Ho sempre avuto paura dei sentimenti. Anni fa, bastava pronunciare questa parola per far sì che il mio cuore andasse più veloce.
Perchè? Vi chiederete. Perché conosco solo i sentimenti negativi.
Certo, sorrido quasi spesso, scherzo e rido con le mie amiche, ma vogliamo confrontare queste poche cose con il resto delle emozioni che ci sono dentro di me?Sono sempre stata una persona rancorosa, con la costante paura di sbagliare o che ne so, di affrontare le cose. Il motivo non lo so del tutto. Non so se ho paura di affrontarle davvero o più per la consapevolezza di perdere. La strada più semplice è evitare le cose, ma so che è anche la più sbagliata.
All'asilo, quando litigavo con qualche bambina per lo scivolo, lasciavo perdere fin da subito, per non dovermi subire i pianti di lei mentre andava a chiamare la maestra.
Alle elementari mi capitava che durante la ricreazione, dei bambini mi travolgessero mentre correvano sul prato. Io non dicevo nulla. Non gli inseguivo, nè mi arrabbiavo. Lasciavo perdere.
Infine alle medie, quando dei ragazzini mi lanciavano delle palline di carta facevo finta di niente, non volevo dargli la soddisfazione di farmi venire i nervi, avrebbero smesso da soli.
Ma non fu proprio così.
Dovette intervenire Crystal durante questo episodio, e da lì quei ragazzi non si avvicinarono più a me.
Tutto questo può tranquillamente essere confuso con la vigliaccheria, e forse in me ce n'è un pizzico.Sono sempre stata una di quelle persone che chiedono scusa per tutto, aggiungerei insopportabili.
Mi scusavo per la minima cosa, se arrivavo in ritardo, se qualcuno mi pestava un piede e addirittura quando mi arrabbiavo per qualcosa.
È come se volessi disegnare una linea invisibile intorno a me stessa, per proteggere la mia persona dal resto del mondo e avere più controllo delle mie azioni.Infine non ho mai amato nessuno, non a tal punto da poter dire "darei la vita per te". Non ho amato così tanto da sentire quel sentimento di impotenza davanti all'altro, e nemmeno di desiderare di passare l'intera vita con qualcuno. Che stupidaggine.
Già solo fidanzarmi mi sembra qualcosa di così ingiusto. Perché dovresti legarti moralmente a una persona se questa rischia di mettere in pericolo la tua felicità? Credo sia meglio rimanere soli. Chi ci conosce meglio di noi stessi?In fondo, dopo tanti anni, sono rimasta praticamente la stessa bambina che scappava dai problemi e che chiedeva sempre scusa.
Solo una cosa è cambiata.
Dopo molti anni provo qualcosa per qualcuno, e mi rendo conto che avevo ragione, è qualcosa di troppo complicato.
Non sono mai riuscita a uscire dalla comfort zone dei miei unici e pochi amici. Ho sempre avuto loro, sempre, e nessun altro.
Ma, purtroppo o per fortuna, Cheryl è entrata nella mia vita, senza preavviso, e la stava cambiando.
"Dio Toni in che cosa ti sei cacciata?"
Quella ragazza mi stava mettendo in una confusione assurda, che sotto certi aspetti non mi piaceva per niente.Mi stiracchiai sbadigliando, data la mia notevole stanchezza.
Le coperte avvolgevano ancora il mio corpo quando mi svegliai. Si, ero talmente stanca che mi ero concessa un'oretta di sonno.Aprii gli occhi, per cercare Cheryl nella stanza, ma non c'era.
Tutto intorno a me era in completo silenzio.Presi in mano il telefono per controllare i messaggi, ma non ce n'erano alcuni particolarmente interessanti.
Le ragazze della squadra si stavano organizzando sulla chat sul da farsi per la sera, anche se probabilmente eravamo tutte stanche.
Lessi la chat molto di fretta, arrivando alla conclusione che avremmo solamente fatto un giro per vedere la città.Quando posai il telefono sul comodino sentii la porta aprirsi, mostrando la figura di Cheryl entrare.
Mi alzai immediatamente dal letto, mettendomi seduta.
La rossa mi guardò, con gli occhi persi nel vuoto.
Immediatamente mi preoccupai vedendola così.
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𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲
Romance-lasciati salvare, ti prego- dissi con un filo di voce, ma abbastanza alta in modo che cheryl mi sentisse. Rimase in silenzio. -nessuno può salvarmi-