Capitolo 25

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Avete mai davvero provato la sensazione di stanchezza?
Non dico quella stanchezza in cui vorresti solamente andare a dormire dopo una lunga e dura giornata, ma la stanchezza di vivere, quella stanchezza che ti toglie le forze di lottare contro quello che stai affrontando.
Cheryl è una di quelle persone che maschera tutto questo con dei comportamenti banali come la freddezza e il menefreghismo. Ma è davvero così? Cosa l'ha portata ad essere quello che la gente odia?
Sono sicura che lei non fosse quella stronza che è ora, che non usasse le stesse frasi da menefreghista che usa adesso, e che non avesse sempre quel viso privo di qualsiasi emozione.
Sono solo maschere, maschere e ancora maschere.

Come disse Luigi Pirandello "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti".
E da quando ho conosciuto Cheryl, ho finalmente capito le frasi che questo saggio uomo disse, frasi che fino a mesi fa reputavo strappalacrime e noiose, frasi a cui non avevo mai dato un senso.
E credo sia proprio così, credo che Cheryl indossi solo delle maschere, e che questa non sia la vera lei.
Ma arriviamo a un certo punto in cui le maschere diventano il nostro volto. Ormai troppo abituati a indossarle, si formano come dei sottili filamenti che rendono il nostro viso e la maschera una cosa unica, da cui non possiamo più staccarci.
E ancora come recitò Pirandello "C'è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno"
Per questo non credo che la rossa tornerà mai ad essere quello che probabilmente era un tempo.

Tutto quello che Cheryl ha dentro è puro dolore, che in qualche modo non ne vuole sapere di uscire da lei, di darle solo un attimo di tregua.
Non so davvero quello che lei sta passando, non conosco il suo passato, a malapena so il suo presente, ma c'è sicuramente qualcosa che l'ha resa così, qualcosa di estremamente più grande di lei.

Ed io, sono sicura di voler provare a conoscere e forse entrare nel suo mondo?
Non credo che lei me lo permetterà in realtà, ma già solo star piangendo sulla mia spalla, liberandosi davvero di tutto, penso sia un passo avanti, che difficilmente lei compie.
Chissà se ha mai pianto sulle spalle di qualcuno, o se addirittura ha mai avuto quel qualcuno su cui piangere. Ormai con lei sto imparando a non dare le cose tanto per scontate, perché alla fine non lo sono mai.

Solo vederla piangere il mio cuore perde dei battiti, non essendo probabilmente abituata.
Lascio che la mia mano vaghi tra i suoi capelli, accarezzandoli delicatamente ma comunque con incertezza, per paura di una sua reazione negativa.
Prendo alcune ciocche e le annodo tra le mie dita, per poi lasciarle andare.
Niente parole, niente frasi sdolcinate o rassicurazioni, solo silenzio e certezze nei gesti.
Man mano che le sue lacrime cadono, sento i suoi singhiozzi diminuire, fino a quando il vero silenzio ricopre tutto il bagno.

Cheryl alza la testa, guardando un punto fisso davanti a lei. Ha il viso rigato dalle lacrime e gli occhi rossi.
"Quanto stai male Cher?"
Dopo svariati secondi appoggia di nuovo la testa sulla mia spalla, ancora un po' dolorante per le botte date alla porta.
A proposito di porte, forse dovrei chiederle scusa per aver rotto la serratura della sua, ma ho troppa paura a rompere quel silenzio che padroneggia questa stanza da minuti.
Fortunatamente, però, è lei a parlare per prima.
-Perché? Perché ci sei sempre in queste mie debolezze? Proprio non lo capisco- Bastano due semplici frasi, per farmi capire quanto Cheryl odi mostrarsi agli altri per quello che è: una ragazza emotiva e tanto insicura.
-Preferisci che non ci sia?- Cala di nuovo il silenzio, per alcuni secondi.
-Si- Non so, ma è come se mi aspettassi una risposta del genere, di certo non mi avrebbe detto "Oh no Toni, da oggi in poi ti chiamerò ogni volta che mi verrà da piangere", però non credevo me lo dicesse così.
-Perché?- Di nuovo silenzio.
Penso che alla fine Cheryl si prenda dei secondi per riflettere bene sulle parole da usare, e a come dirle, e io sarò qui, pronta ad ascoltarle.
-Perché non posso permettermi di affezionarmi a te-

𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora