andarci io personalmente>

Mio padre prende dal tavolo una fascicolo che fino ad ora non avevo neanche notato e lo lascia cadere sulla mia scrivania. Lo prendo non capendo e lo apro. Inizio a leggere e capisco che è il fascicolo della famiglia di cui fino ad ora ha parlato

< come vuoi che lo torturi?> dico mentre leggo il fascicolo

<ah non devi uccidere lui ma la sua famiglia>

<cosa?>

<ahaha hai sentito bene figliolo, andrai lì e massacrerai la sua famiglia davanti ai suoi occhi, voglio che mi restituisca ogni centesimo che gli abbiamo prestato, ovviamente con l'interesse>

Giro la pagina e vedo la foto della ragazzina a cui il sottoscritto senza alcun diritto lecito dovrebbe togliergli la vita

<perché uccidere anche lei, prendiamola come garanzia> dico cercando di essere il più freddo possibile