25. Serata di Gala pt.1

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SAMANTHA

Mi sveglio sperando di non aver sognato l'uomo che spero si trovi ancora al mio fianco.

E quando i miei occhi si aprono lui è ancora qui accanto a me, che mi stringe tra le sue braccia mentre mi guarda.

<buongiorno ragazzina> gli sorrido e faccio per mettermi seduta sciogliendo l'abbraccio che mi ha cullato per tutta la notte

<come ti senti?>

<meglio>

Non pensandoci mi sporgo in avanti per baciargli la fronte per controllare effettivamente che la febbre sia passata ma quando mi rendo conto di quello che ho appena fatto mi allontano di scatto

<ehm scusami non dovevo, meglio che vado a preparati qualcosa da mangiare che ieri non hai toccato nulla>

<ragazzina>

<si? Ti serve qualcosa ? O non so..>

<calma> scende dal letto per raggiungermi, mi blocco quando mi si trova di fronte.

La sua mano finisce alla base del mio collo salendo lenta per poi accarezzarmi dolcemente il viso.

Restiamo così per un tempo interminabile i suoi occhi si incastrano nei miei. Quel vuoto incolmabile che vi ho sempre visto sembra in quell'istante non esserci mai stato.

Vorrei baciarlo in questo momento ? Si che vorrei, le sue labbra sono così invitanti.. ma non posso
Non devo.

Schiarisco la voce e metto fine con dispiacere al nostro contatto

<vado a farmi una doccia> dico e mi chiudo in bagno riuscendo finalmente a respirare.

Quando esco l'imbarazzo che provo lo sento ancora, non riesco a guardalo non voglio per niente che si renda conto che mi sento ancora a disagio.

Il campanello della porta d'ingresso attira la mia attenzione ed esco dalla camera per andare ad aprire.
Tutto pur di non rimanere nella stanza con lui.

<SAMANTHA DOVE VAI?!>

<APRO LA PORTA NON HAI SENTITO CHE HANNO SUONATO> gli urlo mentre scendo al piano inferiore

Quando apro la grossa porta di legno mi ritrovo davanti il ragazzo muscoloso, pieno di tatuaggi, che mi guarda con gli occhi sbarrati

<Stephen ciao ...ehm entra>

<Buongiorno Samantha come stai?>

<bene>

<Vicktor dov'è devo parlargli>

<è...di sopra>

<come sta? Si è ripreso ?>

<si sta bene..o almeno così mi ha det..>

Non faccio in tempo a finire la frase che vengo strattonata all'indietro e mi si para davanti un petto muscolo che si intravede dalla cerniera aperta della felpa nera

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