Capitolo 16 (S)

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Aria.
Aria pura mischiata al desiderio ancestrale.
Ossigeno che ti spezza le ossa dall'interno.
Cuore impazzito misto ad eccitazione irrequieta .

Questo vuol dire ritornare a vivere?
Questo è il significato del verbo respirare, che ormai per me era solo un vecchio ricordo?

Affogo in te , mi nutro di te.
Ti bacio senza pensare . Tu mi baci sapendo di peccare.

Ci ritroviamo nella maniera più proibita che possa esistere.
Ci ritroviamo incastrati , tu ormai seduta sulla tua scrivania con il seno esposto, ed io in mezzo alle tue gambe.



Quel bacio che mi ha stravolto , non so come , si è trasformato nel peccato originale.

Rose è seduta sulla sua scrivania con le cosce leggermente aperte...la sua camicetta e il suo reggiseno sono volati via, mentre io , in piedi di fronte a lei, bacio ogni singolo punto bianco di pelle.
Mi cibo della sua bocca per poi scendere sui suoi seni .

Lei mi sbottona velocemente la camicia , lasciandomi a torso nudo e facendo scontare i nostri petti ormai troppo esposti.




Adamo ed Eva riderebbero di noi, considerando il loro peccato un niente in confronto al nostro.



Le sue unghie affondano nella mia schiena , mentre io non smetto di tenerla stretta a me.
Consapevoli entrambi, di non riuscire a fermarci , ci sfamiamo come meglio sappiamo fare...graffiandoci, incrociando le nostre lingue, succhiando lembi di pelle che sono stati toccati da altri, ma che sanno di appartenersi.



Siamo ad un punto di non ritorno. Mi fa male ogni singolo muscolo del corpo, ma è la tortura più bella al mondo .



Le provo ad alzare la gonna e lei me lo lascia fare. Le accarezzo le gambe per poi fargliele spalancare ancor di più.
Lei si apre al mio tocco, si spalanca e geme rumorosamente al solo pensiero di quello che sto per farle.

Non riesco nemmeno a sfiorarla da sopra gli slip però, che la nostra bolla esplode..


"Salazar, ma devo sempre trovarvi nudi?"

Lentamente , io e Rose ci stacchiamo , non considerando subito Albus che negli anni non ha perso la brutta abitudine di interromperci.

"Avete intenzione di rivestirvi o devo uscire ?" urla Albus avvicinandosi a noi senza alcun minimo di pudore

Rose , non smettendo nemmeno per un attimo di guardarmi negli occhi, mi sposta dal suo corpo, per poi recuperare il reggiseno e la camicetta che erano finiti sul pavimento.

Entrambi ci rivestiamo sotto lo sguardo intimidatorio di Albus , io senza vergogna e Rose dando le spalle al cugino.

Provo a focalizzarmi su Albus e sulla sua espressione , per evitare di voltarmi verso Rose, per evitare di ripercorrere quei momenti appena vissuti, per evitare di cacciare il mio migliore amico da questo ufficio per far combaciare una volta e per tutte il mio corpo con quello della rossa.

"Volevi qualcosa?" sussurra Rose rivolgendosi ad Albus

"Siete seri?"

Albus ride in un modo strano, come se volesse delle spiegazioni, come se volesse capirci qualcosa..



Sai Al, credo che nemmeno noi abbiamo ben capito e realizzato tutto.
Ho il terrore che lei mi chieda di andarmene. Ho il terrore di incontrare i suoi occhi e leggerci dentro solo pentimento.



"Okay, non è la prima volta che vi ritrovo in queste vesti..anzi, senza. E mi va bene , lo sapete ... viva Scorpius e Rose"

"Albus, smettila"

Rose ammonisce il cugino , mentre io resto fermo , appoggiato a quella scrivania che mi ha fatto respirare per dieci minuti scarsi.

"No che non la smetto , perché se tu cara mia cugina del cuore, dopo ciò deciderai ancora di sposarti , bhe..."

"Non sono affari tuoi" afferma lei puntandogli il dito contro



Si, non sono affari tuoi Albus, ma sono affari miei.. e glielo vorrei dire..le vorrei dire che io ho il diritto di sapere che valore lei ha dato a tutto ciò..ma con lei, la mia sicurezza vacilla.



"Voi due davvero siete..e menomale che sono entrato io, ci pensate se.."

"Albus, la gente normale di solito bussa" dico io istintivamente

"Potete smetterla ? Tutti e due, grazie...ho bisogno di silenzio" sospira Rose accasciandosi sulla poltrona accanto alla scrivania



Cosa vuoi cercare nel silenzio , Rose?
Vuoi cercare una solita scusa per fuggire?



"Scusate comunque , non volevo interrompere.. ero solo venuto a riferire ad entrambi che ho prenotato l'aereo per Londra..se insomma , è ancora sicuro che noi.."

"Certo che è sicuro Albus, perché non dovrebbe esserlo?" urla Rose verso il cugino, confermando ogni mia ipotesi



Sei scappata da me.
Hai rinunciato a me , a noi, di nuovo.



"Vado ad avvertire Margot" affermo io dirigendomi verso la porta a passo svelto, provando ad uscire da quel vortice che mi ha inghiottito

"Scorpius.."

La sua voce candida blocca i miei passi , ed io silenziosamente spero in un resta.
Un resta che dopo minuti interminabili , passati a guardarci intensamente, con Albus come spettatore, non arriva.




Si può respirare all'inferno?
Perché è lì che tu , Rose, mi conduci ogni volta ...ma è solo lì che io mi sento vivo, anche se dovrei essere morto.








Buongiorno lettori, questo capitolo è troppo ☠️ non trovo nemmeno le parole per descrivere ciò che provo...tutte le mie emozioni le ho messe in questa parte di storia.

Sondaggio: il vostro personaggio preferito? 🙊 il mio credo si possa intuire leggermente 🐍

A venerdì con il prossimo capitolo ❤️

Le spine del serpente 2 - (scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora