Capitolo 13

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No, ditemi che sto sognando vi prego.
Fa che abbia sentito male, e non è la sua voce.
Stringo gli occhi, consapevole della cazzata appena commessa. Mi ha colta di nuovo nel fragrante. Ora, a meno che non ci sia qualche miracolo che mi salvi per l'ennesima volta da lei, sono ufficialmente fregata.
Alzo la testa, sperando ancora che non sia la voce di Cheryl, e che mi stia totalmente sbagliando, ma appena vedo dei capelli rossi e due occhi nocciola mi esce un'imprecazione mentale. Alla mia destra ci sono ancora Betty e Veronica, anche loro con uno sguardo colpevole.
Cerco il coraggio di tirare fuori qualche parola, dicendo l'ennesima cazzata.
-S-senti non è come pensi. Solamente e-ecco volevo cambiare la frase n-nel mio biglietto, perché ho paura che il prof la legga ad alta voce, t-tutto qui-
Cheryl porta lo sguardo da me al biglietto, e poi di nuovo a me. Il suo sguardo cambia di poco, e sembra che io l'abbia convinta. Annuisce leggermente, per poi tornare al suo banco in silenzio.
-Toni credo che dovremmo andare, mi ha scritto Jug dicendomi che ci stanno aspettando- Grazie a dio interviene Betty, smorzando quel silenzio imbarazzante.
-Si avete ragione, prendo la giacca e arrivo- Senza la mia giacca dei serpents non vado da nessuna parte.

Le due ragazze intanto sono andate avanti, uscendo per poi aspettarmi davanti la classe.
Prima che anche io possa raggiungere l'uscita, la voce di Cheryl mi ferma per l'ennesima volta.
-Il tuo foglio aveva le righe, non i quadretti- Mi blocco automaticamente sul posto. Non ci avevo pensato, deve averlo notato quando ha guardato il biglietto. Quindi non mi ha creduto prima. Che scema ovvio che no. Per stavolta credo sia meglio che non aggiunga altro, così riprendo il controllo di me e senza voltarmi verso la rossa esco dalla classe, raggiungendo Betty e Veronica, con il suo sguardo sicuramente su di me.

Il pranzo lo passo pensando all'ennesima figura di merda fatta con Cheryl, mangiando poco.
-Ragazze sono uscite le iscrizioni per i club, dovremmo andare in palestra e compilare i moduli annuali per la squadra- Una cosa buona di questa giornata.
-Direi di andarci ora- Suggerisce Betty.
Così ci alziamo e dopo aver salutato i nostri amici, ci avviamo in palestra.
Appena entriamo, vediamo dei tavolini con dei fogli e alcune penne, ed io e le altre due ci dirigiamo al primo che troviamo libero. Prendiamo un foglio a testa, vedendo già scritti i nomi di Midge e Tabitha, con i loro rispettivi ruoli. Ovviamente sarà il coach a darci quello definitivo, ma dobbiamo mettere il ruolo con cui abbiamo giocato.
Compilo frettolosamente la scheda, mettendo il mio nome, il cognome, la classe e tutte le altre informazioni utili per entrare nella squadra.

Improvvisamente, la voce di Veronica mi richiama.
-Ehm Toni, credo che avremo una nuova compagna di squadra quest'anno- No ti prego, odio davvero le nuove. Ormai il nostro gruppo va alla grande, sappiamo i punti deboli e forti di ognuna, persone nuove romperebbero la nostra catena. Sbuffo per poi alzare lo sguardo per vedere questa fantomatica nuova compagna, e il mio cuore perde un battito.
Possibile che lei sia dappertutto?
Davanti a me si presenta la figura di Cheryl, chinata a compilare i fogli, con affianco Reggie, che cerca di dirle qualcosa a bassa voce, ma noto che ha una faccia tutt'altro che serena.
Dopo diversi secondi in cui cerco di realizzare la situazione, la rossa alza la testa, e i nostri occhi si incrociano.
-Da quando giochi a pallavolo Cheryl?- La mia voce esce più scorbutica di quel che volevo sembrasse. Lei alza un sopracciglio, come se non fosse abituata a questi toni.
-Come sempre non sono affari tuoi, Antoinette- No cara, stavolta non la passi.
-Peccato che sia il capitano della squadra dalla terza superiore Mantle, per cui si, credo proprio siano affari miei- Incrocio le braccia osservandola. Cheryl mi guarda con occhi pieni di rabbia per mia frase, ma stavolta non poteva vincerla come sempre.
-Gioco a pallavolo da quando avevo sei anni, avevo smesso pochi anni fa, ma vorrei riprendere ad allenarmi, ti crea forse qualche problema?- Cazzo sono tanti anni, ma è comunque fuori allenamento. Non voglio creare una guerra tra di noi, per cui provo a risponderle il meglio possibile.
-No, non mi crea nessun problema- La mia espressione si ammorbidisce leggermente, mentre la sua resta dura come prima, mettendosi sulla difensiva.
Improvvisamente, Reggie si avvicina leggermente a sua sorella bisbigliandole qualcosa all'orecchio, che esce più forte del previsto.
-Cheryl io non credo sia una buona idea- La rossa serra la mascella, come per non perdere il controllo.
-Stanne fuori Reggie- E detto questo se ne va, lasciando il ragazzo davanti a noi sconsolato. Quest'ultimo sbuffa spazientito, ma con un'aria preoccupata.
-Non cambierà mai- Chissà a cosa si riferisce.

La mattina è passata più lentamente di quel che mi aspettassi. Siamo tornate in classe per fare le ore restanti, ore nelle quali io e Cheryl non ci siamo rivolte parole, nemmeno uno sguardo. Quando il prof di matematica ci ha detto di fare degli esercizi in coppia, io e lei li abbiamo fatti da sole, entrambe troppo orgogliose. Onestamente non ho capito nulla di quell'argomento, ma ho preferito fare la metà degli esercizi, che chiederle aiuto.
Più tardi saremmo dovute uscire, con anche gli altri ragazzi. Una parte vorrebbe ancora vederla, in fondo mi sto avvicinando a lei più del previsto, ma l'altra parte pensa che sia meglio evitarci qualsiasi contatto dopo oggi.

Una volta arrivata a casa, mi faccio una doccia veloce, mangio qualcosa e mi preparo. Ero molto indecisa su cosa mettere inizialmente, ma poi ho scelto un top a quadri neri e bianchi per mettere in risalto il mio piercing all'ombelico e i miei jeans neri strappati preferiti. Ne approfitto del tempo che ho per studiare le cose che non ho fatto quest'estate, e che ho lasciato indietro. Alle 17:30 mi arriva un messaggio da parte di Crystal, dove mi chiede se mi deve venire a prendere. Dato che non ho voglia di prendere la moto, le dico di passare da me, così saremmo andate insieme.
Dopo meno di 10 minuti sento il clacson della mia migliore amica. Prendo velocemente le chiavi di casa e il telefono, mettendoli nella giacca.

Appena salgo in macchina, Crystal non mi lascia parlare che interviene urlando.
-DEVI ASSOLUTAMENTE RACCONTARMI TUTTO MIA CARA TOPAZ- Oh gesù. Inizio dicendole la conversazione avuta con Cheryl della quale avevamo parlato a mensa, non parlando del piccolo incidente di quando stavo per caderle addosso, per poi passare a tutti i casini successi fino all'uscita da scuola. Lei mi ascolta in silenzio, spegnendo addirittura la musica per non trascurare nulla.
Crystal ammicca subito al fatto che abbia fatto una figuraccia colossale per la storia del bigliettino del prof di italiano, dicendomi anche che secondo lei, la rossa ha sicuramente capito che quel biglietto era il suo.
Appena finiamo di parlare, mi rendo conto che siamo arrivate al Pop's, e usciamo dalla macchina.

Entriamo subito nel locale, dove troviamo già tutti i nostri amici, tutti tranne Cheryl e Reggie. Gli altri ci salutano e noi li raggiungiamo subito.
Io mi siedo di fianco a Betty, mentre Crystal di fianco a Veronica, che è davanti alla bionda. Vicino a me e a Crystal ci sono dei posti vuoti, ciò mi porta a pensare che avrò la rossa o vicino o di fronte. Spero in qualsiasi modo di non averla di fianco, ci manca solo questa.
Parliamo alcuni minuti con Archie, Jughead, Ronnie, Betty, Crystal, Sweet Pea e Fangs, fino a quando il campanello dell'entrata di Pop's non suona.
Alzo immediatamente lo sguardo, trovando davanti a me la ragazza che tanto stavo aspettando e suo fratello.
I nostri sguardi si incontrano subito e, appena arrivano di fronte al nostro tavolo, Crystal mi guarda, per poi prendere Reggie per un braccio e trascinarlo nel posto affianco a sè. Non ci posso credere, traditrice. Non può essere stata così infame. Subito guardo Cheryl, che a sua volta mi rivolge uno sguardo come per chiedere il permesso, ed io mi stringo verso Ronnie per lasciarla sedersi.

𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora