Toni's Pov
Questa mattina mi alzo con più fatica rispetto alle altre. Stanotte non credo di aver dormito molto, invasa dai mille pensieri, ovviamente tutti rivolti a Cheryl.
Pensare che dovrò vederla per tutta la mattina dopo quello che è successo, mi distrugge mentalmente.
Mentre mi vesto mi ricordo di aver dato la mia roba a Cheryl il giorno precedente e sicuramente, visto il suo orgoglio, mi riporterà tutto oggi.
Non faccio neanche colazione, per paura di arrivare tardi. Prendo velocemente la mia moto, e parto verso la scuola.
Appena arrivo, ad aspettarmi come sempre, ci sono tutti i miei amici. A differenza delle altre mattine, però, manca la rossa. Onestamente non so se esserne felice o triste, almeno ho più tempo per prepararmi psicologicamente al nostro sicuro incontro più tardi.Dopo circa 10 minuti, la campanella suona, puntuale come sempre. Saluto velocemente Crystal e gli altri, avviandomi poi in classe con le mie due solite amiche. In tutto ciò non ho ancora visto Cheryl, nemmeno tra i corridoi o all'entrata. Sicuramente sarà già in classe.
Quando entriamo però, della rossa nessuna traccia.
-La stai cercando vero?- Alle parole di Betty arrossisco lievemente, annuendo.
-Non cambierai mai ragazza- Questa volta è Ronnie a parlare.
-Vedrai che è solo un attimo in ritardo- Lo spero. Nonostante tutta la litigata, ho bisogno di vederla.
Mi siedo al mio posto, lasciando completamente libero quello di Cheryl, non mettendoci neanche un libro. Continuo ad aspettare svariati minuti, ma le mie speranze si sciolgono definitivamente quando la prof di scienze entra in classe. Cheryl non farebbe mai così in ritardo. La paura che le possa essere successo qualcosa mi assale. Mi giro verso le mie due amiche, che capiscono già tutto dal mio sguardo.
-Se non venisse per colpa mia?- Probabilmente mi odia a tal punto da non venire nemmeno a scuola pur di non vedermi.
-Conoscendo quella ragazza, penso proprio che verrebbe a scuola anche se avesse il suo peggior nemico accanto. Non penso proprio che sia tipa da marinare la scuola per una cosa così- Effettivamente ha ragione, Cheryl non salterebbe mai un giorno di scuola per una ragione così stupida.
Quella stronza della prof, richiama bruscamente la mia attenzione battendo con la mano sulla cattedra.
-Ragazzi vi avverto che voglio le ricerche entro domani, intesi?- Cosa? Ma dircelo prima no eh?Dopo la sua magnifica uscita con quella frase, la prof inizia a spiegare. Mi assicuro di prendere gli appunti scrivendo tutto, in modo da passarli a Cheryl una volta che l'avrei vista.
La prima ora passa, e della mia rossa neanche l'ombra. Improvvisamente mi viene l'idea di scrivere a Reggie. Cazzo potevo pensarci prima.
"Regg🙄🫶🏼"
Ei Reggie, sai che fine ha fatto Cheryl? Non è a scuola e sto iniziando a preoccuparmi.
La sua risposta tarda un po' ad arrivare, facendomi preoccupare.
"Regg🙄🫶🏼"
Ciao Toni, diciamo che Cheryl stanotte non si è sentita molto bene. Le ho detto di restare a casa, ma conoscendola entrerà sicuramente a scuola più tardi.
Immediatamente il senso di colpa mi divora, anche se non ne capisco il motivo, in fondo io che ho fatto?Anche la seconda ora di italiano passa, troppo lentamente. Cerco di prendere appunti anche qua, ma la lezione è talmente tanto noiosa che a metà già mi sono persa tra i miei pensieri. Involontariamente inizio a scrivere delle "C" sul quaderno di italiano, sperando ancora che la rossa arrivi e che stia bene.
Alzo lo sguardo su Veronica, che si è messa vicino a me, nel banco di Cheryl, per non lasciarmi sola. Inizialmente mi ha dato fastidio trovare un'altra persona al suo posto, ma non ho potuto dire niente, sarebbe stato fin troppo sospetto.
Appena la corvina vede la serie di lettere che riportano al nome di Cheryl, mi guarda con uno strano sorriso sul volto. Inizialmente non capisco a cosa si riferisca, ma poi mi accorgo anche io delle "C" scritte sul foglio, seguite da alcuni cuori rossi. L'imbarazzo che provo in questo momento è talmente grande che mi porto le mani alla faccia dalla disperazione. Non posso averlo fatto davvero.La terza ora sta per iniziare, e io ormai ho completamente perso le speranze di vedere Cheryl.
Poco prima che suoni la campanella, però, la porta si spalanca, mostrando la rossa con il fiatone. Avrà sicuramente fatto una corsa per arrivare qui entro l'inizio della terza.
Non saprei descrivere bene la felicità che provai a quella vista. Per un attimo, tutti i problemi che stavo avendo con lei sparirono, lasciando posto all'enorme sorriso che mi spuntò appena i suoi occhi raggiunsero i miei. Sentivo il cuore battermi a mille.
Cheryl si avvicinò, per poi lasciare il suo zaino per terra e sedersi. Io avevo già abbassato lo sguardo, continuando però a seguire con la coda dell'occhio i suoi movimenti.Poco dopo entrò quello di storia, salutandoci. Non riuscivo a muovere un muscolo, cosa avrei dovuto fare? Ignorarla o provare a parlarci? Decisa sulla seconda, girai lo sguardo verso di lei, pronta a iniziare la conversazione con la scusa degli appunti di scienze presi alla prima ora, ma quando i suoi occhi si posarono sui miei, mi vennero in mente tutte quelle cose che mi aveva detto ieri. "Non ti voglio nella mia vita", me lo aveva detto chiaramente, che non vuole avere niente a che fare con me.
Un brivido mi percorre la schiena, ed io mi limito a staccare il mio sguardo dai suoi occhi e a passarle i fogli con gli appunti.
Ci pensa un po', poi prende i fogli stando attenta a non toccare la mia mano.
Improvvisamente sento Veronica chiamarmi. La vedo con uno sguardo furbo in volto.
-T, ricordati che domani dobbiamo consegnare la ricerca eh- Lo dice in modo che anche Cheryl possa sentire. Ci risiamo, sapevo che se ne usciva con una delle sue.
Le rivolgo uno sguardo omicida rigirandomi verso il prof, che sta scrivendo qualcosa di indecifrabile alla lavagna.Ad un certo punto, è la rossa a parlare. Per un attimo è come se non sentissi la sua voce da anni.
-Quando pensavi di dirmelo che la ricerca è per domani?- Come sempre, ha il suo tono aggressivo, ma il viso inespressivo.
La guardo negli occhi con aria di sfida, non le permetterò di mettermi i piedi in testa anche oggi.
-Se ti preoccupassi di venire a scuola ad un orario decente forse avresti sentito che lo ha detto la prof alla prima ora- Non so con quale coraggio mi siano uscite quelle parole, e da una parte me ne pento, ma ho troppa rabbia nei suoi confronti.
I suoi occhi si spalancano leggermente e passano dai miei occhi a un punto indefinito davanti a lei. Prendo un gran respiro, sapendo di averla probabilmente ferita.
-Topaz, Mantle, state zitte, un'altra parola e andate fuori dalla classe- Cheryl posa il suo sguardo sul prof, annuendo leggermente ancora tra i suoi pensieri, mentre io faccio finta di non ascoltarlo. Lui riprende la sua lezione, non facendo caso a me. Poco dopo è di nuovo lei a parlare.
-Il progetto lo farò io, tu metti il tuo nome e dì che lo abbiamo fatto insieme- Non può essere seria.
-COME SCUSA?- Un urlo mi esce dalle labbra, sotto lo sguardo preoccupato di Cheryl per la sicura reazione del prof, che non tarda ad arrivare.
-Ora mi avete stancato. Voi due- indica me e la rossa -uscite immediatamente-
Sbuffo leggermente, uscendo dalla classe senza nemmeno rivolgere un'occhiata alle mie amiche.Dietro di me sento la presenza di Cheryl che mi segue fino all'uscita per il cortile.
Mi siedo sulla prima panchina che trovo, tirando fuori il pacchetto di sigarette. Non fumo spesso, anzi molto raramente, ma certe volte mi aiuta per rilassarmi.
Giro lo sguardo, e noto che Cheryl mi sta fissando.
-Da quando mi segui?- Provo a essere il più fredda possibile.
-E da quando tu fumi?- Okay Toni, rispondile da stronza.
-Non sono cose che ti riguardando- Porto la sigaretta alla bocca e l'accendo. Sento il fumo invadermi la gola, e pian piano rilasso i muscoli.
-Ce l'hai con me per ieri, non è così?- Non so se risponderle male o dirle la verità, ma non voglio mostrarmi debole.
-No, sinceramente non mi interessa- A quella mia frase la vedo fare un leggero sorrisino, cosa che mi confonde. Cos'ha ora da ridere?
-Piuttosto, non ti farò fare la ricerca da sola- Improvvisamente serra la mascella, assottigliando gli occhi. Non prenderò una F solo perché lei non ha le palle di stare con me per neanche mezz'ora.
-O hai troppa paura di stare con me?- A quelle parole, vedo la rabbia nei suoi occhi crescere, ma io continuo a guardarla in modo freddo. Nonostante tutto, è lei a prendere parola.
-Da te alle 4- La guardo, per poi annuire lievemente.
Sentiamo la campanella suonare. È già passata l'ora?
Mi alzo, buttando la sigaretta per terra e spegnendola. Cheryl è ancora lì ferma. Le passo di fianco ignorandola.
-E comunque non ti esce bene il comportamento da stronza, non con me Topaz- Mille brividi mi percorrono la schiena, ma non voglio farglielo notare, così la sorpasso senza dire niente.Una volta tornata in classe butto fuori tutta l'aria trattenuta fino a quel momento e raggiungo le mie amiche, ancora sedute a chiacchierare. Quando notano la mia presenza alzano lo sguardo, aspettando che parli.
-Se volete sapere come è andata, è diventata più antipatica di prima- Ronnie azzarda una risata.
-E come farete con scienze?- Mi siedo sbuffando, ricordando le parole di Cheryl.
-Ci vedremo alle 4 a casa mia- Alla corvina
scappa un gridolino di approvazione, mentre io e Betty la guardiamo con il sopracciglio alzato.
-Beh? Che avete da guardare? Almeno potrete chiarirvi- Sta scherzando vero?
-Chiarirsi? Dopo quello che le ha detto tu tu aspetti davvero che chiariscano? Le ha espressamente detto che non le frega niente di lei- Annuisco alle parole di Betty, completamente d'accordo con lei.
-Voi non avete ancora capito niente mi sa- Dice queste parole guardando dietro di me. Mi giro, trovando Cheryl allo stipite della porta, mentre mi guarda. Mi perdo nei suoi occhi. Dio quanto vorrei andare lì ed abbracciarla. Mi mordo l'interno della guancia. Ma cosa mi prende?
-Come pensavo- Mi giro verso Veronica guardandola confusa.
-Cosa intendi?- È Betty a parlare al posto mio.
-Capirete presto-
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𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲
Romance-lasciati salvare, ti prego- dissi con un filo di voce, ma abbastanza alta in modo che cheryl mi sentisse. Rimase in silenzio. -nessuno può salvarmi-