Capitolo 20

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Mi sveglio di soprassalto, spalancando gli occhi. Sento l'ansia avvolgermi, e la gola secca. Improvvisamente mi tiro su, mettendomi seduta. Fuori è ancora buio, e fa leggermente freddo.
Noto che Cheryl sta ancora dormendo, ha il respiro regolare e i capelli scompigliati sul cuscino.
Controllo l'orario e sono ancora le 5 di mattina. Indecisa sul da farsi, mi alzo andando in cucina. Vedo le cose di mio padre appoggiate sul tavolo. Sarà tornato a casa da poco, essendo che il suo turno notturno in ospedale finisce alle 4 e mezza.
Prendo un bicchiere d'acqua, buttando giù la tachipirina per il mal di testa, che ho preso dal cassetto. Guardo velocemente il telefono, trovando dei messaggi da Ronnie, Crystal e Reggie. Apro la chat di quest'ultimo.
"Regg🙄🫶🏼"
T, come sta Cheryl?
Avvisami se succede qualcosa
Tutto bene?
Probabilmente starete dormendo, io dovrei arrivare a Riverdale per le 5
Sono appena entrato in casa, come potrai capire non vengo a scuola oggi, non mi reggerei in piedi ahaha
Chiamami se hai bisogno, e grazie ancora
Rispondo a ognuno di questi, dicendogli di star tranquillo, che Cheryl sta bene e sta ancora dormendo.

Mi passo una mano sulla fronte, e realizzo ora che ho dormito tutta la notte con la rossa. È successo davvero? Dio mio Toni che stai combinando?

Ritorno in camera, facendo attenzione a non svegliare Cheryl. Prendo i primi vestiti che trovo, essendo al buio, e mi vesto senza far troppo rumore.
Sento la mia pancia brontolare, segno che ho fame. In fondo ieri sera non abbiamo cenato, nè io, nè la rossa. Penso proprio avrà fame anche lei.
Controllo l'ora, e sono solo le 5:20.
Mi viene l'idea improvvisa di andare al Pop's a prendere la colazione sia per me che per Cheryl, e così mi avvio fuori casa. Vado in garage, e come sempre prendo la mia amata moto.
Raggiungo il locale in 5 minuti, vedendo le decorazioni con lucine rosse e gialle.
Entro salutando Pop, ordinando un milkshake al cioccolato e uno alla ciliegia. Mi ricordo ancora quando Cheryl lo aveva preso a quella famosa uscita con gli altri. Insieme alle bibite, ordino anche due cornetti con il cioccolato. Spero davvero non odi il cioccolato.

Dopo aver preso tutto, torno a casa.
Sono quasi le 6 e credo sia il caso di svegliare Cheryl. Mi avvio silenziosamente in camera, per non svegliare mio padre nell'altra stanza. Alzo di poco la tapparella della finestra, e sento la rossa mugugnare qualcosa, per poi girarsi dal lato opposto in cui era e tornare a dormire.
Mi siedo sul letto, vicino a lei, e ne approfitto per studiarla meglio. Credo sia la prima volta che vedo il suo viso completamente rilassato. Sorrido a quella vista, pensando che tra pochi secondi quel volto così bello tornerà rigido come sempre.
Mi faccio coraggio e inizio a scuotere leggermente la rossa, per svegliarla.
Mugugna di nuovo qualcosa di incomprensibile e finalmente apre gli occhi. Mi guarda per un attimo, per poi richiudere gli occhi. Penso proprio che non abbia capito chi ha davanti.
-Cheryl, svegliati andiamo- Riapre gli occhi e mi guarda per pochi secondi, sbattendo le palpebre. Credo stia cercando di realizz..
Spalanca gli occhi quando mette a fuoco il mio viso e di scatto si mette seduta.
Continua a guardarmi, cercando di ricordare la serata di ieri e capirci qualcosa.
-Scusami se ti ho svegliata, ma dobbiamo andare a scuola, e credo che tu debba prima passare da casa- Sposta il suo sguardo da un'altra parte della stanza, annuendo.
-Che ore sono?- La sua voce impastata ancora dal sonno esce roca, e questo mi causa un brivido.
-Le 6- Alle mie parole sgrana gli occhi e si alza di scatto imprecando.
-Sta calma, abbiamo ancora due ore- Mi guarda storto.
-Due ore in cui devo tornare a casa, truccarmi e cambiarmi- Alzo gli occhi al cielo sorridendo leggermente.

Improvvisamente sento la sua pancia brontolare, direi proprio che ha fame.
-Devo anche fare colazione, per cui si, sono in ritardo-
-Sta calma Mantle, ci ha già pensato la sottoscritta a questo- Mi guarda con aria confusa, e le faccio cenno di seguirmi.
Andiamo in cucina, dove ho lasciato le cose prese per lei.
-Ta-daaaan- Faccio un leggero inchino indicandole con la mano le sue cose. Vedo che cerca di trattenere un sorriso, avvicinandosi al tavolo.
-Non sapevo cosa prenderti in realtà, spero di aver scelto bene- Si siede prendendo in mano il milkshake annuendo.

Passa circa un ora, in cui lei fa colazione e io ne approfitto per vestirmi e lavarmi. Appena sono pronta la accompagno a casa in moto. Inizialmente non ne voleva sapere di salire sul veicolo e stavo per caricarla a forza, ma dopo sono riuscita a convincerla dicendole che era tardi e dovevamo muoverci, mentre mancava ancora un ora.
Salgo prima io, per poi sentire il peso andare verso sinistra, segno che lo sta facendo anche lei.
-Dove mi devo appoggiare?- Ma questa ragazza sa cos'è una moto o neanche quello?
-Puoi tenerti a me o ai manici dietro di te- Spero in un suo contatto, che però non arriva, facendomi intuire che si è poggiata al veicolo.
Metto in moto, ma appena parto, sento la rossa scattare leggermente dalla paura e improvvisamente avvolge le sue mani nei miei fianchi. La mia schiena viene avvolta da piccoli brividi, sentendo le sue mani ben salde sul mio bacino. Ingoio la saliva, cercando di rimanere concentrata sulla strada.

Arriviamo a casa sua pochi minuti dopo, anche se in realtà ho sbagliato strada 5 volte. La aiuto a scendere e si avvia verso la porta.
-Aspettami qua, ci metto poco- Annuisco.
Appena entra torno a sedermi sulla moto per non restare in piedi. Sento ancora il suo tocco sui miei fianchi, cosa che mi fa sbuffare leggermente, nonostante la mia felicità per quel gesto. Se devo dirla tutta mi sento in colpa. Per cosa precisamente non lo so, ma c'è qualcosa in me che mi dice che tutto questo è sbagliato. Lo starmi avvicinando così a lei è sbagliato, averla voluta baciare è sbagliato, averla sempre aiutata nonostante il suo comportamento è sbagliato e infine averla lasciata dormire nel mio stesso letto è sbagliato. Ma la cosa più sbagliata, è l'effetto che quella ragazza ha su di me. È tutta colpa mia, non dovevo avvicinarmi a lei in questo modo. Cosa dovrei fare ora? Ignorarla?
Non sarebbe un cattiva idea, tanto a lei che interesserebbe?
Probabilmente le farei solo un gran favore, sia a lei che a me stessa.
Dovrei davvero farlo? Dovrei davvero scappare così?

𝐢𝐟 𝐢 𝐜𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐥𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora