Capitolo 11

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Quanto può davvero pesare il pensiero delle altre persone? Siamo 8 miliardi ormai su questo mondo, e se ci mettessimo a star male per ogni giudizio di una persona nemica, finiremmo tutti per crollare, uno per uno. Io, fin da piccola, ho sempre imparato a fregarmene di questi giudizi, e anche delle persone che lo facevano, è un'altra cosa che mi ha insegnato mia madre stessa prima di morire. Quando in prima elementare mi prendevano in giro mi ricordavo sempre la parola che mi ripeteva lei ogni volta: "fregatene". In fondo chi sono loro, per decidere cosa sono io? Esattamente nessuno, ed è questo il motivo del mio menefreghismo totale su questo argomento. Potresti insultarmi in mille modi, a me non importerebbe. Però, mi rendo conto ora, che per qualche strano motivo mi importa sapere cosa pensa Cheryl di me, e non mi spiego perché proprio lei, una ragazza fredda e distaccata da tutti che conosco da due giorni, non è assurdo? Però, nonostante tutto il mio menefreghismo, mi importa davvero sapere che a lei non frega niente di me, e che mi ha chiesto come stessi solo per questioni di coscienza. Fosse stata un'altra persona non avrei sprecato tempo neanche a mandarla a fanculo, semplicemente non mi sarebbe importato, ma ora, pensandoci, ci sono rimasta davvero male.

Passo l'intera lezione a pensare, senza rendermi conto che è suonata la campanella e sta entrando la prof di scienze. Quanto odio questa materia. La prof è abbastanza severa, ma sa essere simpatica quando vuole, però la materia in sè non mi va proprio a genio. In tutto ciò la ragazza a cui ho pensato tutta l'ora e seduta vicino a me, è intenta a disegnare, e penso lo stia facendo ormai già da molto, in quanto il disegno credo sia più o meno a metà.

La prof, prima di iniziare a spiegare, parla di qualche ricerca strana.
-Allora ragazzi, ho deciso di farvi fare delle ricerche per conto vostro, a coppie ovviamente. Non voglio terzetti o gruppi da quattro perché sarebbe troppo casino. Le coppie le ho formate io, e su questo non voglio lamentele, sia chiaro!- Sbuffo leggermente a quelle parole. Che palle, non potremmo semplicemente farle noi? Ci manca solo che capito con qualcuno che non mi sta simpatico o che mi farà fare tutto il progetto da sola.
-Detto ciò, iniziamo con le coppie senza perdere ulteriore tempo- Inizia a dire alcuni nomi, lasciando me e le mie amiche per ultime.
-Cooper con Lewis- Cazzo, è proprio la ragazza che Betty odia. Mi giro verso la bionda che ha la bocca spalancata è uno sguardo scioccato. Mi trattengo dal ridere.
-Lodge con Turner- A Veronica è andata di culo, lei e quel ragazzo sono amici da molto. Improvvisamente la prof dice il mio nome, che mi porta a sobbalzare.
-Topaz- Dio ti prego fa che non sia con Cheryl o con Parker, per favore.
-Tu starai con Mantle- Cazzo non è possibile, vi prego ditemi che è solo un brutto sogno, o che ho sentito male e in realtà mi hanno messo con qualcun'altro.
Cheryl gira la testa verso di me, come per studiare la mia reazione, che non tarda ad arrivare.
-Scusi perché proprio con la mia compagna di banco? Non ci passo forse abbastanza tempo già in questa galera?-
La prof mi guarda furiosa, ma si trattiene da non urlarmi addosso.
-Topaz, ho espressamente detto di non voler lamentele, starai con Mantle e niente discussioni, altrimenti ti alzi e te ne vai dal preside, siamo intesi?-
Sto per ribattere, quando incontro gli occhi di Cheryl che mi dicono esplicitamente di starmi zitta o ci saranno conseguenze, e stranamente lo faccio. Abbasso lo sguardo sul quaderno e non dico una parola. Ma dico, si deve mettere in mezzo anche quando non c'entra? Se cerca di intimidirmi non ci riuscirà di certo.

L'ora passa lentamente, con io che faccio di tutto pur di evitare lo sguardo di Cheryl, che sento bruciarmi addosso da tutto il tempo. La campanella suona, e prima che io possa fare qualcosa, una voce che conosco fin troppo bene mi ferma.
-Per quanto ancora hai intenzione di ignorarmi?- Ah beh, perché lei mi ha mai rivolto parola per prima? Se non lo facevo io a quest'ora neanche sapeva il mio nome.
-Non ti sto ignorando- Vedo che fa una faccia da "ma sul serio fai?" poi riprende a parlare con il suo solito tono freddo.
-Riformulo la domanda allora: perché eri così contraria a star in coppia con me?- Colpo basso, questa non ci voleva. Non so davvero come rispondere. Mi mordo leggermente il labbro per pensare a qualche scusa plausibile. Per fortuna a salvarmi il culo è Veronica che mi chiama, vedendomi sicuramente in difficoltà. Rivolgo l'attenzione alla corvina dietro di Cheryl, e le faccio cenno che sto arrivando, superando la rossa, e lasciandola li senza una risposta.

So che non si dovrebbe fare così, ma cosa avrei dovuto risponderle? Che la odio per come mi ha risposto prima? Che ci sono rimasta di merda? È comunque una persona che conosco da troppo poco tempo, mi prenderebbe per pazza. Raggiungo le due ragazze, ringraziando Veronica poco dopo per essere intervenuta.
Tutte e tre andiamo alle macchinette, ho assolutamente bisogno di un caffè. Ad aspettarci li ci sono come sempre Crys e Jughead. Archie a quest'ora ha il corso di chitarra con le Pussycats, per cui non lo vediamo.

Vedere Crystal mi conforta sempre. Vado ad abbracciarla e la sento farmi dei leggeri grattini alla schiena. Quando si stacca e vede la mia faccia, corruga le sopracciglia.
-Toni, che succede?- Questa ragazza mi conosce come le sue tasche. Le racconto tutto l'episodio con Cheryl, senza trascurare nulla. Di Crystal mi fido, so che non mi giudicherebbe mai, per cui le racconto anche che ci sono rimasta male per quel comportamento della rossa.
Lei mi scruta con i suoi occhi verdi, so che vorrebbe interrompermi a ogni mia frase per insultare Cheryl in 200 modi diversi, ma si trattiene.
-Secondo me avresti dovuto parlarle, è già tanto il fatto che si sia preoccupata del tuo atteggiamento alle parole della prof, non credi? Di certo da quel poco che la conosco e da quanto mi racconti, non è per niente una cosa da Cheryl Mantle o sbaglio? In più credo che quella ragazza abbia talmente tanto dolore dentro di se, per non si sa quale motivo, che l'ha portata a essere più stronza e menefreghista del normale, ma purtroppo la devi accettare così, che tu lo voglia o meno. Per il resto provaci a parlare, oggi pomeriggio quando usciamo per esempio, oppure quando vi vedrete per la ricerca-

Onestamente credevo che quando avessi finito di parlare avrebbe iniziato a riempire la rossa di insulti, ma questa volta mi ha stupida. È riuscita a farmi ragionare più lei in 10 secondi che la mia mente in un paio d'ore. Ha ragione quando ha detto che Cheryl non è una persona che si interessa particolarmente, non lo aveva mai fatto, e io l'ho trattata di merda. Però non riesco a togliermi dalla testa quello che aveva scritto Cheryl sul bigliettino.
-Perché voleva delle risposte per il mio comportamento, se non le importa di me, come ha scritto nel biglietto?-
Crystal mi guarda sbigottita, come se avessi fatto una domanda talmente stupida da non aver bisogno di risposta.
-Stai scherzando vero? È ovvio che le interessa Toni, semplicemente non lo voleva ammettere, nè a te, nè a se stessa-
E se fosse davvero come dice Crys? Sarebbe davvero bello, sapere che in fondo le importa, e non è solo questione di coscienza.
-E ora prima che finisca la ricreazione va da lei-
-Ma il mio caff..- Non mi lascia finire la frase che mi prende per il braccio e mi trascina di forza in classe.

Dopo dei minuti in cui cerco di liberarmi dicendole di lasciarmi, arriviamo in classe, trovando Cheryl seduta al suo banco come sempre, intenta a disegnare. Appena entriamo, alza lo sguardo improvvisamente, ma si rilassa quando vede me e la castana. Crystal prima di andarsene, mi lancia praticamente addosso alla rossa, facendomi cadere sopra di lei.

𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora