DRUELLA

Il rapimento

Druella passò giorni in cui nessuno le parlava. Solo Hermione credeva alla sua innocenza e cercava di starle vicino. Durante le lezioni aveva la mente altrove e persino Piton le aveva detto di essere deluso dal suo rendimento dell'ultimo periodo. Quando non c'era lezione, Druella si rifugiava in bagno a piangere.

"Hermione ti è arrivata una lettera" disse Ron prendendo la lettera dal gufo. Hermione la prese e la aprì. "Chi te la manda?" chiese Ron. "I genitori di Druella" rispose la ragazza continuando a leggere. "Perché ti hanno scritto?" chiese Seamus curioso, ricevendo una gomitata da Neville. "Druella non risponde alle loro lettere e sono molto preoccupati. Mi chiedono di informarli su come stia e nel caso chiedere colloquio a Silente" disse Hermione. Nessuno disse niente. Dalle loro reazioni, soprattutto di Neville, si capiva che si sentivano in colpa per il loro comportamento nei confronti della ragazza.

Druella dopo aver passato una serata rinchiusa in bagno, decise di andare subito a letto. Dopo essere entrata nel dormitorio Serpeverde sentì Pansy e Draco parlare. "Mia zia Bellatrix ha già disposto tutto. Con lei non si scherza, mia madre mi ha detto che Azkaban ha rilevato il suo lato più pazzo. Non sembra che lei e mia madre siano sorelle" disse Draco. Dunque, Bellatrix era la sorella della madre di Draco? Pensò Druella.  Senza farsi vedere, decise di andare a Villa Malfoy, dove sapeva che avrebbe avuto risposte alle domande che la turbavano da giorni. Non si fidava più dei suoi genitori adottivi e anche se odiava Bellatrix, lei le avrebbe detto di sicuro la verità. Percorse la foresta proibita e ad un certo punto ebbe la sensazione di essere circondata. Il respiro accelerò e si rese conto di essere stata stupida a incamminarsi da sola quando il sole stava tramontando. Alcune persone con aria poco raccomandabile comparirono intorno a lei.

"Di quale pazzia soffri ragazzina?" disse un uomo avvicinandosi. Druella fu confusa. "Lei l'ho già vista Erzum" disse un altro avvicinandosi. Un altro uomo si avvicinò per guardarla meglio. "Oh, si Gublin! Era sulla Gazzetta del Profeta giorni fa! Chi se lo dimentica quell'articolo!"

"Oh, certo! La figlia di Colui che non deve essere nominato!" Un uomo le tolse la bacchetta buttandola a terra e le afferrò il braccio con la forza. "Lasciami! Cosa volete?!" urlò lei spaventata. "Vendetta. Tu-Sai-Chi ci ha rovinato e adesso abbiamo l'occasione per vendicarci" disse un uomo che sembrava essere il capo. Le fecero un incantesimo che la fece svenire e la portarono via.