Cheryl's Pov
prima delle iscrizioni al club di pallavolo
Dopo aver avuto lo scontro con Toni in classe, la vedo uscire con Elizabeth e Veronica. Sono quasi sicura che il bigliettino che aveva in mano fosse il mio. Quella ragazza sta invadendo i miei spazi più del dovuto, e la cosa non mi piace nemmeno un po'.
Dopo il pranzo, mi metto a scrollare dei post su instagram, trovandone uno del profilo della Riverdale High, dove dice che le iscrizioni per i club sono aperti a tutti gli studenti a partire da oggi. Tra l'elenco c'è anche la squadra di pallavolo femminile. So che nelle mie circostanze non è il caso di farlo, ma voglio iscrivermi.
Prima che possa alzarmi per andare nella palestra, mi arriva un messaggio da parte di Reggie."Reggie🏈💙"
Cheryl sei in classe? Hai mangiato?
Odio il suo preoccuparsi per tutto. Sbuffo alzando gli occhi al cielo, per poi rispondergli.
Sto andando a fare l'iscrizione per entrare nella squadra di pallavolo.
So che avrà sicuramente da ridire, e che farà di tutto per farmi cambiare idea, ma la mia decisione l'ho presa.
"Reggie🏈💙"
No Cheryl, lo sai che non puoi.
Non gli rispondo al messaggio, alzandomi dalla sedia e uscendo dalla classe. Nei corridoi non c'è nessuno, sono ancora tutti a mensa. Attraverso il corridoio che separa la mia classe dalla palestra della scuola. Appena arrivo, però, mi ritrovo Reggie li davanti ad aspettarmi, con aria tutt'altro che tranquilla. Sbuffo sonoramente richiamando la sua attenzione. Non può vietarmi di farlo, non esiste.
-Cheryl per favore parliamone- Prima che possa farmi qualsiasi ramanzina lo fermo subito.
-No Reggie, ho deciso che entrerò nella squadra e così sarà, non sarai tu a fermarmi- Lui mi guarda con uno sguardo supplichevole, ma non mi farò convincere così.
-Lo sai benissimo che le tue condizioni non te lo permettono, non ti reggeresti in piedi. Non puoi fare queste cazzate Cheryl- Ha ragione, so che ha perfettamente ragione, ma voglio essere di nuovo felice, riprendendo la mia vita in mano. Rimango con lo stesso sguardo di prima a fissarlo. Sa benissimo che non mollerò la presa. Sbuffa arrendendosi, per poi prendersi la testa tra le mani e massaggiarsi le tempie.
-Un solo passo falso e tu esci da quella squadra- Ho ottenuto quello che volevo.Sorrido soddisfatta annuendo. Insieme a lui, ancora non convinto, entro nella palestra, trovando anche Toni e le due ragazze. Avevo sentito che facevano parte della squadra già da molti anni, per cui me lo aspettavo di trovarle qua. Le ignoro altamente, per poi avvicinarmi a un tavolo poco distante da loro, trovandoci dei moduli. Prendo la prima penna che mi si presenta davanti, e mi chino per compilarli. Una casella mi chiede se abbia qualche tipo di infortunio o malattia e in caso di specificarlo. La fisso per qualche secondo, per poi mettere "no". A quella mia mossa sento Reggie sussurrarmi all'orecchio.
-Stai scherzando spero?- Lo ignoro, senza neanche rivolgerli uno sguardo. Finisco di compilare il foglio, per poi lasciarlo sul tavolo. Appena finito, mi rialzo, guardando dal lato di Toni, Betty e Veronica. Le trovo tutte e tre intente a guardarmi, Toni con una faccia sbalordita.
Prima che giri i tacchi per andarmene, la sua voce mi ferma.
-Da quando giochi a pallavolo Cheryl?- Il suo tono più arrogante mi porta ad alzare un sopracciglio. Ora osa pure parlarmi male?
-Come sempre non sono affari tuoi, Antoinette- Non la lascerò farsi i cazzi miei come sempre. Vedo un leggero ghigno formarsi sul suo viso.
-Peccato che sia il capitano della squadra dalla terza superiore Mantle, per cui si, credo proprio siano affari miei- Questa ragazza mi sta iniziando a stancare, ora non posso nemmeno entrare nella squadra per dei suoi capricci inutili? Con me sbaglia proprio.
-Gioco a pallavolo da quando avevo sei anni, avevo smesso pochi anni fa, ma vorrei riprendere ad allenarmi, ti crea forse qualche problema?- Vedo il suo sguardo ammorbidirsi, ma non gliela darò vinta così.
-No, non mi crea nessun problema-Dopo la sua affermazione Reggie si avvicina al mio orecchio, parlando a voce troppo alta di quel che voleva sicuramente far sentire.
-Cheryl io non credo sia una buona idea- Serro la mascella. Ora ha passato il limite, non mi farò comandare così.
-Stanne fuori Reggie- Per evitare di rispondergli ancora più di merda me ne vado, lasciando lui insieme alle altre tre ragazze.
So di star facendo una probabile cazzata, ma mi va bene così.dopo la discussione con Toni
Esco di fretta da casa di Toni, non curandomi del fatto che ancora piove. Vado nell'unico posto di Riverdale che conosco apparte il Pop's: Lo Sweetwater River.
Per fortuna è poco distante da casa di Toni e ci arrivo in pochi minuti. Trovo subito un albero abbastanza grande, che ripara dalla pioggia. Mi ci siedo, appoggiando la schiena al tronco. Guardo il fiume, tutto tranne che calmo e scoppio a piangere per eliminare tutto lo stress e l'ansia accumulati in queste ultime settimane. Il mio pensiero va a Toni. Come ho potuto trattarla così? Mi rannicchio su me stessa, appoggiando la testa sulle ginocchia, ancora tra le lacrime.
Non so davvero cosa mi sia preso, lei cercava solo di aiutarmi, e io ho rovinato tutto. Odio, però, quando le persone cercano di entrare troppo dentro di me, invadendo la mia privacy, e Toni stava capendo fin troppe cose. Non posso permettermi di affezionarmi a lei, per cui una parte di me spera che, dopo le cose che le ho detto, mi stia alla larga il più possibile. Probabilmente tutto il suo gruppo da oggi in poi mi guarderà male, ma non posso permettermi un rischio simile. Preferisco piuttosto rimanere da sola.
In me nasce un senso di vuoto, ripensando alla discussione avuta con Toni. Davvero non mi importa di lei? No, direi di no, credo che mi importi più di quanto penso. Da quando piango per le persone? Non credo di averlo mai fatto.
No Cheryl stai zitta, non stai piangendo per lei, ma per tutto quello che stai sopportando.
Sarà davvero così?Dopo alcuni minuti, a interrompere i miei pensieri, è il rumore di passi, che sento avvicinarsi a me. Per un momento spero sia Toni, ma credo proprio sarebbe impossibile. Infatti poco dopo mi si para davanti la figura di Reggie, che si siede vicino a me, mettendomi la sua giacca dei bulldogs sulle spalle. È lo stesso gesto che ha fatto Toni prima. Con questo pensiero scoppio di nuovo a piangere, questa volta sulla spalla del moro, che mi accarezza lentamente i capelli. Reggie sa praticamente tutto di me, certe volte non saprei come fare senza di lui.
Inizio a tossire con violenza, segno che restare così tanto esposta al freddo nelle mie condizioni, non sia stata poi una grande idea. Reggie si irrigidisce subito, cercando di aiutarmi a buttare tutto fuori. Mi rimetto in silenzio sulla sua spalla.
-Cheryl, credo sia meglio tornare a casa- Non voglio alzarmi, non ora.
-Per favore- È tutto quello che riesco a dire.
Rimaniamo in quella posizione per una mezz'ora buona, per poi decidere di ritornare a casa. Mi da un bacio sulla testa, per poi aiutarmi ad alzarmi. In tutto questo tempo ha smesso finalmente di piovere.Dopo essere tornata a casa, Reggie mi ha preparato un bagno bollente. Mentre mi sto asciugando la tosse si ripresenta ancora. Sento che potrei vomitare da un momento all'altro per tutto questo sforzo. Il ragazzo, appena sente le difficoltà in cui sono, si precipita in bagno, tenendomi per i fianchi mentre sputo fuori tutto.
Improvvisamente, la sensazione di vomito che stavo cercando di trattenere, fuoriesce. Reggie sposta le sue mani dai miei fianchi ai miei capelli, per tenermeli indietro mentre vomito.
Il resto della serata lo passo così, come anche buona parte della notte.-spazio autrice-
oggi sono in vena di pubblicare molto. Questo capitolo, come avete potuto vedere, è stato scritto dal punto di vista di Cheryl, per darvi una vaga idea dei suoi pensieri e sentimenti.
Spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere cosa ne pensate❤️
~fiore
STAI LEGGENDO
𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲
Romance-lasciati salvare, ti prego- dissi con un filo di voce, ma abbastanza alta in modo che cheryl mi sentisse. Rimase in silenzio. -nessuno può salvarmi-