Una partenza forzata

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I mesi passarono molto lentamente a Hogwarts.

Nei mesi successivi, molti natibabbani venivano trovati morti. Druella era sempre più terrorizzata per la vita di suo padre adottivo. Non poteva contattarlo dato che era troppo pericoloso. Sperava che non gli accadesse nulla, non voleva perderlo.

Mancavano pochi giorni alle vacanze di Pasqua e Druella fu convocata nell'ufficio del preside. Appena arrivò nella stanza, si spaventò. Di fronte a lei c'era Voldemort e nessuna traccia di Piton. La paura di essere stata scoperta la sommerse. Come poteva aver capito il suo piano? Non parlava da mesi con i suoi amici Grifondoro.

"Ti trovi bene qui a Hogwarts?" le chiese con tono impassibile. Le parve strano quella domanda posta da lui. "Si, mi sono sempre trovata bene qui" gli rispose. Voldemort prese un libro dalla biblioteca che apparteneva a Silente quando era ancora in vita.

"Il tuo rendimento scolastico non è il migliore. Verrai con me, così imparerai meglio" disse guardandola negli occhi. Druella non riuscì a dire una parola. Era un ordine. Voldemort non chiedeva, ordinava.

Quella sera, Voldemort ordinò ai Malfoy e a Bellatrix di chiamarlo SOLO se avessero catturato Harry Potter. Tutti loro furono abbastanza scioccati quando il Signor Oscuro comunicò che Druella sarebbe andata con lui in questo viaggio.

Cosa le aspettava, ancora non se lo immaginava.

DRUELLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora