29. Resta con me

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*Vi consiglio di leggere questo capitolo con la canzone~ shameless di Camilla Cabello~
Buona lettura ;) *

SAMANTHA

Il suono della sveglia

La cosa più fastidiosa al mondo secondo me.

Soprattutto se la persona che lo dice è una di quelle che adora sprofondare il capo tra i cuscini e perdersi beata tra le braccia di Morfeo, ma questa mattina però le braccia che mi tengono stretta e che non mi lasciano via di fuga sono quelle di un uomo tenebroso, impavido, orgoglioso che come un fulmine a ciel sereno è piombato nella mia vita capovolgendola in un istante e senza che nemmeno me ne accorgessi.

Cerco di liberarmi per scappare dal letto, da lui.
Ma ogni tentativo è vano...
Mi soffermo a guardarlo e per la prima volta sembra che sia rilassato e non arrabbiato o ansioso anche in sonno.
Vorrei tanto toccarlo e reprimere questo desiderio è davvero difficile.

<devo dedurre che ti piaccio parecchio se continui a guardarmi un quel modo> pronuncia ancora con gli occhi chiusi facendomi sobbalzare, visto che mi ero persa nella bellezza del suo volto.

<ehm.. no puoi stare tranquillo>

Affonda nuovamente la testa nel cuscino come se velatamente volesse nascondersi dal mio sguardo

<sei l'unica donna con cui ho condiviso un letto per più di una notte senza nemmeno sfiorarla>

<io non sono come le altre che hai avuto evidentemente> faccio per alzarmi per alzare verso il bagno

<dove vai? Non dirmi che ti sei offesa?!>

<No.>

Chiudo la porta del bagno e mi fiondo sotto un getto gelata per scrollare via la sensazione fastidiosa del suo sguardo... perché mi sento così imbarazzata?!

Asciugati i capelli e indossato il mio completo pronta per andare a lavoro mi decido di uscire dal bagno.

Mi dirigo verso la cucina e me lo ritrovo a petto nudo appoggiato al bancone che sorseggiata una tazza di quello che presumo sia caffè

Come fa a essere sempre così perfetto ?
Come ...???

<ehm.. bene io devo andare a lavoro quando vuoi prendi le tue cose e vai, le chiavi puoi lasciarle alla signora in fondo al corridoio>

<aspetta cosa ?!> mi viene incontro con la mascella serrata come se all'improvviso tutta la calma sul suo volto fosse scomparsa

< hai capito Vicktor, mi sono stancata dei tuoi giochi>

<non puoi farlo.>

<certo che posso. POSSO DECIDERE DA SOLA LE SCELTE CHE RIGUARDANO LA MIA VITA>

<NON PUOI DIRLO SUL SERIO!>

<CERTO CHE POSSO!
ED ORA VADO A LAVORO
STAMMI BENE VICKTOR> mi ferma e le sue mani finisco ai lati delle mie braccia una stretta ferma ma allo stesso tempo delicata

<Samantha cazzo fermati... ascoltami per un secondo.> continuava a fissarmi e dal suo sguardo capì che faceva sul serio. Perché per la prima volta non mi sembrò così vuoto ed oscuro

Rimasi lì a fissarlo e ciò gli fece intendere che gli avevo concesso il tempo che mi aveva richiesto, così ricominciò a parlarmi

<ascolta mi dispiace per tutto.. quello che hai sentito al gala io non ne sapevo nulla, è stata tutta opera di mio padre.
Volevo dirtelo.
Ho provato a cercarti ma tu eri scomparsa nel nulla. Ma poi mi arriva quella fottuta chiamata...ed io...> Vicktor iniziò ad alterarsi aveva lasciato la presa su di me e le sue mani erano chiuse a pugno lungo i fianchi, le sue nocche diventavano sempre più bianche che quasi temetti che si spezzasse le dita.

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