La verità viene a galla

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Aveva bisogno di quell'abbraccio. Per un attimo cercò di dimenticare i fatti appena accaduti e con la mente ritornò a quando entrava in casa dopo la scuola piangendo perché aveva strappato con la magia una giacca di una sua compagna di classe che l'aveva fatta arrabbiare. Gli abbracci della madre l'avevano sempre portata in un posto sicuro, un posto dove non bisognava mai preoccuparsi perché lei l'avrebbe aiutata. Si rese conto che quella sicurezza era sparita alle parole di Bellatrix.

"Si, sto bene" disse impassibile staccandosi.

"Andiamo a casa" disse Istoria prendendole la mano ricevendo un'occhiata confusa da suo marito e da Silente.

"Mia cara" disse suo marito. La donna gli puntò il dito. "La porto a casa" disse ferma con gli occhi lucidi. "La porto a casa" ripeté.

Silente si avvicinò di un passo alla donna e lei indietreggiò. "Istoria, è meglio che lei rimanga qui a Hogwarts" disse con voce ferma. Il preside della scuola di Hogwarts, sapendo a cosa sarebbe succede da lì a poco, addormentò Harry con un incantesimo affinché non potesse sentire.

La donna scosse la testa rifiutando di abbandonare la figlia. "io resto qui" intervenne Druella. La madre come se si fosse svegliata da un sogno, la guardò. "Cosa stai dicendo?" le chiese. Druella non aveva uno sguardo compassionevole verso la madre visibilmente preoccupata. "Io resto qui, non torno nella vostra casa" disse ferma. A quell'affermazione i coniugi Levinsky si guardarono allibiti. "La vostra casa? È anche la tua casa, è sempre stata anche la tua" disse il padre. "Non da quando ho scoperto la verità. Da quando ho scoperto di essere figlia di Bellatrix e di Voldemort" Quelle parole furono come una coltellata per i genitori adottivi che stavano vivendo il loro incubo. "Druella..." disse il padre cercando di andarle vicino ma lei si allontanò. "Non voglio avere niente a che fare con voi, siete dei bugiardi!" urlò la ragazza con gli occhi lucidi "Io mi fidavo di voi, pensavo che la mia vita fosse vera e invece era tutta una menzogna!" concluse. "Tesoro..." la madre cercò di parlare ma la figlia la interruppe. "No, non voglio ascoltarvi, non crederei ad una sola parola" Druella cercò di calmarsi "Vi prego, andatevene, vi prego". Istoria sull'orlo del pianto se ne andò seguita dal marito che dava un ultimo sguardo alla figlia. La figlia che ogni mattina gli dava un bacio sulla guancia prima di pronunciare la parola Buongiorno; la figlia che correva tra le sue braccia quando era spaventata; la figlia che stava per perdere per sempre.

Era una giornata fredda di autunno, l'orologio nel corridoio per la Sala Grande segnava le sette e mezza. Druella si svegliò e scese in ritardo per la colazione. Quando apparì alla soglia della Sala, tutti tacquero e la guardarono. Fu sorpresa, cosa aveva fatto? Pensò. Imbarazzata si sedette al tavolo dei Serpeverde vicino alle sue amiche, che però sembravano quasi intimorite da lei. "Si può sapere che avete?" chiese nervosa. Solo Draco, che era seduto poco distante da lei, le allungò la Gazzetta del Profeta. "Sei in prima pagina" disse indifferente. Druella curiosa alzò la Gazzetta davanti a lei e vide il titolo LA FIGLIA DI TU-SAI-CHI. Vide la sua foto sotto il titolo, una foto fatta per l'annuario di Hogwarts. Curiosa, Druella lesse l'articolo.

"Articolo di Rita Skeeter.

Scoop dell'ultimo minuto!

Essendo la sottoscritta, una giornalista affermata, è mio dovere informare i miei carissimi lettori. Dato che si tratta di una notizia allarmante, devo rivelare le mie fonti. Ero di passaggio al Ministero quando ho sentito una conversazione tra due persone all'interno del Ministero della Magia, dove parlavano della vera identità della ragazza e rivelavano che lei fosse figlia naturale di Bellatrix Lestrange e di Voi-Sapete-Chi.

Nata nella prigione magica di Azkaban, Druella Merope è stata cresciuta dalla cognata della signora Lestrange, Istoria Lestrange. Essendo sorella e cognata dei più grandi seguaci conosciuti di Voi-Sapete-Chi, le fonti sono sicure che la donna abbia istruito la giovane Druella a insinuarsi tra i vari ragazzi e informare Voi-Sapete-Chi, soprattutto sul giovane Harry Potter, con il quale sembra ci sia un interesse amoroso.

Stati attenti, alunni di Hogwarts! La figlia di Voi-Sapete-Chi è in circolazione!"

Druella alzò lo sguardo dal giornale e si guardò intorno. Tutti erano così stupidi da credere a quelle idiozie? Riconsegnò la Gazzetta a Draco e si alzò. Cercò di chiamare i suoi amici di Grifondoro ma sembrava non sentissero, soprattutto Harry e Neville. Solo Hermione la guardò dispiaciuta, cercò di raggiungerla ma Harry la fermò. Druella li raggiunse. "Si è vero, sono la figlia di Bellatrix e Voi- Sapete-Chi, ma non dite che credete a queste idiozie che dicono che io sia una spia!" disse soprattutto rivolta a Harry. Quest'ultimo lasciò Hermione e se ne andò senza neanche degnarla di uno sguardo. Quando furono da sole, Hermione la guardò "Io non credo a quelle scemenze, Rita Skeeter scrive un sacco di baggianate. Gli altri sono solo sorpresi" disse cercando di aggiustare la situazione. "Non mi sembrano sorpresi Hermione, sembrano credere all'articolo." Rispose Druella ferma. "Bellatrix, ha ucciso Sirius e torturato i genitori di Neville, non è facile da accettare, ma tutto si sistemerà" le disse con un sorriso di conforto. Druella ebbe un crollo emotivo, scoppiò in lacrime e corse via, lontano da Hermione che cercò di fermarla.

Mentre Druella era a disperarsi da qualche parte nella scuola, Hermione raggiunse i suoi compagni che si stavano recando verso la prossima lezione. "Siete stati cattivi con Druella. Non se lo merita!" disse Hermione guardando soprattutto Harry e Neville. "Bellatrix è la causa della malattia dei miei genitori, non voglio avere niente a che fare con sua figlia!" disse Neville nervoso. "Bellatrix ha ucciso Sirius e forse lei l'ha anche aiutata in qualche modo!" disse Harry fermo. "Ma vi sentite? Druella ha colpito un mangiamorte che ti stava colpendo alle spalle nella stanza dei Sospiri!" disse rivolta a Harry. "Ti ha difeso quando hai perso la calma davanti a Bellatrix!" disse rivolta a Neville. "Smettila di difenderla Hermione, è la figlia di Voldemort, è scaltra come lui, non ti fidare!" disse Ron. Neville, Harry, Seamus e Dean furono d'accordo con lui. "Chiamatemi quando vi ritorna la ragione!" disse la ragazza nervosa andandosene.

DRUELLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora