26. Serata di Gala pt.2

124 10 10
                                    

                                   AVVISO
  Vi consiglio di leggere la prima parte se non l'avete ancora fatto :)
Buona lettura.

SAMANTHA

I miei occhi non potevano credere a ciò che in quel momento stavano guardando.

No non potevano farlo.

Non potevo esserci cascata di nuovo.

Quando rialzo lo sguardo dal pavimento che negli ultimi minuti è stato l'unico oggetto della mia attenzione, cerco di far finta di nulla e mi ricompongo

<Signor Benson sono lieto di vederla qui con noi stasera. Signorina buonasera anche a lei> accenno ad un saluto col capo mentre il capo della famiglia Maykroft mi rivolge un saluto

<Signor Maykroft come sta? La vedo in forma>

<molto bene grazie>

<vostro figlio ha capito come attirare l'attenzione su di se ahaha> cerco di non perdere la calma e restare il più indifferente possibile davanti ai due uomini

<si vero aspetti che lo chiamo> girandosi attira l'attenzione del figlio e con un cenno lo invita a raggiungerci, la donna al suo fianco non si scolla da lui neanche un secondo.

<Buonasera>

<Buonasera anche a lei, Vicktor stavamo appunto parlando della tua entrata.. dove tenevi nascosta questa splendida ragazza>

Inizio a torturarmi le mani non sopportando più la situazione. Non mi ha nemmeno rivolto uno sguardo, come se io non esistessi.
Quest'uomo è impossibile.
Davvero impossibile.

La ragazza si fa avanti porgendo la mano al mio capo per presentarsi

<piacere Alexandra Hoodwood>

<piacere cara, le presento la mia collaboratrice>

<piacere>

Mi sento di troppo in ciò che sta succedendo e per la prima volta il suo sguardo mi trafigge, non riesco a stare più qui e appena possibile e senza attirare troppe attenzioni mi congedo scusandomi.

Salgo le scale cercando di allontanarmi il più possibile da tutta quella gente, come se mi sentissi soffocare.

Arrivata al secondo piano esco dalla prima porta finestra che da sui maestosi balconi di questo palazzo. L'aria fredda mi colpisce facendomi rabbrividire.

Le temperature sono bassissime ed io non ho neanche il cappotto dietro con me.

"Brava Samantha proprio così si affrontano le situazioni"

Mi perdo guardando le luci della città ancora in movimento sotto un cielo tappezzato di stelle.

Sobbalzo quando qualcosa mi tocca e mi giro

<che ci fai qui?>

Vicktor posa la sua giacca sulle mie spalle

<ti ammalerai se rimarrai qui fuori così>

<vattene>

Ma come se le mie parole fossero volate via col vento si appoggia alla ringhiera al mio fianco e prende da un pacchetto una sigaretta che si porta alle labbra.

L'accende e inizia a fumare perso nel nulla

<non posso crederci, io me ne vado.>

Mi afferra per il polso e mi ritrovo tra il suo corpo e la ringhiera che preme dietro alla mia schiena

HIT AND SUNK Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora